Recensione Maschi Contro Femmine

Fausto Brizzi torna dietro alla macchina da presa con una ricca commedia corale, che intreccia più storie a tematica sentimentale.

Recensione Maschi Contro Femmine
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"La fatica è stata grande e siamo arrivati addirittura al paradosso che abbiamo finito di girare prima il secondo, Femmine contro maschi. Su questo sono certo di avere il record del mondo, perché un regista che riesce a finire il suo quinto film prima del quarto, non credo che sia mai esistito! E' un primato insuperabile, direi universale".
A parlare è Fausto Brizzi, regista dei due Notte prima degli esami (2006-2007) e di Ex (2009), il quale, per la sua quarta fatica dietro la macchina da presa, torna alla carica con un corale intreccio di quattro storie tra la risata e il sentimento atte a delineare il primo tassello - distribuito da 01 distribution - di un dittico costituito anche da Femmine contro maschi, previsto per i primi mesi del 2011 sotto il marchio Medusa e sceneggiato come questo insieme ai fidi Massimiliano Bruno e Marco Martani, cui si è affiancata questa volta Pulsatilla (la scrittrice Valeria Di Napoli).
Corale intreccio che vede Nicolas Vaporidis - protagonista proprio dei primi due, succitati successi brizziani - nei panni di Andrea, il quale si trova a contendersi la bella Francesca alias Sarah"Due vite per caso"Felberbaum con l'amica lesbica Marta, cui concede anima e corpo (e che corpo!) la Chiara Francini di Feisbum (2009). Mentre Nicoletta, madre di Andrea interpretata dalla Carla Signoris di Happy family (2010), precipita in una crisi di mezza età dopo aver sbattuto fuori casa il marito Vittorio alias Francesco"Oggi sposi"Pannofino, fedifrago quanto il Walter con le fattezze di Fabio De Luigi, allenatore di una squadra di pallavolo di serie A che tradisce la moglie Monica, neo-mamma incarnata dalla televisiva Lucia Ocone, con la schiacciatrice Eva Castelli, nel cui ruolo troviamo Giorgia Würth vista proprio in Ex. Fino ad arrivare alla poco appariscente infermiera Chiara regalataci da Paola Cortellesi, dedita alla causa ecologista e vicina di casa del donnaiolo misogino Diego, con il volto di Alessandro"Il sangue dei vinti"Preziosi e improvvisamente colpito da impotenza sessuale.

La verità è che ci piace abbastanza

Collezionista delle mutandine (divise per nazione!) delle sue amanti, è un personaggio alla Hugh Grant quest'ultimo, destinato a rincorrere l'amore mentre lo schermo concede spazio anche a Nancy Brilli, Giuseppe"Mediterraneo"Cederna, Claudio Bisio ed Emilio Solfrizzi, i primi due impegnati a ricoprire i ruoli di colleghi di lavoro di Nicoletta e gli altri degli amici di Walter.
Senza dimenticare una dottoressa interpretata da Luciana Littizzetto e il "toscanaccio" Paolo Ruffini preso a fare da spalla-Cupido ad Andrea, anch'essi coinvolti in un calderone di più o meno divertenti figure al servizio di un racconto su celluloide in fin dei conti non troppo distante da La verità è che non gli piaci abbastanza (2009) di Ken Kwapis.
Racconto su celluloide che, nonostante il lodevole taglio generale internazionale, rimane giustamente ancorato agli elementi tipici della nostra Commedia all'italiana, all'interno della quale, appunto, corna e tradimenti difficilmente risultano assenti.
E Brizzi, che bissa l'assurda sequenza dell'orda di corpi nudi di Notte prima degli esami oggi con momenti ambientati su una spiaggia per naturisti, si rivela ancora una volta tutt'altro che disprezzabile nell'incrociare tra loro le diverse storie, destinate a toccare anche argomenti sempre attuali come la chirurgia estetica e il salvataggio delle balene.
Alla fine, l'ingranaggio non funziona bene come quello che fu alla base dell'ottimo e qui più volte citato Ex, ma, tra risate garantite da diverse battute ed immancabili tocchi di originalità (la sequenza sott'acqua con i fumetti che sostituiscono le parole), il coinvolgimento e le emozioni non mancano, tanto più che, ogni tanto, qualche lacrima finisce inevitabilmente per scendere dagli occhi dello spettatore (basterebbe citare la confessione di Eva a Monica).

Maschi Contro Femmine Vi era piaciuto Ex (2009)? Brizzi torna dietro alla macchina da presa con una pellicola che, come quella, intreccia più storie a tematica sentimentale. Il risultato finale è leggermente inferiore, ma siamo comunque al di sopra della media con 113 coinvolgenti minuti di visione (non pochi dunque) che, forti dell’ottimo cast e capaci di suscitare sia risate che commozione contemporaneamente, giustificano di sicuro l’acquisto del biglietto.

7

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