Monsters, la Terra dopo il passaggio degli alieni anche in DVD

In DVD l'antirazzismo alieno di Gareth Edwards: la nostra recensione dell'edizione home video.

Monsters, la Terra dopo il passaggio degli alieni anche in DVD
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Un progetto NASA prevede la raccolta di informazioni e materiale alieno. La sonda artificiale, durante la fase di rientro, si schianta al confine tra Stati Uniti e Messico. Sei anni dopo quelle forme di vita elementari si sono adattate al nostro mondo, evolvendosi in creature mostruose. Le autorità terrestri sono costrette a mettere in quarantena la zona, creando una spaccatura tra i due paesi. Un reporter e la figlia del proprietario del giornale per cui lavora devono attraversare l'area infetta per mettersi in salvo. I due si ritrovano in un paesaggio ormai completamente alieno. Riusciranno ad adattarsi a sopravvivere?
Questa, parola per parola, è la trama fedelmente riportata dal retro della fascetta del dvd italiano di Monsters, primo lungometraggio cinematografico diretto dall'effettista televisivo Gareth Edwards, che approda finalmente nel mercato dell'home video sotto One Movie Entertainment, dopo una più volte rimandata - ma avvenuta - distribuzione nelle sale.
Lungometraggio che, considerando la vicenda raccontata e chi si trova dietro la macchina da presa, potrebbe immediatamente spingere a pensare che si tratti dell'ennesima accozzaglia di sequenze fracassone ed elaborati effetti digitali volti al facilissimo intrattenimento.

Il dvd

Lo spettatore, invece, una volta superata la movimentata apertura con esercito impegnato a fronteggiare i giganteschi extraterrestri a forma di polipo, deve ricredersi, perché siamo tutt'altro che dalle parti di pellicole quasi contemporanee quali World invasion (2011) di Jonathan Liebesman e Skyline (2010) di Colin e Greg Strause, entrambi noiosamente basate, per lo più, sull'abbondanza d'azione.
Infatti, con i protagonisti Scott McNairy e Whitney Able in viaggio verso la zona posta in quarantena dai militari, è prevalentemente sui dialoghi e su lenti ritmi di narrazione che Edwards costruisce i circa novantaquattro minuti di visione, al fine di generare una lunga attesa destinata a rappresentare, in un mix di realismo, amore e fantascienza, il percorso di crescita di Andrew e Samantha (come si chiamano i due protagonisti).
Quindi, ancor prima delle due citate invasioni aliene cinematografiche, risulta più giusto effettuare un paragone con District 9 (2009) di Neill Blomkamp, caratterizzato da un messaggio antirazzista di fondo che appare non poco associabile a Monsters.
Perché, in fin dei conti, quella che scorre davanti ai nostri occhi altro non è che un'allegoria su celluloide relativa al cattivo trattamento spesso riservato dalle autorità americane all'immigrato, considerato come un diverso da combattere, quindi, come un invasore.
Un'allegoria su celluloide che, impreziosita dai notturni ben resi dalla fotografia a cura dello stesso regista, non ha impiegato molto tempo a trasformarsi in un vero e proprio fenomeno di culto, dal Festival Internazionale del film di Locarno al Los Angeles Film Festival.
E che, tenendo in considerazione il fatto che stiamo parlando di un'operazione concepita con un budget inferiore al milione di dollari, non può fare a meno di permetterci di affermare si tratti di un elaborato realizzato con notevole professionalità, seppur non eccelso.
Peccato soltanto che il disco sia del tutto privo di contenuti speciali.

Monsters Dopo una distribuzione cinematografica più volte rimandata, One Movie Entertainment rende finalmente disponibile su supporto dvd - purtroppo senza alcun contenuto extra - Monsters (2010), particolare lungometraggio di fantascienza che segna l’esordio nella regia di un film destinato al grande schermo per l’effettista televisivo Gareth Edwards. Particolare perché, se siete in cerca di gratuiti effettacci visivi accompagnati da altrettanto gratuito tripudio di fracassoni effettacci sonori, rischiate di rimanere non poco delusi dai circa novantaquattro minuti di visione, basati poco sul facile sensazionalismo e tanto sull’intelligente metafora antirazzista. Da recuperare.

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