MegaFault - La terra trema, la recensione del film con Brittany Murphy

Quando il pianeta è scosso da devastanti terremoti, una bella sismologa e un minatore rimangono l'ultima speranza per l'umanità.

MegaFault - La terra trema, la recensione del film con Brittany Murphy
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Nel West Virginia, Charles "Boomer" Baxter è capo di un team di minatori pronto a far esplodere un grosso quantitativo di esplosivi in una cava all'interno di una montagna. Quando la detonazione ha luogo, un terremoto senza precedenti devasta l'intera area, originando una lunghissima crepa che si staglia per diversi chilometri. Qualche ora dopo la dottoressa Amy Lane, sismologa del governo, giunge all'epicentro del cataclisma e comprende come questi abbia aperto una profonda faglia che attraversa il centro del Nord America.
Un'ulteriore instabilità potrebbe causare una serie di potenti terremoti e tsunami che porterebbero alla completa distruzione di metropoli come Los Angeles, San Francisco e altre città sull'Oceano Pacifico, con la conseguente morte di milioni di persone.
In Megafault - La terra trema la scienziata (che nel frattempo è in ansia per le condizioni della figlia e del marito, dispersi in seguito all'ultimo evento) e Boomer organizzano un piano in collaborazione con le autorità per evitare la tragedia imminente, con l'utilizzo dei satelliti in orbita che potrebbe in qualche modo fungere da soluzione.

Tutto secondo i piani

Il disaster-movie è ormai un marchio di fabbrica della casa di produzione Asylum, specializzata sin dagli inizi della sua storia in produzioni a basso budget, di scarsa qualità tecnica e attoriale, che si concentrano per gran parte proprio su catastrofici eventi climatici. In quest'occasione ci troviamo a parlare di un film del 2009 costato circa un milione e duecentomila dollari, ricordato più che altro per l'insolita partecipazione di Brittany Murphy, la bionda attrice conosciuta dal grande pubblico per i suoi ruoli più famosi, quelli di Shellie in Sin City (2005) e di Alex in 8 Mile (2002), che sarebbe deceduta in circostanze mai del tutto chiarite solo qualche settimana dopo la fine delle riprese.
Forse l'unico vero valore aggiunto, per quanto alle prese con un'interpretazione appena decente, di un film dove tutto procede come prestabilito, senza guizzi narrativi di sorta (lo stesso finale condito da gesta di coraggio e sacrificio è privo di reale pathos) e dinamiche interpersonali che scadono in più occasioni nel ridicolo involontario.

A che ora è la fine del mondo?

Tra grattacieli che crollano, esplosioni random che sconquassano le piccole città fino a tempeste di fuoco e mastodontiche valanghe, tutti gli elementi sono coinvolti nella fase distruttiva nei novanta minuti di visione, con effetti speciali al solito dalla resa improponibile (almeno gli elicotteri, questa volta, sono "veri" e non modellini come visto in altre situazioni) e spiegazioni scientifiche che vanno contro ogni logica della fisica, con tanto di satelliti utilizzati per colpire la superficie terrestre e cercare così di porre fine alla minaccia di nuovi cataclismi.
Dalla Black River Mountain al vulcano di Yellowstone, Megafault - La terra trema prova a variare le location ma il succo della storia non cambia di una virgola, come sottolineato anche dall'epilogo ovviamente riconciliante. Le rare sequenze adrenaliniche di marchio quasi action sono accompagnate da una colonna sonora facile-facile che tenta di innalzare l'asticella del pathos senza troppo successo, per un'operazione uguale a tante altre che non aggiunge nulla di nuovo a un filone inflazionato da progetti di questo tipo.

MegaFault - La terra trema Classico disaster-movie di marchio Asylum in cui il pianeta è per l'ennesima volta costretto ad affrontare un devastante evento climatico, in quest'occasione una serie di terremoti che potrebbero mettere a serio rischio la sopravvivenza di milioni di persone. Megafault - La terra trema si affida a effetti speciali realmente catastrofici, nell'accezione negativa del termine, e a una narrazione prevedibile e stereotipata popolata da personaggi monodimensionali. La pellicola è anche una delle ultime interpretate dalla compianta Brittany Murphy, indimenticabile Shellie in Sin City (2005), tragicamente scomparsa solo qualche settimana dopo la distribuzione televisiva d'Oltreoceano. Il film andrà in onda giovedì 23 maggio alle 22.50 su CINESONY.

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