Era Ora Recensione: su Netflix una deliziosa commedia sul valore del tempo

La commedia Era Ora, disponibile su Netflix, trova la giusta chiave per riflettere sul valore che tutti noi diamo al tempo.

Era Ora Recensione: su Netflix una deliziosa commedia sul valore del tempo
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Disponibile a partire dal 16 marzo su Netflix (per scoprire le principali novità date un'occhiata ai film in arrivo a marzo 2023 su Netflix), Era Ora è ben più di una commedia romantica. Un titolo veramente delizioso, piacevole, leggero e profondamente sincero. Diretto da Alessandro Aronadio, che ne ha curato la sceneggiatura insieme a Renato Sannio, è stato presentato in anteprima all'ultima Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public. Da qui si può prendere spunto per parlare della pellicola, perché Era Ora è davvero un'opera per il grande pubblico. Tutti possono cogliere il messaggio che lancia. Banale? Semplice? Forse, ma nessuno di noi se ne ricorda o meglio, ci si ricorda del valore del tempo quando ormai è troppo tardi. Così Aronadio, prendendo spunto dal lungometraggio australiano del 2021 dal titolo Long Story Short, catapulta il suo protagonista in un loop temporale. In principio sembra una punizione, ma in realtà Dante -questo il suo nome- dovrà solo capire quali solo le priorità della sua vita.

Era Ora è un film in cui tutto quadra e sta al posto giusto, perfettamente equilibrato. La sceneggiatura è buona, i toni da commedia romantica si alternano a quelli da commedia agrodolce lasciando un po' d'amaro in bocca (e qualche lacrimuccia per i più sensibili) e il cast non solo funziona, ma riesce con naturalezza a creare un rapporto emotivo con lo spettatore. Edoardo Leo e Barbara Ronchi svettano su tutti, ma non sono da meno i personaggi secondari, tra cui è d'obbligo citare Francesca Cavallin e Mario Sgueglia.

Una vita di corsa

Dante lavora, lavora sempre, sembra non saper fare altro nella vita. La compagnia di assicurazioni di cui è dipendente sembra ormai casa sua, anche se lui ha già un posto dove tornare la sera. Vive in una bella casa con la fidanzata Alice, conosciuta (e baciata) per caso durante una festa di Capodanno.

Tuttavia, è già tanto se Dante e Alice si incontrano di sfuggita durante il giorno. Talmente tanto preso dal lavoro e dagli impegni e imprevisti quotidiani, tra cui occuparsi del padre malato di Alzheimer, che arriva in ritardo anche per la festa a sorpresa per i suoi quarant'anni che Alice gli ha organizzato. Dopo aver parlato con l'amico Valerio che lo rimprovera per il troppo tempo che dedica al lavoro, va a dormire. La mattina seguente si sveglia ed è ancora il suo compleanno, ma...un anno dopo. Alice è incinta e lui si ritrova spaesato, pensa ad uno scherzo. Andando a dormire la sera, si risveglierà due anni più avanti, il giorno in cui compie quarantadue anni. E come se non bastasse, è già papà della piccola Galadriel. Dante si ritrova all'interno di un loop temporale che peggiora di giorno in giorno, a un certo punto non serve neanche più che vada a dormire per vedersi scorrere il tempo sotto il naso. Riuscirà a mettere in ordine la sua vita e capire cosa merita la sua attenzione?

Si hanno ancora un po' troppi pregiudizi sul cinema italiano, nonostante di esempi illustri nel corso degli ultimi anni se ne possono citare a decine. Sicuramente su Era Ora è affissa l'etichetta di commedia italiana, quasi fosse un avvertimento. Invece a volte c'è bisogno di pellicole intelligenti e ben scritte come quella di Aronadio, capaci di far riflettere e allo stesso tempo vivere con leggerezza e ironia la storia che racconta, senza sminuirla trattandola con superficialità. Sul concetto di tempo si riflette sin dall'alba dei tempi e ai giorni nostri, dove ogni minuto è vissuto con frenesia, perché bisogna produrre, produrre e produrre, assume un valore ancora più importante. Dante, il protagonista del film, pensa che serva lavorare instancabilmente a tutte le ore del giorno per dare una vita migliore alla sua famiglia.

Più si guadagna, più c'è possibilità di permettersi una vita in cui non manca niente a nessuno. Facendo così però, si perdono quei momenti che, una volta passati, non tornano più. Andando avanti nel tempo, Dante diventa consapevole a sue spese d'aver perso attimi che un padre e un compagno devono vivere, come le prime parole della figlia o la realizzazione professionale di Alice. Persino i dispiaceri vanno sentiti, sperimentati (come la stoyline che riguarda l'amico Valerio) per affrontare con più "skills" il domani che verrà. Tuttavia, ancor prima di pensare a domani, Dante dovrebbe preoccuparsi dell'oggi e adesso, perché una giornata è fatta da sole 24 ore e anche se a volte sembrano non bastare, bisognerebbe ricordarsi di fare buon uso del tempo che ci è concesso.

Già visto, eppure...

Era Ora non è la prima commedia su un loop temporale che diventa la prigione del protagonista. Basti pensare al cult con Bill Murray Ricomincio da capo o al gioiello di qualche anno fa Palm Springs-Vivi come se non ci fosse un domani. La struttura quindi è risaputa, vi è un motivo ben preciso per cui i personaggi principali cominciano a saltellare nel tempo senza controllo o rimanere fermi. Per Murray era migliorare la sua persona per rendersi più amabile e utile al prossimo, mentre Palm Springs ha fatto una riflessione non banale, ovvero che anche nella noia quotidiana è possibile vivere momenti speciali. Per Dante di Era Ora il tempo non si può riavvolgere, motivo per il quale si avverte una certa amarezza sul finale.

Il regista Aronadio fa convivere bene atmosfere contrastanti, dove al sorriso per una battuta o un botta e risposta piacevolmente divertente, subentra la malinconia e la nostalgia di un tempo che, paradossalmente, Dante non ha vissuto. Il montaggio fluido e le ellissi temporali strategicamente posizionate non fanno che aumentare in Dante la sensazione che, se non cambierà, continuerà a perdere qualcosa di irripetibile. Il cinema ha fatto suo da tanto tempo questo leitmotiv del loop temporale come espediente di profondità e riflessione sulla vita. Proprio per questo motivo bisogna che i film che scelgono di utilizzarlo trovino una chiave di lettura incalzante e sorprendente.

Era Ora è riuscito a dire e fare sempre qualcosa in più in ogni giorno che passava della vita di Dante. Coinvolge dall'inizio alla fine e se, una volta finito, vorrete dedicarvi a voi stessi e alle persone a cui volete bene significa che avete colto il messaggio.

Era Ora Film Era Ora di Alessandro Aronadio è ben più di una commedia romantica, etichetta con cui si presenta al grande pubblico. Porta con sé un messaggio importante, ovvero ricordarsi di dare il giusto valore al tempo che ci viene concesso. Attraverso il loop temporale dentro il quale è incastrato Dante, il protagonista, ci porta a riflettere sulla vita che scorre mentre siamo impegnati in altri progetti. La sceneggiatura è buona e il cast funziona, soprattutto Edoardo Leo e Barbara Ronchi.

7.5

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