Recensione Le regole dell'attrazione

Stasera su MTV alle 23.35 il cult generazionale tratto dal romanzo di Ellis, con James van der Beek e Jessica Biel

Recensione Le regole dell'attrazione
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Le regole dell'attrazione (in onda sabato 22 marzo alle 23.30 su MTV) segna l'importante collaborazione tra due dei massimi esponenti della "cultura" pulp del cinema e della letteratura. Il film infatti è tratto dall'omonimo libro di culto di Bret Easton Ellis, pubblicato nel 1987, autore di romanzi quali American Psycho e Lunar Park, e diretto da quel Roger Avary (Killing Zoe) famoso per le sceneggiature di Una vita al massimo e, soprattutto, Pulp fiction. Scommessa rischiosa la loro a cominciare dal casting, che vede come protagonisti e comprimari attori associati per lo più a serie televisive di tutt'altro argomento. Dal personaggio principale, interpretato dal James van der Beek di Dawson's Creek, a Jessica Biel (ai tempi, nel 2002, conosciuta più che altro per il suo ruolo in Settimo cielo), scelte non certo scontate che, in caso di fallimento (poi non avvenuto, essendo la pellicola assunta a rango di cult con buon riscontro sia di critica che di pubblico) avrebbero potuto affossare l'operazione.

Nessuno conosce nessuno. Mai.

La storia, ambientata in un rinomato college americano, vede intrecciarsi le vicende di tre personaggi. Sean Bateman (James van der Beek), fratello del Patrick Bateman incarnato da Christian Bale nella trasposizione di American Psycho, è uno spacciatore di droga che ha contratto un ingente debito con due boss di quartiere, e trascorre le sue serate tra party selvaggi e sesso occasionale. Un giorno trova nel suo armadietto delle lettere d'amore col mittente sconosciuto, e pensa che a scriverle sia stata Lauren (Shannyn Sossamon), una timida coetanea ancora vergine che, pur ancora innamorata del suo ex in viaggio da mesi in Europa, si imbatte in lui e ne rimane sin da subito attratta. La compagna di stanza di Lauren, Lara (Jessica Biel) è invece una ninfomane e cocainomane senza freni. Paul (Ian Somerhalder), infine, è uno studente omosessuale che si invaghisce di Sean, dando il via ad una saga dell'equivoco dagli esiti amari.

Rock'n roll

Non è un'altra stupida commedia americana. Le regole dell'attrazione è un film che ruggisce con istinti pulp e vagamente grotteschi il disagio di una generazione, persa tra sesso e droga e incapace di trovare un percorso preciso per il proprio futuro. Sin dai primi minuti, in cui ci troviamo in un party selvaggio che in realtà rappresenta l'epilogo, Avary mostra tutta la sua perizia registica con scelte virtuose e visivamente potenti, dalla riproduzione delle immagini al contrario per poter meglio collegare i punti di vista dei tre personaggi principali, sino ad un lungo ed intenso split screen che vede protagonisti Sean e Lauren, accompagnato da un'azzeccata colonna sonora. Con un linguaggio secco, di una volgarità genuina che rappresenta senza troppi abbellimenti una realtà non molto distante da quella odierna, che trova i suoi punti di maggiore ispirazione nei ripetuti voice-over dei vari "giocatori" di questa sfida d'amore, il racconto ha sempre una propria forza distintiva e corale che affascina nel suo mettere alla berlina i luoghi comuni, esasperandoli e trovando nuova linfa nella caratterizzazione di questi ragazzi/e alle prese con i propri tormenti interiori. Il regista guarda al mondo dei videoclip ma realizza un'opera magneticamente cinematografica, priva di una solida linea temporale, che riesce a mantenere alta la curiosità sino all'amarissimo epilogo, con tanto di semi-colpo di scena nella parte conclusiva. Lo sguardo sugli eventi, narrato dai tre diversi protagonisti (Sean, Paul e Lauren), con l'aggiunta brevemente e in extremis del quarto, Victor, riesce a conferire una certa originalità alla narrazione, permettendoci di entrare allo stesso tempo in sintonia con tutti ma in empatia completa con nessuno, in una love-story postmoderna che convince anche un pubblico più maturo rispetto al presunto target di riferimento. Il cast compie la sua missione nel migliore dei modi: Ian Somerhalder offre il giusto disagio emotivo al gay Paul, Jessica Biel è sexy e fatua quanto basta nei panni di Lara ,Shannyn Sossamon è una Lauren deliziosamente sensuale e irraggiungibile, ma la vera sorpresa, cuore turbinante del film è uno strepitoso James van der Beek, cui la tranquillità di Capeside appare solo un ricordo sbiadito. Il suo Sean, che compare per la prima volta in scena col volto tumefatto e una bottiglia di Jack Daniel's in mano, è una figura fuori da ogni schema, sospesa tra sguardi pregni di pura follia e dialoghi improbabili conclusi spesso con il termine "rock'n roll".

Le regole dell'attrazione Un cult generazionale firmato da due dei massimi fautori del movimento pulp. Le regole dell'attrazione incanala personaggi così diversi e così simili al contempo nella loro sotterranea solitudine in un gioco d'amore destinato alla sconfitta, tra party selvaggi, sesso droga e "rock'n roll". Ottima la prova di tutto il cast con una menzione speciale per un incontenibile James van der Beek post-Dawson Leery.

8

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