Recensione Love is not blind

La Bridget Jones dagli occhi a mandorla?

Recensione Love is not blind
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Arriva al Far East il film fenomeno cinese del 2011, Love is not Blind, diretto da Teng Huatao (conosciuto soprattutto per The Matrimony e la serie televisiva Dwelling Narrowness) e paragonato in patria a una sorta di Bridget Jones con gli occhi a mandorla. Per un'abile operazione di marketing il film è uscito nelle sale cinesi l'11-11-2011, data non cercata per le varie profezie numeriche che hanno dato vita anche all'omonimo horror americano, ma perché coincideva con la festività nazionale della giornata dell'orgoglio single, e forse proprio questo ha alimentato il successo e il conseguente passaparola della pellicola.

Amore che viene, amore che va

Ma tralasciando questi furbi, e meri, escamotage pubblicitari, Love is not blind è stato in grado di attirare vaste platee per i suoi meriti intrinsechi, che ne fanno una commedia divertente e frizzante, lontana dal sapore melò e incentrata su una folle ironia, non priva di cinicità, che cerca di narrare, senza pietismi di sorta, lo shock dell'abbandono. E così viviamo insieme alla protagonista, lasciata dal compagno dopo sette anni di fidanzamento -per di più dopo averla tradita con la sua migliore amica- alle prese con la difficile elaborazione del "lutto amoroso" e incapace, in un primo tempo, di sopportarlo. Per di più, lavorando in un'agenzia che organizza matrimoni, il risveglio dal doloroso torpore appare ancora più arduo. Ma l'amicizia con un bizzarro collega, dalle presunte tendenze omosessuali, farà tornare in lei la voglia di vivere. Teng Huatao dirige con brio, infarcendo le immagini di improvvisi rallenty e di messaggi su schermo, riuscendo a innestare un ritmo travolgente in grado di catturare il pubblico e di creare una forte empatia coi personaggi, interpretati con dolcezza dalla bella Bai Baihe e dal simpatico Wen Zang. Non mancano naturalmente momenti più toccanti, impressi nei malinconici ricordi della protagonista, e altri più romantici, ma la verve comica è comunque sempre presente e permette al film di risultare originale e appassionante anche per chi poco avvezzo al filone. Qualche ingenuità e forzatura in sceneggiatura (scritta da Bao Jingjing, che l'ha a sua volta trasposta da un racconto pubblicato da lei stessa su internet) non guastano comunque il sapore delicato e al contempo irriverente di un film che può davvero definirsi una piccola e gustosa sorpresa.

Love is not blind Definito come il Bridget Jones made in Cina, Love is not blind è una coloratissima commedia che mescola abilmente un sano tocco di follia a un romanticismo genuino e lontano dal melodramma classico. Due protagonisti in gran forma, che sprizzano simpatia in ogni scena, e una regia sempre pronta a sorprendere, ne fanno un film da gustarsi con piacere, single o meno che siate.

7

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