La forza della natura, la recensione del film con Mel Gibson su Prime Video

Michael Polish dirige un assurdo b-movie, in cui un condominio di Porto Rico è teatro di uno scontro tra criminali e polizia durante un ciclone.

La forza della natura, la recensione del film con Mel Gibson su Prime Video
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Cardillo è un agente della polizia di Porto Rico, reduce da una tragedia personale nel proprio passato. Mentre sull'isola sta per abbattersi uno spaventoso uragano, il poliziotto viene affiancato dalla nuova partner, l'agente Pena, con la quale inizia il suo turno di lavoro.
Per una serie di vicissitudini, la coppia di tutori dell'ordine si trova impegnata nelle operazioni di evacuazione di un condominio, dove ancora alcuni inquilini sono rimasti nelle loro case nonostante l'avvicinarsi della furiosa tempesta. Tra questi vi è un ufficiale in pensione, Ray Barrett, con la figlia infermiera a prendersi cura di lui: l'uomo rifiuta categoricamente di abbandonare il proprio appartamento e mentre i suoi giovani colleghi cercano di dissuaderlo dal restare, accade l'imprevedibile.
L'edificio infatti viene assalito da una banda di spietati criminali, capeggiati dallo psicopatico John the Baptist.

Ai confini della realtà

Nella sinossi appena esposta abbiamo accorciato un discreto passaggio del racconto con "una serie di vicissitudini". Questo non solo per semplificare la trama, ma anche per non perderci nell'esposizione delle improbabili dinamiche narrative che caratterizzano il film già dalle sue fasi iniziali.
La forza della natura è infatti vittima di una delle sceneggiature più arzigogolate e improbabili degli ultimi anni, con decine di forzature che si susseguono senza sosta nel corso dell'ora e mezza di visione, che pesa il doppio proprio per via di una storia che rasenta i limiti dell'assurdo.
Personaggi secondari che risultano delle vere e proprie macchiette, tra nazisti redenti e possessori di tigri "domestiche", accompagnano il nucleo di figure principali, anch'esse altrettanto ridicole per essere verosimili.

Piove sul bagnato

Non è un caso che, paradossalmente, il ruolo più centrato sia quello affidato Mel Gibson: il popolare attore sfodera una performance talmente sopra le righe da risultare un piacevole divertissement, unica nota positiva in un altrimenti smorto cast capitanato da Emile Hirsch e Kate Bosworth.
La gestione dell'evento atmosferico, il quale motiva anche il titolo dell'operazione, è assolutamente arbitraria e casuale, perlopiù ininfluente se non per scatenare la miccia della vicenda.
Disponibile nel catalogo di Amazon Prime Video, La forza della natura recupera il canovaccio di una rapina nel bel mezzo di una tempesta, già sfruttato diverse volte dal cinema di genere: basti pensare al discreto Pioggia infernale (1998) o al più recente ma mediocre Hurricane - Allerta uragano (2018).
Il tentativo ne esce qui depotenziato per via di un villain assolutamente ingestibile e implausibile nelle scelte prese, con gli scagnozzi dotati invece di un'intelligenza ben al di sotto della media.

I tentativi di sfumare l'insieme anche dal punto di vista drammatico, con un paio di flashback, non migliorano le cose e lo stesso approccio alle scene action è privo di qualsiasi ispirazione, con la regia di Michael Polish che si muove confusionaria nella gestione delle ambientazioni.
Lo sfondo portoricano è usato inoltre con superficialità, con soltanto una manciata di riprese aeree a sottolineare il fascino dell'isola caraibica, ma questo è forse il minore dei mali.

La forza della natura Mel Gibson, pur qui nelle vesti di co-protagonista, rimane il punto di maggiore - se non unico - interesse di un film sgangherato e improbabile, un b-movie che perde tutti i suoi potenziali guizzi in una narrazione e nella relativa messa in scena a tratti imbarazzanti. L'attore e autore australiano offre almeno una grottesca vis comica nei panni di un personaggio totalmente sopra le righe, mentre il resto del cast e lo stesso regista sembrano in preda alla confusione più completa sul da farsi. La forza della natura paga senza dubbio le negligenze di una sceneggiatura irricevibile, ricca di incongruenze, forzature e inverosimiglianze, ma a mancare è anche tutto il resto, con dinamiche action per nulla ispirate, un tessuto tensivo che scade spesso nel ridicolo e sfumature drammatiche che aggiungono ulteriore, involontaria, ilarità al tutto.

4

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