Non sono un assassino Recensione, in TV il noir con Riccardo Scamarcio

Adattamento dell'omonimo romanzo, il film di Andrea Zaccariello spreca parzialmente le notevoli potenzialità di partenza.

Non sono un assassino Recensione, in TV il noir con Riccardo Scamarcio
Articolo a cura di

In Italia abbiamo avuto o continuiamo ad avere autori del calibro di Giorgio Faletti, prematuramente scomparso, e di Donato Carrisi, capaci entrambi di aggiornare le regole del thriller poliziesco con varie contaminazioni. Dai romanzi dei due soni stati tratti diversi film - Carrisi ha addirittura diretto due adattamenti in prima persona e ne ha un terzo in arrivo - che hanno portato una parziale varietà anche nell'asfittico panorama di genere italiano. Nel 2014 è stato il turno di un loro collega meno conosciuto dal grande pubblico, ossia Francesco Caringello, magistrato e consigliere di stato che ha usato le esperienze maturate in carriera nella stesura di Non sono un assassino, che si propone almeno su carta di rileggere le vie del noir.

La trasposizione per il grande schermo vede alla regia Andrea Zaccariello, al suo terzo lungometraggio dopo Boom (1999) e Ci vediamo domani (potete leggere qui la nostra recensione di Ci vediamo domani), mentre il cast può contare su volti familiari come Riccardo Scamarcio e Claudia Gerini in due figure tra loro antagoniste.

Non sono un assassino: a caccia della verità

Scamarcio veste i panni di Francesco, vice questore in Puglia, che riceve dopo lungo tempo una telefonata da parte di un suo vecchio amico e collaboratore, il giudice Giovanni Mastropaolo, che gli chiede urgentemente di fargli visita la sera stessa nonostante la notevole distanza chilometrica che ora li separa.

L'incontro ha luogo e la richiesta è giustificata, ma il giorno successivo Mastropaolo viene ritrovato senza vita, con un colpo di pistola in testa, ed è proprio Francesco a risultare il principale indagato dell'omicidio per via della riunione della notte precedente. Mandato a processo, il protagonista sceglie come difensore un altro suo amico storico, da tempo schiavo dell'alcool, ma dovrà affrontare un'accusa, affidata al pubblico ministero Paola Maraffa, determinata a ogni costo a farlo condannare. E nel frattempo l'imputato deve rimettere insieme una famiglia in pezzi.

Un'occasione mancata

L'intento è anche lodevole e alcuni passaggi dimostrano una certa maturità stilistica, con un piano-sequenza iniziale che - seppur con furbizia - innesca dinamiche action di buona fattura. Peccato che con il procedere dei minuti l'operazione si perda in tempi morti e nel continuo flusso di flashback: in ambito cinematografico gli eventi rendono in maniera diversa da quanto possa risultare nelle parole scritte e ben presto l'insieme si appesantisce fin troppo, facendo perdere mordente alla vicenda.

L'elemento chiave, perdonate il gioco di parole, è proprio una chiave. Sarà infatti questo l'oggetto simbolo che svelerà tutte le carte nel funambolico colpo di scena finale, che sorprende ma fino a un certo punto ed è privo del necessario pathos, anche per via di uno Scamarcio sottotono rispetto ad altre occasioni. Proprio la sceneggiatura svilisce l'intreccio alla base per via di una messa in scena schematica, che procede sulla succitata alternanza tra presente e passato senza una reale convinzione, ledendo di fatto anche la forza delle rivelazioni che risulteranno poi fondamentali nelle numerose fasi processuali, dove il protagonista si troverà ad affrontare un osso duro come il pubblico ministero interpretato da Claudia Gerini, la più in forma del cast insieme a un tormentato Edoardo Pesce.

Prove attoriali comunque non eccelse che vanno di pari passo con la monotonia dei cento minuti di visione e che rendono purtroppo Non sono un assassino una nuova occasione mancata del cinema italiano recente, ricca di spunti ma incapace di esprimerli degnamente. Il film è disponibile anche nel catalogo Netflix di settembre.

Non sono un assassino Un prodotto dai diversi spunti, sia in fase registica che narrativa, che però non mette mai davvero a fuoco. Non sono un assassino, adattamento dell'omonimo romanzo di Francesco Caringello, prova a rileggere le regole del noir ma nonostante alcune soluzioni riuscite, a cominciare da una macchina da presa che si muove con una certa sicurezza in più occasioni, si perde in una sceneggiatura ciclica e monotona, che castra la suspense sul nascere e non rende giustizia alla rivelazione finale. Riccardo Scamarcio e Claudia Gerini guidano un cast che procede a corrente alternata, anche per via di personaggi che sullo schermo perdono fascino rispetto alla loro incarnazione cartacea d'origine. Il film andrà in onda venerdì 24 settembre alle 21.20 su RAI3 in prima visione TV.

5

Che voto dai a: Non sono un assassino

Media Voto Utenti
Voti: 4
4.8
nd