Recensione Nell'occhio del ciclone - In the electric mist

Tommy Lee Jones e John Goodman in un cupo poliziesco ambientato nella Louisiana post-Katrina

Recensione Nell'occhio del ciclone - In the electric mist
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Dave Robicheaux (Tommy Lee Jones) è un detective di New Iberia, un piccolo paesino della Lousiana post-Katrina. L'uomo sta indagando sulla morte di una giovane prostituta, il cui corpo è stato rinvenuto a pezzi nel bosco. Durante le indagini fa la conoscenza di Elrod Sykes (Peter Sarsgaard) un famoso attore che sta girando un film sul luogo insieme alla sua compagna Kelly (Kelly Macdonald). La pellicola è prodotta dal losco uomo d'affari Julie 'Baby Feet' Balboni (John Goodman),vecchia conoscenza di Dave che sembra invischiata con l'omicidio della ragazza. E mentre i corpi di altre donne vengono ritrovati e l'ipotesi di un serial killer si fa sempre più probabile, Dave comincia ad avere strane allucinazioni in cui dialoga con lo spirito di un generale scomparso durante la guerra di secessione...Arriva in Italia direttamente sul mercato home video questo bel film del 2009 diretto da Bertrand Tavernier, regista francese dalla gloriosa carriera (tra gli altri, Orso d'oro a Berlino per L'esca) e non nuovo ad esperienze su suolo americano. Come già ampiamente dimostrato nel riuscito Mississippi Blues, il maestro di Lione riesce a fotografare con una folgorante semplicità l'essenza dei luoghi e dei caratteri degli States, e non fa eccezione neanche in Nell'occhio del ciclone - In the electric mist. Nel cast, oltre al protagonista Tommy Lee Jones, ormai sempre più icona del cinema americano dal volto atavico, troviamo anche grandi nomi come John Goodman, Peter Sarsgaard, Mary Steenburgeen e Kelly Macdonald.

Fantasmi del passato

Tratto dal romanzo In the electric mist with the confederate dead di James Lee Burke, Nell'occhio del ciclone è un film con diversi spunti di interpretazione e in grado di affascinare a più riprese gli amanti del genere. Giocando sul filo sottile che lega il poliziesco di provincia al post-noir, Tavernier riesce a ricreare alla perfezione le atmosfere e i mood di posti ancora provati dagli effetti del dopo-Katrina, in cui i personaggi così come i luoghi sono in cerca di un riscatto, di una molla che li spinga a lottare sino a che giustizia non sarà stata fatta. La figura di Dave, ex-alcolizzato ma prode e integerrimo uomo di legge, è in questo caso esplicativa, così come la sua battaglia contro l'ingiustizia che diventa sempre più un affare personale coi propri demoni interiori. Non è perciò un caso, e non stona col ritmo, il frequente uso del voice-over nel quale si susseguono i pensieri, spesso criptici, altrove fin troppo chiari, del protagonista, e anzi contribuisce a quell'aura di mistero che aleggia sulla storia sin dai primi istanti. La narrazione vive inoltre di due fondamentali collegamenti col passato, che finiscono per irrobustire la trama in maniera del tutto naturale. Il primo riguarda il ritrovamento del cadavere di un uomo di colore, ucciso quarant'anni prima, e la cui morte si collega incredibilmente alle uccisioni odierne. Il secondo, elemento fantastico ma che non stona con la durezza della realtà, vede la presenza "spiritica" di alcuni soldati sudisti scomparsi durante la guerra di secessione, con cui Dave si ritrova spesso a dialogare. Emblematico in tal caso il personaggio del generale John Bell Hood, vero e proprio confidente del "nostro eroe", quasi una voce della coscienza che sprona a combattere per la giustizia.

Giustizia è fatta

In the electric mist, dal mood spesso crepuscolare e malinconico, non si dimentica però anche delle scene d'azione che, pur se limitate a pochi minuti, si rivelano avvincenti e girate con una lucida attenzione per la suspence, finale incluso. Tavernier trova quasi sempre l'inquadratura perfetta, supportato anche dall'eccellente fotografia di Bruno De Keyzer, capace di catturare, soprattutto nelle scene notturne, il senso di spaesamento dei personaggi, interpretati magistralmente da tutto il cast. Tommy Lee Jones, rughe d'ordinanza, sguardo torvo e perso ma determinato, sfodera una prova d'eccezione, riuscendo a imprimere alla figura di Dave un alone quasi leggendario nella sua apparente normalità. A fargli da perfetta nemesi ci pensa un John Goodman strabordante, in una delle performance più convincenti degli ultimi tempi. L'unica pecca che si può muovere alla pellicola è l'eccessiva serie di coincidenze che forzano in parte la narrazione, e alcune incongruenze non del tutto chiare che lasciano qualche punto interrogativo. Ma tolti questi dettagli, davvero inezie rispetto al risultato finale, Nell'occhio del ciclone rimane un film in grado di appassionare e lasciare il segno.L'edizione dvd proposta da CG Homevideo si attesta su buoni livelli per la qualità audio-video, mentre è totalmente assente la presenza di contenuti extra. Il film è disponibile anche in Blu-ray, anche in questo caso privo di extra. La versione di In the electric mist è quella completa, voluta dallo stesso regista per il mercato europeo ed asiatico, mentre quella americana ha subito un taglio, imposto dai produttori, di circa 15 minuti che ha pesato e non poco sulla qualità effettiva della pellicola.

Nell'occhio del ciclone - In the electric mist Bertrand Tavernier e Tommy Lee Jones per un thriller dal fascino noir ambientato nella Lousiana post- Katrina. Da quest'unione nasce un poliziesco impeccabile, sorretto da ottime interpretazioni e da un'atmosfera evocativa, a tratti quasi mistica, in grado di coinvolgere e appassionare per quasi due ore, non disdegnando una buona dose di cupa tensione, psicologica e non. Un film prezioso, che dimostra come in un'America schiava dei blockbuster c'è ancora spazio per le storie con un'anima.

7

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