Mixed by Erry Recensione: la splendida black comedy di Sidney Sibilia

Sidney Sibilia compone una commedia nera dissacrante e godibile, avvalorata dal talento e dalla simpatia di un cast eccezionale.

Mixed by Erry Recensione: la splendida black comedy di Sidney Sibilia
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La storia dei fratelli Frattasio potrebbe essere sconosciuta ai più, soprattutto alle nuove generazioni che non hanno vissuto l'era delle audiocassetta o del compact disc. Eppure quello del famigerato "pezzotto", comunque molto in voga ancora oggi, è un fenomeno praticamente culturale che investe da svariati decenni grosse frange di popolazione. Molte delle radici di questa mania nacquero a Forcella, noto quartiere popolare di Napoli, dalle menti di Enrico, Giuseppe e Angelo Frattasio, che fondarono "Mixed by Erry", un'attività commerciale clandestina che - nell'epoca del contrabbando delle sigarette e della guerra antimafia - passò per lungo tempo inosservata agli occhi dello Stato e della Finanza, costruendo negli anni un vero e proprio impero capillare volto alla distribuzione di audiocassette contraffatte.

Tra i film al cinema a marzo 2023 c'è proprio l'omonima pellicola diretta da Sidney Sibilia e prodotta da Matteo Rovere in collaborazione con Rai Cinema e Netflix, una black Comedy di stampo criminale costruita sullo stile dissacrante e ironico di Smetto quando voglio. Un film brillante nello stile, divertente e squisitamente pop nella messinscena, che testimonia il ritorno in pompa magna di Sibilia dietro la macchina da presa.

Il sogno napoletano

Già dall'incipit si capisce quanto Sibilia, con Mixed by Erry, voglia raccontare una storia dai toni evidentemente parodistici: Enrico è il più giovane dei Frattasio, una famiglia di Forcella tanto umile quanto ingegnosa che alla fine degli anni Settanta, pur ripudiando qualunque legame con il sostrato criminale napoletano, si guadagnava da vivere con metodi decisamente poco ortodossi, vendendo alcolici falsi tra le bancarelle della periferia partenopea.

Il protagonista interpretato da Luigi D'Oriano, grande appassionato di musica, coltiva però il sogno di diventare un DJ e passa gran parte del suo tempo lavorando come garzone nel negozio musicale del suo quartiere. Erry è molto bravo in quello che fa: copiando il materiale delle audiocassette originali su dispositivi vergini è in grado di creare delle vere e proprie compilation personalizzate, ma a causa del suo carattere mite non riesce ad impressionare i produttori quando si presenta alla loro porta. Ed ecco che in età adulta, per risolvere i problemi economici della sua famiglia, le menti di Enrico e dei suoi fratelli maggiori Peppe e Angelo (Giuseppe Arena ed Emanuele Palumbo) si uniscono in un'intuizione: rivendere le compilation composte da Erry alla gente del quartiere, orchestrando un vero e proprio schema produttivo che li porta ad intessere una rete commerciale clandestina destinata a fare la storia, di fatto sancendo la nascita del cosiddetto "pezzotto". In poco tempo, il fenomeno di "Mixed by Erry", trasformatosi in breve in un negozio e poi in una vasta filiera commerciale attiva in tutto il Sud Italia, dà vita al famigerato "falso originale": le audiocassette composte da Enrico su scala industriale, pur essendo già di per sé contraffatte, diventano talmente famose da essere a loro volta copiate da altri, donandogli l'aura di "originali" pur non essendolo davvero.

Tuttavia gli affari, sin dall'inizio, si complicano per i fratelli Frattasio: il successo economico li porta a chiedere continui prestiti alla malavita locale, attirando peraltro l'attenzione di boss camorristi che vogliono affondare i propri artigli nella più che fruttuosa attività dei tre fratelli, troppo innovativa perché lo Stato la riconosca di fatto come un reato. Tra gli anni Ottanta, d'altronde, non esistevano ancora legge che tutelassero le etichette musicali dal fenomeno della pirateria, e il culto delle cassette Mixed by Erry portò proprio le autorità a porre attenzione nei confronti di quella che divenne una tendenza praticamente incontrollabile.

Il grande ritorno di Sidney Sibilia

In poco meno di due ore Sidney Sibilia costruisce una black comedy brillante ed efficace, caratterizzata dai toni umoristici e pungenti già assaporati nella trilogia di Smetto quando voglio. Ancor più che nei suoi lavori precedenti, inoltre, Sibilia ammanta la sua opera di una venatura quanto mai pop, fatta di tracce musicali internazionali e riconoscibili, sfruttando la cornice anni Ottanta per restituire un forte senso di nostalgia e familiarità con la cultura popolare italiana, tra musica che ha fatto la storia e strizzate d'occhio al passato che non potranno non divertire chi ha vissuto l'era antecedente al digitale.

In tutto ciò Mixed by Erry riesce anche a cogliere l'identità e l'essenza della cultura napoletana di quegli anni, travestendosi finanche da film storico pur romanzando - alle volte con più di qualche licenza poetica - le vicende reali. La natura ambigua della storia dei fratelli Frattasio, e il modo in cui Mixed by Erry la racconta tra nostalgia, sogno, ambizione e romanticismo, potrebbe facilmente identificare le azioni compiute dai protagonisti come anti-eroiche. A onor del vero, come accade quasi sempre quando si analizza un prodotto incentrato su storie e figure criminali, ogni tanto è necessario - come accade nel teatro o nella letteratura - lasciarsi coinvolgere dalla magia del cinema e dal fascino ambivalente e proibito della violenza o dell'illegalità.

Come già ribadito, quella di Sidney Sibilia è d'altronde una commedia nera che, pur raccontando con grande onestà le condizioni dei quartieri popolari di Napoli, cerca anche di sdrammatizzarle con una scrittura ironica e totalmente dissacrante, avvalorata dalle ottime performance di tutto il cast. Ma Mixed by Erry è anche - e soprattutto - bel cinema, catturato e raccontato dall'occhio di un regista che muove la macchina da presa con intuizioni visive tutt'altro che scolastiche, con movimenti dinamici e inquadrature che confermano il sapore internazionale di un talento puro come quello di Sibilia.

Mixed by Erry Mixed by Erry è “Smetto quando voglio” ancora più pop, ammantato di una nostalgia che non potrà non travolgere chi ha vissuto l’era delle audiocassette, del cercapersone, del pezzotto e del Sanremo di una volta. Sidney Sibilia compone una commedia nera dissacrante e godibile, avvalorata dal talento e dalla simpatia di un cast eccezionale. Ma soprattutto, al di là del citazionismo o dell’intento parodistico di una vicenda oscura, che comunque non sacrifica un certo realismo storico pur concedendosi qualche licenza poetica, Mixed by Erry è bel cinema. Quello che porta il carattere e l’identità di Sibilia, che possiamo definire tornato “in grande stile”.

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