Recensione Mademoiselle C

Un'incursione nel mondo della moda attraverso uno dei volti femminili di maggiore spicco: Carine Roitfeld

Recensione Mademoiselle C
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Per dieci anni (dal 2000 al 2011) Carine Roitfeld è stata direttrice di Vogue Paris. Una collaborazione chiusasi forse per delle incomprensioni sorte all'interno del contesto lavorativo ma anche e soprattutto per la necessità di cambiare, dare una svolta, rischiare in quel cambiamento che è alla base del mondo assai frenetico e sempre in evoluzione della moda. Dalle sue iniziali C.R. nascerà così la nuova rivista semestrale CR Fashion Book, inaugurata nel settembre del 2012. Una sfida professionale notevole che la regina del porno-chic Carine Roitfeld (personalità eclettica e professionalmente sfaccettata: ex modella e giornalista ma anche stilista e fashion editor) affronterà con la grinta e la determinazione che l'hanno sempre contraddistinta, potendo contare sull'aiuto degli amici di sempre (da Tom Ford, di cui è stata a lungo la musa, a Bruce Weber, Karl Lagerfeld, Donatella Versace) e sullo slancio determinato da una nuova fase della sua vita affettiva e famigliare. Alla svolta professionale si affiancherà infatti anche una svolta privata, ovvero la nascita della sua prima nipotina Romy Nicole e dunque la sua conseguente ‘promozione' al ruolo di nonna.

Come sarà una nuova C.R.?

Il documentario di Fabien Constant ritrae e racconta il mondo della moda attraverso uno dei volti femminili di maggior spicco, evidenziando quelle affinità elettive che hanno reso nel tempo la Roitfeld un'esistenza pienamente a suo agio tra sfilate, fotografi, riviste patinate, e in grado di percepire i cambiamenti in atto ancor prima del loro realizzarsi. Mademoiselle C. si limita dunque senza grandi sforzi narrativi o creativi a inquadrare quest'icona di stile e carattere in una fase di transizione determinante sia per la sua vita sia per la sua carriera, mettendone in risalto tutta la vocazione di un'esistenza nata per vivere tra le passerelle e le luci della ribalta. Allo stesso tempo, però, Mademoiselle C sfrutta anche il volto e l'essenza della Roitfeld per alludere a una panoramica più ampia, sollevare alcuni quesiti e muovere alcune riflessioni sul mondo della moda tout court. È infatti la frenesia, la continua necessità di cambiamento tanto estetico quanto concettuale, l'idea di precorrere i tempi, quello che da sempre ha caratterizzato l'ambiente dell'alta moda e di tutti i suoi protagonisti. Qual è dunque il compromesso ingaggiato per restare (se possibile) all'interno di quel mondo un'intera vita? Verrà un momento in cui anche il nuovo smetterà di rinnovarsi? Come sarà una nuova C.R.? È su questa sospensione concettuale di un intero ambito professionale e non solo che Mademoiselle C. s'interroga, prendendo a prestito un ‘pezzo' di vita e le tante foto dell'album che potremmo facilmente intitolare Carine Roitfeld, una vita per la moda.

Mademoiselle C Fabien Constant realizza un docufilm sull’ex direttrice di Vogue Paris Carine Roitfeld. Trattasi di un lavoro (come molti altri del genere) che sfrutta l’immagine e la storia del singolo per inquadrare luci e ombre dell'intero, rutilante mondo della moda. Dalla svolta professionale a quella famigliare Mademoiselle C sottolinea infatti la capacità della Roitfeld di essersi creata un equilibrio quasi perfetto all’interno di un mondo complesso e in continua evoluzione. Tantissimi volti noti, colori sgargianti, esistenze eccentriche che ruotano all’interno di un universo che è (in fondo) molto meno sfavillante di come appare all’occhio esterno.

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