La vendetta della sposa, la recensione del film di Robert Malenfant

Miya, prossima alle nozze, viene stalkerata dall'ex-fidanzata del futuro marito in questo thriller destinato al mercato televisivo.

La vendetta della sposa, la recensione del film di Robert Malenfant
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La bella Lori ha tutte le intenzioni di sposare il suo fidanzato Ian, quando però si reca in chiesa vestita da sposa scopre che il ragazzo non è presente, così come tutti gli invitati, andando su tutte le furie. Un anno dopo, il mancato sposo è prossimo a nuove nozze, questa volta sul serio, con la compagna Miya, proprietaria di un negozio da parrucchiera. Quest'ultima viene presa di mira da un giorno all'altro da una misteriosa donna che indossa un velo bianco, che la stalkera sia a casa che a lavoro. Quando trova una lettera di Lori nel comodino di Ian, inizia a pensare che possa esservi proprio lei dietro gli ultimi inquietanti eventi, il futuro marito però è restio a darle credito bollando il tutto come paranoia.

In La vendetta della sposa, giorno dopo giorno sempre più persone care ai due fidanzati vengono anch'esse perseguitate, Miya decide così di iniziare le sue personali indagini per scoprire se dietro questo losco piano ci sia davvero la principale sospettata, che ora rischia di mandare all'aria il matrimonio e mettere in pericolo le vite di tutti.

Questo matrimonio non s'ha da fare

I thriller di produzione Lifetime sono ormai una certezza per il relativo pubblico di riferimento, che non va troppo per il sottile nel controllare la qualità tecnica e attoriale, preferendo farsi trascinare da storie di stampo thrilling ispirate spesso a fatti realmente accaduti. La vendetta della sposa non fa eccezione anche se, a dispetto di molti altri titoli epigoni, tenta in un primo momento di variare parzialmente le carte narrative con qualche sussulto che guarda al cinema horror e al filone home invasion, elementi che aiutano a rendere leggermente più vari gli ottanta minuti di visione. Emergono addirittura lontani echi, qui riadattati in un altro contesto e con diverse dinamiche, di un cult degli anni '60 come La sposa in nero (1968) del maestro francese François Truffaut.

Peccato che la messa in scena segua il canonico standard di questo sottofilone del piccolo schermo, con un comparto tecnico e attoriale ai minimi storici più affine al mondo delle soap-opera che a quello del cinema. Certo il target a cui si rivolge un film come questo è lo stesso delle fiction in rosa, ma vista la vicenda ad alto tasso tensivo si poteva pretendere un maggiore sforzo in fase di realizzazione per dare alla luce qualcosa di più personale. Invece, tra casette unifamiliari, salvataggi dell'ultimo secondo, segreti e bugie, gelosie che portano alla follia, l'insieme si adagia senza troppi guizzi ai relativi canoni, castrando sul nascere quei potenziali spunti sopra elencati che, gestiti in maniera meno prevedibile e anonima, avrebbero potuto garantire qualche sano spavento a tema. Qui tutto è scontato, a cominciare dalla regia di Robert Malenfant fino ad arrivare alle spente performance del cast che, anche quando prova a mettercela tutta (in particolare la bella Hannah Barefoot nei panni della "velata" villain), rimane comunque ingabbiato dalle caratterizzazioni ai minimi storici dei rispettivi personaggi, pedine di una partita a scacchi il cui esito è già scritto a partire dai titoli di testa.

La vendetta della sposa In alcuni passaggi prova a differenziarsi dalle classiche produzioni Lifetime, ma alla resa dei conti non emerge per personalità, risultando un ennesimo thriller fotocopia di tanti titoli a tema. Nonostante qualche sussulto tendente all'horror, con sequenze che citano (volontariamente o meno) classici come Scream e un paio di potenziali jump-scare, l'insieme si perde infatti in una messa in scena anonima e più tipica del format soap-operistico, adempiendo in pieno alla richieste che il pubblico di riferimento esige. La vendetta della sposa si spoglia ben presto della tensione iniziale per accompagnarci nelle indagini della combattiva protagonista, stalkerata dall'ex del futuro marito, finendo per abbondare di cliché e caratterizzando i vari personaggi coinvolti in maniera grossolana. Il film andrà in onda venerdì 12 luglio alle 21.20 su RAI2 in prima visione tv.

4.5

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