Lassù qualcuno mi ama: il poetico documentario su Massimo Troisi

Mario Martone, insieme alla sceneggiatrice Anna Pavignano, rende omaggio a un pilastro del cinema italiano tra cuore, comicità e malinconia.

Lassù qualcuno mi ama: il poetico documentario su Massimo Troisi
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Quest'anno Massimo Troisi avrebbe compiuto settant'anni. In Italia siamo soliti ricordare i nostri fari, in questo caso artistici, cercando di mantenerne vivo il ricordo e di omaggiarli adeguatamente, anche quando ormai non ci sono più. Un volerne mantenere in piedi una memoria che, in verità, dimostra che sarebbe del tutto impossibile poter anche solamente cercare di dimenticarli. Personalità che con la loro poetica si sono innestate talmente tanto nel tessuto sociale e culturale del loro Paese da averlo cambiato e modificato per sempre. Questo Massimo Troisi l'ha fatto. E questo Mario Martone ci mostra nel suo documentario Lassù qualcuno di ama, in sala con gli altri film in sala a febbraio 2023.

Il cuore di Massimo Troisi

Seppur con una filmografia lontana dal comico, attore, regista e sceneggiatore partenopeo, condividendone giusto le radici di una Campania che è fulcro per entrambi di storie e ispirazioni, Martone ci accompagna col suo documentario nel cuore pulsante di un artista che ha messo se stesso e il suo pensiero nel proprio lavoro (a tal proposito recuperate la nostra recensione di Nostalgia di Mario Martone).

Quell'organo vitale stesso che purtroppo l'ha strappato precocemente a questo mondo; un cuore che rivela il divertimento dietro alle battute, ma anche una profonda riflessione sulle paure che possono pervaderlo e che si affrontano in questa esistenza. Quelle che Troisi ha sublimato proprio sulle scene e davanti alla macchina da presa, dando la possibilità di avanzare a una nuova generazione e rimanendo incastonato in un passato di cui sarà sempre un modello.

Di bigliettini, canzoni e risate

Partendo proprio dagli inizi, toccando con mano i fogli, i bigliettini, l'agenda e gli appunti appartenuti all'artista napoletano, dove anche una frase o una battuta potevano poi confluire nella costruzione dei suoi lavori, Lassù qualcuno mi ama non tralascia alcuna strada quando decide di esplorare sia il lato personale, che quello professionale dell'artista italiano. Come il suo approccio alla risata fosse da sempre una maniera per veicolare disagi personali o riflessioni considerate importanti. Di come la politica fosse un tratto distintivo che lo guidava nell'affacciarsi alle ingiustizie e alle disuguaglianze di un tessuto quotidiano che voleva toccare con mano per poi restituirlo a chi era disposto ad ascoltare. Avendo il timore di non saperlo mai riportare per bene, di non esserne in grado.

Facendo della comicità il veicolo con cui mascherare una malinconia che si può nascondere dietro a un sorriso, a un gesto della mano, a un amore. Quello che Massimo Troisi ha sempre raccontato e di cui, anche se con l'animo spesso a pezzi, ci ha fatto innamorare. La cui scintilla viene riaccesa proprio col documentario in cui Martone si lascia affiancare da Anna Pavignano, sceneggiatrice dei film di Troisi, con cui ricostruisce una figura tanto intima quanto plasmata dalla sua immagine pubblica.

Un viaggio nelle trepidazioni dell'artista, le quali sono sono state riversate nella sua arte; da quell'incertezza giovanile del debutto dietro e davanti la macchina da presa con Ricomincio da tre, fino alla maturità di quell'incerto e sentimentale finale di Pensavo fosse amore... invece era un calesse. L'esplorazione delle sue collaborazioni, dalla storica con Pavignano a quella imprevedibile eppure eccelsa con Roberto Benigni, risuonando sulle note della sua amicizia e fratellanza col cantautore Pino Daniele. Un Massimo Troisi al completo, che va da La smorfia alla Coppa Volpi, sotto il vaglio ammirato e pieno di orgoglio di Martone, arrivando all'emotività e all'adorazione dello spettatore. Un'opera che è cartolina, fotografia, ritratto. È ciò che per cui Massimo Troisi è ancora amato.

Lassù qualcuno mi ama Mario Martone assieme a Anna Pavignano realizza lo splendido documentario Lassù qualcuno mi ama, dedicato a Massimo Troisi, che nel 2023 avrebbe compiuto settant'anni. Una cartolina sulla carriera dell'artista, ma anche un diario personale nelle sue ansie, nei pensieri e nelle riflessioni più profonde che lo hanno mosso come artista e come comico. Una personalità che è stata un modello per una generazione e le restanti a venire. Una figura comica e malinconia, proprio come questo suo ritratto.

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