Lake Eerie, un'antica maledizione egizia e una casa infestata Recensione

Una giovane vedova si trasferisce in una casa infestata da entità di altre dimensioni in Lake Eerie, ghost-story diretta da Chris Majors.

Lake Eerie, un'antica maledizione egizia e una casa infestata Recensione
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Una donna sola, una casa isolata in una sperduta località di provincia e antichi misteri / leggende riguardanti la dimora in cui ella si è da poco trasferita: non si può certo dire che Lake Eerie spicchi per originalità di sceneggiatura, limitandosi a proporre con qualche impercettibile variazione il tipico canovaccio di molte ghost-story classiche. L'esordio dietro la macchina da presa del produttore Chris Majors, vera e propria produzione familiare in quanto la moglie Meredith è sia protagonista che autrice della sceneggiatura, ha inizio quando la da poco vedova Kate va ad abitare in una tenuta nei pressi del Lago Eire, ignorando che il precedente proprietario, morto dopo un lungo periodo di coma, fosse un archeologo che conduceva esperimenti su antichi artefatti egiziani. Accolta calorosamente dall'anziana vicina di casa Eliza comincia sin dal primo giorno a sentire strani rumori provenire dalle stanze e durante la notte è vittima di sogni e apparizioni che, inizialmente, riconduce alla medicine che prende per curare la sua depressione. Ma ben presto un'altra più inquietante verità verrà a galla...

Sogno o son desta

Con una soggettiva iniziale atta a simulare gli spostamenti di presunte entità, Lake Eerie comincia a seguire ben presto il tipico via vai del filone, con oggetti che si spostano improvvisamente e apparizioni notturne che colgono la protagonista di sorpresa. Un gioco filmico vecchio come il cucco messo in scena senza un minimo di personalità da Majors, incapace di suscitare la minima tensione nei cento minuti di visione, sunto di banalità assortite nel quale la paura si dimostra assente non giustificata. Deliri onirici, con tanto di accenno saffico, portali dimensionali, voci provenienti da una vecchia radio, antichi manoscritti riconducenti ad una maledizione egizia e un'invadente vicina che sa più di quel che mostra sono alcuni degli elementi che caratterizzano il lento procedere degli eventi, con tanto di ultima parte ambientata in un limbo infernale popolato da mostruose anime divoratrici. Difficile trovare qualcosa di buono in questo mal assortito riciclo di stereotipi amalgamati a casaccio senza un minimo di equilibrio e ancor più forzati dalla masochistica stupidità della giovane vedova, tanto che il colpo di scena finale appare come la più giusta e inevitabile punizione. Dispiace vedere in un cast ben oltre la soglia della decenza un volto familiare agli appassionati del genere quale Lance Henriksen, interprete ricorrente della saga di Alien nonché della serie tv Millennium, qui comparente nel secondario ruolo del padre preoccupato per le salute mentale della figlia.

Lake Eerie A tratti sembra di assistere ad una vera e propria parodia involontaria delle classiche ghost-story d'ordinanza ambientate in una magione isolata, trovandosi di fronte ad un poco riuscito mix di varie influenze e stereotipi dei vari sottofiloni dell'horror più e meno recente. Lake Eerie è un film poco ispirato, diretto male e interpretato peggio, che si trascina stancamente in una fastidiosa litania di genere, tra spiriti che aspirano alla pace eterna e antiche maledizioni egizie, adagiandosi sin dai primi minuti in un vortice di prevedibile e al contempo caotica noia.

4

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