Lesson Plan Recensione: su Netflix un thriller senza infamia e senza lode

Lesson Plan, action thriller polacco disponibile su Netflix, guarda ai film statunitensi del genere traendone fin troppa ispirazione.

Lesson Plan Recensione: su Netflix un thriller senza infamia e senza lode
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Dopo aver concluso la visione di Lesson Plan, disponibile su Netflix (i film Netflix di dicembre 2022 vi sorprenderanno), sorge spontanea una domanda: avevamo bisogno dell'ennesimo action-thriller tutto stereotipi e scazzottate inverosimili? La risposta è no, ma questo titolo ha avuto molto successo sulla piattaforma, tanto vale capirne il perché. Il film è di produzione polacca e il regista Daniel Markowicz non è nuovo alla collaborazione con il colosso dello streaming. Risale all'anno scorso un altro suo lungometraggio disponibile su Netflix dal titolo Bartkowiak, non uno dei migliori crime action, bisogna dirlo.

Lesson Plan segue senza discostarsi un minimo la struttura classica dell'action thriller americano con tanto di attore protagonista atletico e impavido stile Liam Neeson (anche Liam Neeson spacca ancora su Netflix). Immancabile la damigella in pericolo sul finale e la banda di cattivi da sgominare. Validi motivi, questi, per capirne il successo globale. Tuttavia non si può non notare che il film manca di personalità, perché lo sguardo è fin troppo rivolto oltreoceano. Certo, quell'ora e quaranta passa senza particolari intoppi sia nella narrazione che nel ritmo, ma perché ricalcando pattern già consolidati nel genere e nell'immaginario collettivo è pressocché impossibile che annoi il pubblico, soprattutto i fan di questo particolare tipo di film. Andiamo a parlarne in maniera più approfondita.

L'eroe giusto al momento giusto

Damian Nowicki è un ex poliziotto che da un anno non esercita più la professione. Nell'ultima operazione sotto copertura alla quale aveva partecipato è stato scoperto e sua moglie è stata uccisa proprio dagli stessi criminali che stava cercando di incastrare la cui principale attività era lo spaccio di droga.

Dopo questo tragico episodio si lascia andare all'alcol e non accoglie la richiesta d'aiuto di un suo amico professore, Szymon Makowiecki, preoccupato per i suoi studenti sempre più invischiati con pericolose sostanze stupefacenti. Quando Szymon viene trovato morto, Damian decide di intrufolarsi all'interno della scuola, sostituendo l'amico nel ruolo di insegnante, per indagare sulla sua scomparsa e capire cosa sta realmente succedendo all'interno della comunità scolastica. Sul personaggio di Damian Nowicki poggia l'intero film. Dalla sequenza iniziale con cui ci viene presentato capiamo già d'essere di fronte all'eroe della situazione, un vero duro che non si lascia tramortire da nessun colpo ricevuto o arma scagliata contro di lui. È il Liam Neeson polacco, non c'è dubbio con anche la skill delle arti marziali in dotazione. Le vesti che indossa sono quelle dell'eroe decaduto per via di un evento traumatico che ha segnato irrimediabilmente la sua vita e ora cerca la redenzione.

Come? Semplice, ricordandosi chi è. Resta sempre e comunque un poliziotto servitore della giustizia e della legge e quindi quale miglior modo di "purificarsi" se non trovando i colpevoli di un insidioso giro di droga che sta mettendo a repentaglio la vita di tanti giovani? Giovani che, tra l'altro, vivono un ambiente scolastico inserito tra i peggiori della Polonia con un tasso di criminalità e nullafacenza decisamente alto, quindi il luogo ideale per la proliferazione della malavita.

Tutto va come deve andare

Sappiamo sin dall'inizio come va a finire Lesson Plan, non vi è nulla nella sceneggiatura, scritta da Daniel Bernardi, che possa sorprenderci. Allora cosa ha fatto sì che finisse nella top ten dei prodotti Netflix più visti? Abbiamo detto che, sostanzialmente, è un thriller senza infamia e senza lode, ma allo stesso tempo soddisfa ampiamente tutti i requisiti per piacere al grande pubblico della piattaforma e non solo.

Molte sono le scene d'azione, le risse, la violenza e tra tutto questo c'è anche spazio per una semi storia d'amore tra Damian e la vice preside della scuola che diverrà la damigella in pericolo da salvare, una delle due in realtà. Ci sono i cattivi ovviamente, la banda di criminali che agisce nell'ombra, anche se ad un certo punto è facilmente intuibile sia la loro identità che lo scopo del loro piano. Ci si diverte comunque a vedere l'eroe compiere questo viaggio per andare incontro alla giustizia a cui solo un anno prima aveva voltato le spalle.Tutto va come deve andare, insomma, se non aleggiasse l'ombra dell'inverosimiglianza non solo in quelle che dovrebbero essere le scene clou -o comunque le più goduriose in un film action-, ma anche nei dialoghi messi in bocca a dei personaggi privi di un qualche aspetto caratteriale di spessore. Tecnicamente anche la regia di Lesson Plan non brilla per creatività, aspetto che avrebbe dovuto (e potuto) trovare nelle scene più dinamiche la sua valvola di sfogo. Stesso discorso per quanto riguarda la fotografia i cui tagli di luce sono anch'essi derivati dai titoli action statunitensi più tenebrosi.

Lesson Plan è una visione decisamente poco originale, intrattiene senza lasciare nessuna traccia visibile sullo spettatore. Scivola via e non vi è nessun appiglio a cui aggrapparsi. La cinematografia polacca, a livello mondiale, è conosciuta per le sue più autoriali, mentre per il cinema di genere, visti gli ultimi esempi, pare essere ancora lunga la strada da percorrere.

Lesson Plan Lesson Plan è un action thriller polacco con lo sguardo rivolto oltreoceano ai suoi simili più riusciti e famosi. Ha avuto grande successo su Netflix, ma questo è facilmente spiegabile a causa della struttura classica del genere fedelmente ricalcata. Personaggi stereotipati, scene e dialoghi inverosimili e regia che non brilla per creatività lo rendono un film mediocre di cui non si sentiva il bisogno, ma che renderà piacevoli le serate dei fan delle scazzottate alla Liam Neeson.

5

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