La notte dei morti viventi, il capolavoro di George A. Romero in DVD

Recensione del DVD RaroVideo del capolavoro horror di George A. Romero: i morti rivivono nell'era digitale.

La notte dei morti viventi, il capolavoro di George A. Romero in DVD
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Regista del cinecomic Creepshow (1982) e del kinghiano La metà oscura (1993), se oggi il newyorkese classe 1940 George A. Romero è considerato il maestro assoluto degli zombie-movie lo deve sì a pellicole come Zombi (1978) e Il giorno degli zombi (1985), ma anche e soprattutto al suo lungometraggio d'esordio: La notte dei morti viventi (1968), iniziatore di quella prima trilogia sui cosiddetti "living dead" (come chiamano gli americani i defunti tornati dalla tomba), poi trasformata in tetralogia grazie al bellissimo La terra dei morti viventi (2005) e cui si sono aggiunti Diary of the dead-Le cronache dei morti viventi (2007) e Survival of the dead (2009), concepiti, però, in totale indipendenza.
In totale indipendenza proprio come girò questo suo primo film, nato con i titoli Monster flick, Night of Anubis e Night of the flesh eaters e finanziato con soli 114000 dollari accumulati tramite la realizzazione di spot pubblicitari, per ottenere un incasso lordo mondiale di circa 30 milioni di dollari. Incasso di cui, però, i suoi creatori non hanno visto neppure l'ombra, in quanto la casa di produzione non mise l'avviso di copyright sulla pellicola.

Che la fine ebbe inizio...

Immerso in uno splendido in bianco e nero (la fotografia è dello stesso Romero non accreditato), il film comincia nel momento in cui la giovane Barbara (Judith O'Dea), sfuggita all'aggressione da parte di un misterioso individuo (William Hinzman) che le ha ucciso il fratello John (Russell Streiner, anche produttore della pellicola) mentre era con lei in visita alla tomba del padre, trova rifugio in un'isolata fattoria dove, insieme al nero Ben (Duane Jones) e a un altro gruppetto di persone, viene a scoprire che i morti sono tornati in vita risvegliati forse dalle radiazioni emesse da una sonda inviata sul pianeta Venere.
Un'idea di partenza che, rimandando in maniera evidente a due veri e propri capolavori del calibro de L'invasione degli ultracorpi (1956) di Don Siegel e L'ultimo uomo della Terra (1964) di Ubaldo Ragona, risente ancora dell'influenza da parte del cinema fantascientifico, particolarmente in voga tra gli anni Cinquanta e Sessanta a causa della Guerra Fredda.
Idea poi abbandonata da Romero all'interno dei soggetti alla base dei successivi tasselli della serie, nei quali all'epidemia non viene fornita alcuna spiegazione, enfatizzando ancora di più il pessimismo già presente in questo insuperabile capolavoro del cinema della paura (e non solo), primo horror a dare coraggiosamente forma all'allora nascente timore della morte dell'American dream.
Capolavoro che, contrariamente ai prodotti dell'epoca appartenenti allo stesso genere, preferisce mostrare l'orrore anziché limitarsi a suggerirlo, grazie a in particolar modo ai raccapriccianti momenti di cannibalismo dovuti all'introduzione dei nuovi, innovativi zombi ghiotti di carne umana, distanti sia da quelli haitiani legati alle magie Voodoo che dai cadaveri camminanti sfruttati dagli alieni in titoli come Plan 9 from outer space (1959) di Edward D. Wood jr e Assalto dallo spazio (1959) di Edward L. Cahn.
Zombi che, residui della società, qualcuno vede figli della Guerra del Vietnam o dei figli dei fiori, come lascia giustamente pensare l'operazione, non priva di evidenti sottotesti politici individuabili soprattutto nella provocatoria scelta di rendere protagonista intelligente un uomo di colore (anche se Romero asserisce che ciò avvenne solo perché l'attore Jones si rivelò il più convincente ai provini).
Ed il notevole tocco di genio, complice la limitatezza di mezzi, sta nell'aver scelto di girarla privilegiando la macchina a spalla, rispecchiando non poco il realismo dei reportage televisivi.

Il dvd

RaroVideo, la quale ha in listino anche i succitati Diary of the dead-Le cronache dei morti viventi e Survival of the dead, ci propone questa nuova edizione digitale del must romeriano intitolata Night of the living dead/One for the fire che, corredata di approfondito booklet e impeccabile dal punto di vista audiovisivo, a differenza di molte altre copie dvd del film circolate nel nostro paese, trova il suo maggiore motivo d'interesse nella nutrita sezione riservata agli inediti contenuti speciali.
Si va infatti dall'intervista con Gabriele Albanesi, autore dello splatter low budget Il bosco fuori (2007) che parla sostanzialmente del modo in cui il cinema di Romero abbia finito per influenzarlo, ad un'altra con Claudio Simonetti, compositore della colonna sonora di Zombi, il quale racconta che effettuò il suo lavoro esclusivamente tramite Dario Argento, senza aver mai avuto contatti con il regista.
Ma, come riporta il titolo stesso del dvd, il più speciale dei contenuti extra è rappresentato da One for the fire, documentario realizzato da Chris Roe e Robert L. Lucas in occasione del quarantennale del film.
Un vero e proprio ritorno sul set originale - dedicato al compianto Karl Hardman, produttore e interprete della pellicola - in compagnia di coloro che vi lavorarono, dall'effettista Regis Survinski allo sceneggiatore John A. Russo; passando, ovviamente, per Romero e gli attori, tra cui Judith O'Dea, Russell Streiner, Rudy Ricci e William Hinzman, il quale rivela di essersi ispirato forse inconsciamente al Boris Karloff de L'ombra che cammina (1936) per incarnare il primo morto vivente che vediamo in scena.
Senza dimenticare un nostalgico ricordo di Duane Jones, del quale, tra l'altro, anche se non riportato sulla confezione, è presente un'intervista audio raccolta dal giornalista Tim Ferrante nel 1987, un anno prima della sua morte.

La notte dei morti viventi Il capolavoro di George A. Romero non può certo mancare all’interno della collezione di qualsiasi amante del cinema definibile tale. Di edizioni italiane su disco, il film ne ha avute già diverse, anche corredate di più dischi, ma questa targata RaroVideo sembra possedere una marcia in più sia grazie alla sua qualità audiovisiva che agli inediti contenuti extra, tra i quali spicca l’interessante documentario One for the fire di Chris Roe e Robert L. Lucas, realizzato in occasione del quarantennale della pellicola. Quindi, un’edizione da 8 pieno per un titolo che merita a tutti gli effetti 10... e lode.

8

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