La rivincita dei nerds, la recensione del film con Robert Carradine

I nerd si organizzano in una confraternita per rispondere alle angherie dei bulli in La rivincita dei nerds, commedia demenziale di Jeff Kanew.

La rivincita dei nerds, la recensione del film con Robert Carradine
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Lewis Skolnick e Gilbert Lowe, amici fraterni, sono due nerd che si apprestano ad andare a studiare al prestigioso Adam's College. Fin dal loro arrivo però i ragazzi comprendono come la nuova vita sia più dura del previsto, con le angherie dei bulli e le prese in giro da parte delle cheerleader locali che non tardano a mostrarsi in maniera sempre più marcata. In un microcosmo dominato dai successi sportivi, dove anche lo stesso preside è succube dei diktat dell'allenatore della squadra di football, il numeroso gruppo di nerd decide di formare una vera e propria confraternita, sotto il nome di Lambda Lambda Lambda, tentando di rispondere alle provocazioni mettendo a frutto la loro intelligenza.

Pensiero fisso

Ci sono quei film che anche aldilà dei loro reali (de)meriti riescono a diventare dei piccoli o grandi cult, vuoi per la contestualizzazione in un determinato periodo storico vuoi per alcune scene e situazioni radicate nell'immaginario di genere. È il caso de La rivincita dei nerds (disponibile anche su Netflix), titolo diretto nel 1984 da Jeff Kanew che ha tra i suoi portanti padri putativi classici del calibro di Animal House (1978), con un'ambientazione scolastica e varie confraternite annesse. Una similarità solo narrativa con la graffiante e irriverente pellicola di John Landis, giacché in quest'occasione ci troviamo dinanzi ad una commedia triviale e scollacciata che, dopo oltre ottanta minuti in cui volgarità e cattivo gusto (assai controversa la scena del rapporto sessuale "al buio" tra Lewis e la bella cheerleader) la fanno da padrone, prepara il campo ad un finale intriso del più tipico moralismo all'insegna del "volemose bene", scoprendo che forse anche i presunti cattivi poi tanto cattivi non erano. Certo non mancano alcuni momenti divertenti all'interno del racconto, con scherzi via via sempre più cattivi e una discreta caratterizzazione del numeroso ed eterogeneo gruppo di personaggi principali, ma l'impressione generale è quella di un'accozzaglia di battute e gag al fulmicotone agglomerate in un infuso ben presto prevedibile, tra citazioni ad alcuni leit-motiv di quegli anni (soprattutto a livello musicale, con canzoni come Thriller e We are the champions) e riferimenti continui di natura sessuale, lezione poi imparata diversi anni più tanti dalla saga di American Pie (1999) e molti altri titoli epigoni.

La rivincita dei nerds Volgarità assortite, alcune di dubbio gusto, sono al centro di questo racconto di riscatto da parte di un nutrito gruppo di secchioni nei confronti dei bulli della scuola. La rivincita dei nerds è invecchiato peggio del previsto ed oggi molti difetti allora forse perdonabili non trovano conforto neanche in istinti nostalgici, tanto che l'ora e mezza di visione appare troppo stantia e ripetitiva nel reiterarsi di scherzi e situazioni in cui la componente sessuale gioca un ruolo predominante, lasciando al consolatorio epilogo il compito di strizzare l'occhio al più classico moralismo hollywoodiano. Il film andrà in onda stasera, lunedì 4 dicembre, alle 23 su SPIKE TV.

5

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