M3GAN Recensione: è nata una nuova icona horror, addio a Chucky e Annabelle

Date il benvenuto a M3gan, la nuova bambola che entrerà a far parte della vostra famiglia e arricchirà il panorama delle icone horror.

M3GAN Recensione: è nata una nuova icona horror, addio a Chucky e Annabelle
Articolo a cura di

Riponete il vostro Chucky, perché è arrivata la bambola di ultima generazione che vorrete assolutamente avere nella vostra collezione. Si tratta di M3gan, un'intelligenza artificiale dal volto altamente somigliante a quello di qualsiasi altro bambino, così come la sua espressione. M3gan cammina da sola sulle sue lunghe gambe, sa apprendere velocemente avendo accesso a tutte le conoscenze disponibili e trovabili nel wilde wide web e può insegnarle tranquillamente ai bambini a cui verrà regalata, diventandone la migliore amica e sostituendo di colpo i genitori. Un giocattolo - tra i film di gennaio 2023 al cinema - che è molto più di un semplice svago, ma una "persona" fidata da affiancare a quei figli a cui gli adulti non vogliono prestare l'adeguata attenzione, facendola così diventare a tutti gli effetti la tutrice di quei ragazzini che M3gan vorrà perciò difendere a qualsiasi, anche brutale, costo.

La più grande invenzione del secolo

In verità le funzionalità della bambola, la cui casa di produzione è quella Blumhouse che di intuizioni horror continua ad averne fortunatamente a fiumi (non perdete intanto il trailer di M3gan), sono la combinazione dell'anima ingegneristica della stacanovista Gemma (Allison Williams), la quale vorrebbe solo sviluppare il miglior giocattolo della sua generazione, ma che si ritroverà a dover accudire la sua giovane nipotina.

Una bambina rimasta sola dopo la morte in un incidente stradale che l'ha vista coinvolta e che le ha strappato per sempre i genitori, costringendola a dover crescere assieme a quella zia che pensa solamente al proprio lavoro e che vedrà in Cady (Violet McGraw) l'opportunità di poter sviluppare una delle invenzioni più rivoluzionarie del secolo. Sarà così che M3gan entrerà nella piccola famiglia composta da Gemma e Cady, imparando presto che per prendersi cura di un bambino sono necessarie molte cure, come il doverlo proteggere dai pericoli della morte. Quale maniera migliore, dunque, se non impugnare la falce e cominciare a sterminare chiunque rappresenti una minaccia per Cady? Mescolando l'apprensione più smodata di alcune mamme horror della storia del cinema con la sempre paurosa intuizione di oggetti o giocattoli i quali, prendendo vita, cominciano ad assumere connotati da serial killer, M3gan è un horror che nasce dall'eccessivo amore e dall'imprudenza della tecnologia. Da un desiderio egoista di quei genitori, anche se acquisiti, che preferiscono affidare l'educazione dei più piccoli a un sistema artificiale sicuramente avanzatissimo, il quale però non può comprendere fino in fondo le sfumature dell'umano e tutti i gradi di apprensione e tolleranza che ne compongono la personalità.

Perché non possiamo fare a meno di M3gan

M3gan, adempiendo semplicemente al proprio compito, diventa una bambola letale che vuole soltanto il bene per la piccola Cady, finché non acquisterà una conoscenza (e coscienza) sufficiente da scollegarsi dal suo compito pre-impostato, diventando sempre più un'entità pensate e autonoma.

Anche sanguinaria, visto il suo procedere per incidenti simulati e uccisioni, assumendo un ruolo individuale che la renderà una vera assassina, determinata a non venir più spenta a piacimento degli umani. Un tema che può non sembrare particolarmente originale se messo a confronto col trascorso che precede M3gan e tutte le bambole le quali, come lei, hanno cercato e sono riuscite a soggiogare l'uomo. Eppure la creazione della sceneggiatrice Akela Cooper, al soggetto assieme a James Wan e assegnata la regia a Gerard Johnstone, spicca per intelligenza e trattamento del tema, nonché per lo stile e la verve della bambola, che trascendono il suo essere composta da titanio e fili, esaltandola così già ad icona, oltre ad essere nuovo volto dell'effervescente e spaventosa Blumhouse. Una contrapposizione tra impostazioni digitali e autonomia della protagonista-robot-giocattolo che non trascura un'anima anche fortemente ironica, soprattutto quando verte sull'ingenuità dell'essere umano e sul quanto sia facile che prima o poi possa diventare davvero vittima delle sue stesse prodezze tecnologiche.

Una sagacia nella scrittura che viene riproposta con un pizzico di sfrontatezza dalla regia di Johnstone, la quale si fa cifra stilistica del film, che parte dalla stessa M3gan per espandere poi la sua bitchness a tutta la pellicola. Che si riveli l'inizio di una nuova saga o unico film dedicato alla bambola hi-tech, ciò che è indubbio è la qualità spudorata e impertinente di una protagonista che ci auguriamo diventi conosciuta nel panorama horror. Sperando di non trovarla però mai sugli scaffali dei nostri negozi di giocattoli.

M3GAN M3gan è pronta a entrare a far parte della vostra collezione di bambole preferite. Nata dalla casa di produzione Blumhouse, la più interessante e innovativa del panorama horror, il giocatolo di ultima generazione mescola l'eccesso dell'affetto materno di tante nutrici dei film dell'orrore assieme ai pericoli che porta con sé l'avanzamento dello sviluppo tecnologico e digitale. Un personaggio che farà di tutto per difendere e proteggere la sua amica Cady, fino anche a dover uccidere, sorprendendo e intrattenendo lo spettatore, che non potrà comunque che essere terrorizzato (e insieme divertito) dalla bambola assassina hi-tech.

7.8

Quanto attendi: M3GAN

Hype
Hype totali: 10
70%
nd