Recensione Night Fishing

Il primo film girato in Iphone 4 è un piccolo capolavoro firmato Park Chan-wook

Recensione Night Fishing
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Che Park Chan-wook sia un autentico maestro del mezzo cinematografico è fatto assodato. Dopo aver conquistato le platee e la critica mondiali con Old Boy, secondo tassello della sua Trilogia della vendetta, ha continuato il suo personale percorso di evoluzione con gli altrettanto capolavori I'm a cyborg but that's ok e Thirst. Quasi a far sembrare che ormai per lui le basi canoniche di Cinema non riescano più a contenere la fame del suo estro, il regista coreano ha deciso di intraprendere una nuova via, girando per la prima volta un film di 30 minuti tramite l'Iphone 4. Scongiurate le paure di una semplice operazione pubblicitaria per il nuovo apparecchio Apple, l'autore ci offre, con la collaborazione del fratello Chan- Kyong in veste di co-regista, una nuova, piccola, grande pagina della sua filmografia, ricca di spunti interessanti a dispetto della breve durata.

Una notte di mistero

Un uomo, una donna. Un fiume e lo scorrere del tempo e dello spazio. Il titolo originale, Paranmanjang, significa in coreano "una vita piena di alti e bassi". Ed è proprio sul confine che separa ed unisce il sublime e l'abisso che viene costruita l'apoteosi narrativa di Night Fishing. Una band che canta nel bosco, movimenti musicali e sinuosi in una sorta di ballata psichedelica perfetta introduzione delle atmosfere crepuscolari e al contempo misteriose che ben presto il racconto prenderà. Lo sguardo sulla schiena di un uomo, con attrezzatura da pesca in saccoccia, che si dirige nel luogo della sua "caccia marittima", mentre intorno a lui il bosco, vivo e pulsante, muove le sue spire mosso dal vento, come in una sorta di quiete che precede la tempesta emotiva che sarà da lì poi a venire. Il caso fortuito, nella notte cupa e intrigante della foresta, vorrà che il protagonista si trovi a incespicare sul corpo di una donna, apparentemente morente, adagiato sulle sponde del fiume e con cui si troverà inaspettatamente avvinghiato. Nel divincolarsi continuo, e impossibile, per questo sottile filo del gioco e del destino, i ruoli si cambiano. La ragazza, in realtà più viva del previsto, in realtà o apparenza, si troverà nelle vesti dell'uomo, che a sua volta avrà indosso gli abiti della giovane. Chi è chi, e dove ha luogo esattamente la realtà? Con un rapido cambio di ambiente, forse la verità sarà svelata. Diviso ma unito in egual modo in due frammenti, Night Fishing riesce a ruggire e inquietare, con un animo dark ma in cui brilla un'insana luce, che non potrà che conquistare gli amanti del Cinema di Park Chan-wook. Tra la vita e la morte, con eventi riconducibili alla tradizione coreana, interventi di medium e folklore, il significato più profondo del film esce sontuoso e potente, con un impatto emotivo che poche Opere di durata così breve riescono a infondere. Gli Iphone 4 usati (due, per curare campo e controcampo) fanno il loro dovere in maniera impeccabile, e alcune scene di innata suggestione riescono a far comprendere come un loro uso professionale nella cinematografia non sia da scartare. Certo, in pochi hanno il talento di Park Chan-wook, ma questo è un altro discorso.

Night Fishing In solo mezzora Park Chan-wook trova l'ennesima perla della sua carriera. Vi era giù riuscito in passato col corto Judgement, e ora aiutato dalla moderna tecnologia degli Iphone 4 realizza un'Opera forse iniziatrice di un nuovo veicolo cinematografico. Un racconto intenso, pieno di significati, visibili e nascosti, che affascina per le sue atmosfere ed il suo giocare col Cinema e i personaggi.

8

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