Il mondo che verrà Recensione: il film romantico con Vanessa Kirby

Katherine Waterston e Vanessa Kirby scoprono la tenerezza e la passione nel film Il mondo che verrà, diretto da Mona Fastvold.

Il mondo che verrà Recensione: il film romantico con Vanessa Kirby
Articolo a cura di

Ritratto della giovane in fiamme ha segnato una vetta talmente insormontabile che qualsiasi opera in costume incentrata su un amore saffico è ormai destinata a passare prima al vaglio della pellicola scritta e diretta da Celine Sciamma (che abbiamo incontrato nuovamente nel 2021 nella nostra recensione di Petite Maman) e soltanto dopo venir giudicata nella propria interezza. È successo con Ammonite con le attrici Kate Winslet e Saoirse Ronan dell'autore Francis Lee, che come il film francese presentato al Festival di Cannes e vincitore in quell'occasione del Prix du scénario vedeva le sue protagoniste scrutarsi e innamorarsi sui bordi umidi di spiagge e scogliere - qui la nostra recensione di Ammonite.

E lo stesso è stato per Il mondo che verrà di Mona Fastvold, in onda su Sky e NOW l'8 febbraio alle 21:15. Il titolo, tratto dal romanzo di Jim Shepard e da quest'ultimo adattato per lo schermo assieme a Ron Hansen, pur essendo lontano dall'opera della Sciamma, è allo stesso tempo avvicinabile alla sua natura.

Un mondo per Abigail e Tallie

Eppure, il lungometraggio, presentato nel 2020 in anteprima mondiale durante la 77esima Mostra del Cinema di Venezia, si distanzia in qualche modo dalla pellicola di Sciamma e lo dimostra. È una determinazione forse in più rispetto alla storia europea, una temerarietà in quelle due protagoniste che erano decise a far trionfare il loro amore a dispetto del periodo, delle condizioni sociali e delle convinzioni del loro secolo.

È infatti il 1856 l'anno in cui si svolge Il mondo che verrà, ambientata nella Contea di Schoharie nell'area centro-orientale dello Stato di New York e che vede dare volto ai suoi personaggi le innamorate Katherine Waterston e Vanessa Kirby con i mariti interpretati da Casey Affleck e Christopher Abbott. Abigail (Waterston) vive nella sua fattoria insieme al consorte Dyer (Affleck). Nulla accade nell'esistenza dei due coniugi, tutto sembra immobile come la neve che d'inverno circonda la loro casa. La tormenta sta però arrivando e ha le fattezze di Tallie (Kirby), che porterà la primavera non solamente nel contado, ma nell'esistenza di Abigail. Tra le due donne si instaurerà da subito un legame che entrambe comprendono andare oltre la semplice amicizia o sorellanza. È la passione quella che è pronta ad invaderle, fatta di scherzi affettuosi, di risate mai suscitate prima, di una dolcezza che dalle carezze che le due si scambiano diventa un travolgente desiderio di carnalità. Ma la disapprovazione dei mariti e il puritanesimo dei tempi non permettono alle donne di poter proseguire con il loro amore, non almeno per quanto avrebbero sperato.

Riavvolgendo indietro gli eventi per portarci nel passato, facendo di Il mondo che verrà una fotografia da guardare attraverso le sfocature e il velo granulato di André Chemetoff, Mona Fastvold nasconde il sentimento delle sue protagoniste nel perimetro delimitato di una casa e ne fa nido di adorazione e condivisione. Quella che le donne non avevano mai provato prima con nessun altro, un legame che va oltre quello che avevano sempre conosciuto e che le prende piacevolmente alla sprovvista; dove la confusione provata si trasforma quasi immediatamente nella volontà di consumare tra baci e tenerezze quell'unione, passando dalla sua problematizzazione alla sola voglia di esprimerla.

Tra dolcezza e carnalità

Pur sentendo perciò preannunciato un racconto che non potrà che portare alla conclusione di quella fusione simbiotica tra Abigail e Tallie, Il mondo che verrà ha comunque il privilegio di staccarsi leggermente dal resto delle narrazioni sull'amore tra persone dello stesso sesso, vista la fermezza con cui le protagoniste decidono di viverlo. Una consapevolezza in più che, seppur le protagoniste l'acquisiscano man mano con l'aumentare dei loro incontri, diventa poi solida pur aspettando che si compia l'inevitabile epilogo.

Una forza che Fastvold affida quasi completamente al personaggio di Tallie di Vanessa Kirby, capace di spogliare anche Abigail di una vergogna che non farà mai capolino nel rapporto tra le due donne, anche quando il loro amore sarà evidente ai mariti, anche quando le scelte drastiche dei coniugi le costringeranno ad allontanarsi. Un sentimento che passa per le pagine del diario del personaggio di Katherine Waterston, unico vero deterrente verso una storia che ha la potenza del proprio cuore nelle interazioni tra le protagoniste, ma appesantisce per la voce fuori campo che ruba spazio alle immagini, quasi non fidandosi della loro potenza comunicativa.

Ammaliati dalla soavità visiva de Il mondo che verrà, che vuole spezzare quella poeticità pur con pochi inserti fisici tra le donne (forse più voyeuristici che necessari, ma non spintamente eccessivi e forzati quanto quelli di Ammonite), il film ci conduce in una di quelle narrazioni dove a sopraggiungere è l'impossibilità di poter continuare a dimostrare amore per chi si desidera, ma in cui i personaggi investono interamente se stessi pur di veder concesso loro anche solo un briciolo di vita. Sperando in un mondo che deve ancora arrivare.

Il mondo che verrà Katherine Waterston e Vanessa Kirby sono le protagoniste de Il mondo che verrà, film drammatico che esplora la tenerezza e il romanticismo tra due donne, unione che si trasforma presto in condivisione e carnalità. Una storia che passa attraverso una fotografia granulata e soffusa, un quadro dove guardare al racconto di due donne che non proveranno mai vergogna per i sentimenti che provano, pur inadeguati e incompresi per il loro tempo.

7

Quanto attendi: Il mondo che verrà

Hype
Hype totali: 2
75%
nd