Recensione Le Avventure Di Sammy

Segui il piccolo Sammy in giro per gli oceani.

Recensione Le Avventure Di Sammy
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La vita delle tartarughe marine è davvero molto dura: fin da piccole devono imparare a cavarsela da sole e vengono immediatamente catapultate in un mondo pieno di pericoli, da affrontare nonostante le loro ridottissime dimensioni. Esserini non più grandi di cinque centimetri costretti dalla propria natura a seguire le correnti marine durante i loro primi dieci anni di vita, vagando alla ricerca di un proprio scopo e di una compagna. Questa la sorte che la biologia ha riservato anche a Sammy, una tartarughina più piccola delle altre ma davvero molto tenace.

Seguire la corrente

La vita di Sammy si dimostra una sfida sin dal suo primo respiro: più piccolo delle altre tartarughe appena nate, fa fatica a raggiungere il mare e si imbatte immediatamente in mortali pericoli. Salvato da una misteriosa e bellissima Shelly, Sammy comincia così il suo lungo viaggio lungo le correnti marine a bordo di una zattera e in compagnia dell'egocentrico Ray. Il vento condurrà i due spensierati amici in giro per gli oceani del mondo, alla scoperta di personaggi e ambienti sconosciuti e di strani individui incomprensibili: gli esseri umani.

Morale tridimensionale

Le avventure di Sammy è un progetto della nWave Pictures costruito appositamente per un pubblico di riferimento molto giovane. Tutto è realizzato per attrarre l'attenzione dei più piccoli e tenerli legati alla storia per tutta la durata del film: i protagonisti sono tondeggianti nelle geometrie e nelle espressioni, gli ambienti sottomarini sono colorati e ricchi di elementi fluorescenti, le atmosfere quasi sempre solari ed euforiche, il linguaggio semplificato al massimo e privo di (in questo caso) inutili orpelli di sceneggiatura. E come se tutto questo non bastasse per convincere un genitore a portare il proprio bambino nel mondo di Sammy, la casa di produzione, co-fondata dal regista Ben Stassen nel 1994, punta tutta la sua forza sulla tecnologia stereoscopica, facendo esplodere lo schermo di vicissitudini e colpi di scena, rendendo Le avventure di Sammy coinvolgenti e interattive... proprio come nei desideri dei più piccoli. La storia è molto semplice e ripercorre l'intero arco vitale della tartaruga, che decide di esplorare il mondo e spingersi in luoghi che nessuna testuggine prima di lui aveva mai esplorato. Sammy è costantemente in pericolo ma non si perde mai d'animo e continua a combattere per raggiungere i suoi due obiettivi più grandi: scovare l'impossibile "passaggio segreto" che lo condurrà ai territori ghiacciati, di cui ha sentito parlare in una favola degli umani, e ritrovare la sua amata, la dolce Shelly conosciuta durante le sue prime ore di vita. La sua vita biologica, notoriamente molto lunga, offre però anche l'occasione di mostrare, seppur in maniera breve e superficiale, i cambiamenti che sono avvenuti nel corso del mondo umano dal 1959, suo anno di nascita, a oggi. "Trascorrere 50 anni nelle profondità degli oceani con tutti gli eroi del film, ci dava la possibilità di affrontare alcune domande su importanti problematiche ambientali, come la distruzione della vita sottomarina, il cambiamento climatico e la deforestazione. Non offriamo le risposte a questi problemi, ma aumentando la consapevolezza delle persone, soprattutto del pubblico più giovane, forse abbiamo la possibilità di fare un piccolo passo nella giusta direzione. Attraverso questo film abbiamo cercato di porre delle domande ti tipo causa ed effetto.", dichiara il regista, "Quando i nostri eroi si trovano a dover affrontare una chiazza di petrolio, si rendono conto che gli umani sono delle creature molto strane: alcuni trasformano l'oceano in una discarica, mentre altri si danno da fare per ripulirlo. Lo stesso vale per le scene di caccia alle balene". Ed è proprio questo punto di vista palesemente ingenuo e genuino a rendere Sammy un film affascinante ed educativo, che miscela sapientemente morale e divertimento senza aspirazioni da grande film.

La forza delle immagini

Stassen dirige un prodotto a basso budget senza troppe pretese, che punta al cuore dei più piccoli passando per il buon senso dei loro genitori. Ripercorrendo le strategie narrative che furono già della Pixar di Alla ricerca di Nemo, costruisce un prodotto divertente e bonariamente istruttivo che, più che puntare sul linguaggio diegetico, cerca di far passare il proprio messaggio attraverso la forza delle immagini. La cosa che più colpisce della pellicola, infatti, è la notevole performance tecnica di animazione, sempre complessa quando si tratta di far muovere personaggi computerizzati nel mondo sottomarino, reso pericoloso dalla costante fluidità dei corpi liquidi. Mai realistici, Sammy e i suoi amici risultano credibili per tutto il tempo del racconto e conquistano il loro pubblico con espressioni buffe e movimenti volutamente esagerati, come solo i personaggi in CGI sanno fare, senza apparire mai fintamente digitali.

Le Avventure Di Sammy Le avventure di Sammy uniscono in maniera divertente l'utilità di un messaggio ecologico, accennato sapientemente e non urlato a grande voce, all'uso della più moderna (o mondana) tecnologia cinematografica, affascinando il proprio pubblico con continui fuorischermo e facili sentimentalismi, efficacissimi su un pubblico così giovane. I bambini si divertono, si appassionano e si sentono parte integrante di un'avventura che intrattenendoli ponga le basi di una educazione ecologica ormai necessaria.

6.5

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