Message from the King, la recensione del revenge-movie originale Netflix

Dal Sudafrica a Los Angeles alla ricerca della sorella scomparsa in Message from the King, revenge-movie originale Netflix.

Message from the King, la recensione del revenge-movie originale Netflix
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I revenge-movie sono tra i pochi generi che non vivono mai un momento di stanca: tra produzioni più o meno riuscite infatti il tema della vendetta è uno di quelli più abusati dal cinema di genere, basti vedere il clamore suscitato dal recente trailer del rifacimento de Il giustiziere della notte per la regia di Eli Roth e con protagonista Bruce Willis. Anche Netflix ha da poco rilasciato un titolo originale incentrato sulla sete di giustizia privata: Message from the King vede infatti per protagonista Jacob King, un nero sudafricano atterrato a Los Angeles alla ricerca della sorella Bianca, con la quale non aveva più rapporti da anni. Una telefonata della ragazza che sosteneva di essere in pericolo ha però spinto l'uomo a mettersi sulle sue tracce, scoprendo ben presto che la consanguinea nasconde un oscuro passato che l'ha portata ad immischiarsi in giri pericolosi...

Vengeance is mine

I bassifondi di Los Angeles, dominati dalla criminalità, fanno da sfondo alla personale indagine del protagonista, ben presto invischiato in un gioco pericoloso che arriva a coinvolgere anche importanti uomini politici e facoltosi magnati. Il cinema porno, la droga e la prostituzione sono l'oscuro contorno di una vicenda che prende a piene mani dai topoi del genere, imbastendo situazioni e personaggi secondari che nulla lasciano all'effetto sorpresa: dal rapporto con la ragazza-madre e la di lei figlia ai diversi colpi di scena sul reale ruolo giocato da chi era in contatto con la sorella scomparsa, Message from the King si rivela dal punto di vista narrativo null'altro che un copia-incolla dell'ABC del genere, lasciando solo un piccolo colpo di scena / rivelazione a speziare l'epilogo della vicenda. Laddove il film avvince e convince, al netto di una seconda parte non priva di tempi morti e di un evidente calo del ritmo, rimane nella convincente regia del belga Fabrice Du Welz, già autore di un piccolo cult horror quale Calvaire (2004), che non edulcora la violenza e mette in campo scelte registiche mai banali, e nell'intensa performance di Chadwick Boseman, capace di dar vita ad una figura dolente e vendicativa con quel giusto mix di rabbia e dolore.

Message from the King Un uomo alla ricerca della sorella finita in giri pericolosi si trova alle prese con bande criminali e spietati affaristi nel torbido sottobosco di Los Angeles in Message from the King, titolo originale Netflix che si inserisce nel sempre copioso filone dei revenge-movie. Narrativamente scontato ma ottimamente diretto e interpretato, il film fa sua una violenza sporca e sanguigna nella personale sete di giustizia privata del protagonista salvo concedere colpevolmente spazio a qualche momento di stanca nella seconda parte, lasciando l'amara impressione che con qualche guizzo di originalità in più ci saremmo trovati di fronte ad un titolo di ben altra caratura.

6

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