Recensione Nightmare 5 - Il mito

Il quinto film con protagonista l'icona horror interpretata da Robert Englund

Recensione Nightmare 5 - Il mito
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Terzo film del franchise girato nell'arco di tre anni, Nightmare 5 - Il mito (in onda sabato 17 maggio alle 23.30 su MTV) esce nel 1989 e riporta nuovamente nelle sale il serial killer dell'incubo, l'ormai iconico Freddy Krueger (interpretato come sempre da Robert Englund). Tra i meno apprezzati dai fan della saga (come conferma anche il tiepido successo ai botteghini, di poco superiore ai 20 milioni di dollari) il film diretto da Stephen Hopkins (alla sua seconda regia dopo il misconosciuto Giochi pericolosi, e in futuro regista di titoli convincenti come Blown Away ma anche controversi seguiti e remake quali Predator 2 e Lost in space), vede il come-back di alcuni personaggi storici (suor Amanda Krueger, madre di Freddy) e il ritorno dal precedente capitolo della protagonista femminile Alice (Lisa Wilcox). La ragazza, dopo aver fatto l'amore col suo fidanzato Dan (anch'egli sopravvissuto), fa un incubo nel quale rischia di annegare nella doccia e comprende come Krueger sia tornato per tormentarla. Il primo a perire per la mano dell'assassino onirico è proprio Dan, poco prima che Alice si scopra di egli incinta. Mentre altri amici della ragazza cominciano a morire in circostanze inspiegabili, lei viene visitata in sogno da Jakob, un bambino, che ben presto si scopre essere il figlio che dovrà nascere. Pronta a tutto pur di difendere i suoi amici e la futura prole, Alice dovrà di nuovo lottare con tutte le sue forze per sconfiggere Krueger.

The dream child

Questo quinto episodio è, a livello di sceneggiatura, forse il più debole sino allora realizzato, giocandosela testa a testa col secondo, dal quale però si distacca per atmosfere ed effetti speciali di gran lunga più convincenti. Forzato all'inverosimile sin dai primi istanti, nei quali Freddy fa il suo ritorno, e ricco di situazioni non completamente logiche in quel labile confine tra sogno e realtà, il racconto è penalizzato da una scarsa coesione di fondo che, per cercare di variare il solito leit motiv, riprende per l'appunto figure del passato come quella della suora e ne inserisce di nuove come quella del bambino (il sottotitolo originale è per l'appunto The dream child). La stessa cura per la caratterizzazione dei protagonisti è spesso ridotta al minimo, con reazioni a tratti inspiegabili e figure di contorno perlopiù fastidiose. Ma tralasciando il comparto narrativo la pellicola è comunque godibile dal lato prettamente di genere, con una componente horror ben sviluppata che, pur non toccando l'originalità del primo e del terzo capitolo, riesce a regalare momenti suggestivi. Tra i trucchi più gustosi vi è l'uso del fumetto come nuovo mezzo per il serial killer dell'incubo di uccidere le sue vittime, entrando nei disegni di uno dei personaggi dove si concede addirittura una corsa in skateboard. Gli effetti speciali sono nuovamente di ottimo livello, con alcune sequenze parzialmente disturbanti, e contribuiscono alla discreta riuscita complessiva dell'operazione.

Nightmare 5 - Il mito Freddy Krueger ritorna per la quinta volta in uno dei capitoli più deboli della saga dal punto di vista narrativo ma comunque convincente dal lato prettamente horror, con delle discrete atmosfere e ottimi effetti speciali. Alcune scene vivisivamente originali rendono degnamente giustizia al personaggio interpretato nuovamente con sardonica crudeltà dal grande Robert Englund.

6

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