Natale a Londra - Dio salvi la regina, la recensione

Affiancati da uno stuolo di comici provenienti da tutta Italia, Lillo e Greg penetrano a Buckingham Palace per Natale a Londra - Dio salvi la regina.

Natale a Londra - Dio salvi la regina, la recensione
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Affiancato dal Sergio Di Pinto, volto popolare della nostra cinematografia di genere che fu, il primo che vediamo in scena è il pasoliniano Ninetto Davoli in chiave boss malavitoso romano; ma ciò che maggiormente ci interessa è l'imbranato e maldestro figlio cui concede anima e corpo il Pasquale Petrolo meglio conosciuto come Lillo, oltretutto fratello del Claudio Gregori alias Greg che, a causa di un trauma subito in giovinezza, ha sviluppato una personalità scomposta che lo porta ad alternarsi tra l'essere un innocuo e ingenuo nerd e lo sfoderare il pericoloso dna paterno. Un Lillo che, mentendo al secondo, lo coinvolge nell'assurda idea di rapire i preziosissimi cani della Regina d'Inghilterra, avvalendosi della collaborazione di un altro vecchio malvivente con le fattezze di Nino Frassica, della figlia di quest'ultimo, chef stellata interpretata da Eleonora "Quo vado?" Giovanardi, e del suo chef, ovvero un Paolo Ruffini il cui cuore batte segretamente per lei. Per essere messo a segno, il colpo necessita, però, dello sfruttamento di due ristoratori napoletani trapiantati a Londra sfoggianti i connotati degli Arteteca (all'anagrafe Monica Lima ed Enzo Luppariello); i quali, inconsapevoli complici del tutto, si ritrovano tra le mura di Buckingham Palace per il Natale a Londra - Dio salvi la regina con cui Filmauro concretizza il proprio cinepanettone del 2016.

Greg save the queen!

Natale a Londra - Dio salvi la regina tira in ballo anche un illusionista siciliano incarnato da Enrico Guarneri e il pugliese Uccio De Santis che, fornitore di particolari armi e attrezzature comprendenti, tra l'altro, il piede di porco "franchising" così denominato perché è stato utile per aprire una catena di negozi (!!!). Il film con Lillo & Greg testimonia, comunque, la sempre più evidente volontà manifestata da Luigi e Aurelio De Laurentiis di abbandonare le caratteristiche dei loro storici cinepanettoni per orientarsi verso una tipologia di commedia decisamente internazionale. Aspetto su cui il regista Volfango De Biasi aggiunge: "Tra i tre film che ho realizzato per la Filmauro, Natale a Londra - Dio salvi la regina è sicuramente la sfida più ambiziosa ed intrigante che, in qualche maniera, rinnova la formula del film di Natale, portandola ad un livello superiore. Questa volta ho cercato di fare tesoro dell'esperienza di Un Natale stupefacente e di Natale col boss, e ho tentato di estrarne una sintesi. Il primo era più comico e familiare, il secondo era una commedia d'azione a tinte leggermente noir. Questa volta, contando su un cast di attori straordinari, ho cercato di mettere insieme tutti questi elementi e di tirar fuori una storia ricca di tante contaminazioni pop, amorose e avventurose. In questo caso, infatti, ci sono personaggi con storie delineate, rapporti padre e figlio, storie d'amore, gelosie, azione, un furto realizzato con destrezza, cani, colombe, maghi, regine e chi più ne ha più ne metta. Il mio desiderio era di offrire al nostro pubblico un film veramente popolare, da guardare tutto d'un fiato, senza rinunciare a risate ed emozioni". E non possiamo fare altro che concordare con questa sua lunga dichiarazione, perché, chiudendo un occhio su esterni che, palesemente, non sono affatto londinesi, la circa ora e mezza di visione messa in piedi funziona a dovere grazie all'adeguato miscuglio dei diversi stili comici appartenenti ai vari elementi del ricco cast, inserito in un contesto action da heist movie proto-Ocean's eleven. Tanto che, tra una gag con boccale di birra e freccetta da tiro a segno, una esilarante escursione nel letto di Sua Maestà e, addirittura, una scazzottata in dichiarato omaggio a Bud Spencer e Terence Hill, in Natale a Londra - Dio salvi la regina si ride in abbondanza e il tutto scorre via in maniera piuttosto veloce.

Natale a Londra - Dio salvi la regina Un manipolo di incapaci infilatisi in un’impresa tanto improbabile da apparire quasi surreale. È la folle idea su cui poggia Natale a Londra - Dio salvi la regina, terzo cinepanettone De Laurentiis firmato da Volfango De Biasi e quinto interpretato da Lillo e Greg, stavolta affiancati da un ricco comparto di comici provenienti dalle diverse regioni d’Italia. Sempre meno aderente al tipico film di Natale e sempre più orientato verso l’action comedy di stampo internazionale, un prodotto da ridere che funziona e diverte miscelando battute, gag fisiche e situazioni esilaranti, non lasciando affatto delusi.

6.5

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