Lezioni di Cioccolato 2, la recensione: il ritorno di Mattia e Kamal

La nuova avventura, tra cioccolato e amore, di Mattia e Kamal: leggete la nostra recensione de Lezioni di Cioccolato 2.

Lezioni di Cioccolato 2, la recensione: il ritorno di Mattia e Kamal
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Nel 2007, una simpatica commedia ambientata nel dolce mondo del cioccolato fa capolino sugli schermi italiani: si tratta di Lezioni di cioccolato, primo lungometraggio di Claudio Cupellini e pellicola tra le più note fra quelle interpretate da Luca Argentero, già allora lanciatissimo nella sua carriera attoriale. La storia era quella di Mattia, giovane geometra dal forte appeal sulle donne ma caratterizzato da un vuoto emotivo, che lo spinge solo verso relazioni anaffettive e di breve durata per paura di venire abbandonato e 'spennato' di ogni risparmio. In seguito ad un incidente di cantiere dovuto a dei lavori eseguiti al risparmio, un suo operaio, Kamal, rimane ferito, e per ripagarlo Mattia intraprende un'avventura alla Scuola di cioccolato della Perugina, sotto le mentite spoglie proprio del suo dipendente extracomunitario... Una storia di formazione, quasi, in cui Mattia scoprirà il valore della qualità, oltre che ad aprirsi maggiormente verso il prossimo, anche grazie all'incontro con la bella Cecilia.

Amore, equivoci e...cioccolato!

È passato diverso tempo da allora, e i nostri due amici hanno intrapreso strade diverse: mentre Mattia (Luca Argentero) è tornato in mezzo a progetti e betoniere senza però ottenere nessun contratto di successo ma, anzi, riducendosi sull'orlo della bancarotta, Kamal (Hassani Shapi) ha realizzato il suo sogno ed ha aperto una cioccolateria coi soldi ricavati dalla creazione del suo cioccolatino speciale. Purtroppo, però, di clienti neanche l'ombra, per colpa di una posizione poco favorevole. Entrambi indebitati, devono escogitare qualcosa per uscire dall'empasse. Nel frattempo, Mattia, che è tornato single dopo esser stato abbandonato da Cecilia, si invaghisce della bella Nawal (Nabiha Akkari), senza sapere che è la figlia di Kamal appena tornata dall'Erasmus. In un turbinio di cioccolatini, amori -più o meno- nascosti e tormentati ed equivoci da commedia napoletana, che coinvolgono tra l'altro il Maestro cioccolatiere Conti e una svagata Commissario di Polizia (interpretati rispettivamente da Vincenzo Salemme e da Angela Finocchiaro), si dipana una buffa storia che rischia di trovare il lieto fine nientemeno che...in commissariato!

Una commedia...'al Bacio'!

Di commedie piene di risate e romanticismo sembra che il pubblico non sia mai stanco, forse perché, proprio come ci ha suggerito Hassani Shapi mentre lo intervistavamo, “ In un momento di crisi, abbiamo bisogno di cose belle e buone, di 'rifarci la bocca' ”. E quale migliore occasione, dunque, di una storia d'amore e di buffi equivoci ambientata tra il retrobottega di una pasticceria e la Scuola del Cioccolato Perugina? Oltretutto, il product placement in questo caso è molto garbato, nonché funzionale alla storia: ci aspettavamo un bombardamento di marchi e nomi 'buttati lì' solo per far pubblicità e invece il nome famoso (e un suo noto cioccolatino in particolare) hanno una funzione ben precisa e 'di riferimento' all'interno della storia, senza risultare fastidioso o invadente...e questo è già un ottimo risultato visto i precedenti di altri film italiani che piazzano palesi marchette senza alcun ritegno né scusante, se non quella materiale dei sovvenzionamenti.
Oltretutto, quel che più conta, è che il film fa genuinamente ridere, a patto di stare al gioco e tenere alta la soglia della sospensione dell'incredulità. Molte delle situazioni proposte sono infatti oltremodo artefatte, se non poco chiare nel loro svolgimento di causa-effetto: ma trattandosi di una commedia sentimental-comica, non pretendiamo che tutti i tasselli combacino alla perfezione, quanto che si rida e ci si intenerisca. E in questo il film riesce più che bene, affidandosi alla tradizione della commedia italiana, di matrice quasi teatrale in molti dei suoi momenti, grazie anche all'interpretazione di professionisti dal talento assodato negli anni quali Shapi, Salemme e la Finocchiaro, sempre istrionici ma al contempo naturali. Argentero, inoltre, ha decisamente fatto suo il personaggio di Mattia, riportandolo bene su schermo in tutte le sue sfaccettature, riuscendo buffo nelle scene in cui si finge egiziano ma debitamente charmant in quelle più romantiche. Ottima prova anche per la Akkari, più sciolta ma sempre genuina alla sua seconda prova italiana dopo Che bella giornata.

Lezioni di Cioccolato 2 Alessio Maria Federici ci propone un sequel che porta a ritmi più elevati di divertimento rispetto al suo predecessore pur senza sacrificare il romanticismo, e il tutto con un solido lavoro di regia e l'apporto di un ottimo cast. Ilare e per certi versi teatrale la sceneggiatura di Bonifacci, anche se, purtroppo, pone il fianco a numerosi buchi di trama su cui bisogna passar sopra per amor della risata. Risata che, tuttavia, non manca mai, accompagnata da una (due?) storie d'amore che non possono non far sognare gli spettatori. In fondo, Lezioni di cioccolato 2 è proprio come il Bacio bianco ideato da Mattia: dolce, gustoso, frutto di sperimentazione ma imperfetto, raggiunge comunque il suo scopo.

6

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