Recensione La gang del bosco

Una gang svitata di animali invade la città!

Recensione La gang del bosco
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Abbastanza non è mai abbastanza”. Certo, può essere vero quando si prova fame, ma quando si tratta solo di ingordigia, tutto ciò porta soltanto a guai. Ma forse nel tentativo di risolvere i pasticci combinati si riesce anche a comprendere il proprio egoismo indotto da questa bramosia e si riesce a guadagnare quello che non si ha mai avuto, come succederà al piccolo protagonista di questa produzione Dreamworks.

Il nuovo film animato Over the Hedge (La gang del bosco) è tratto dalle omonime vignette di Michael Fry e T. Lewis. Il regista Tim Johnson (Zeta la formica) ha concepito questa pellicola come una sorta di prequel di quelle vignette, alle quali rimane sempre molto fedele; qui viene infatti narrato l'inizio dell'amicizia tra i protagonisti, il preludio delle folli e ironiche - almeno per l'uomo - avventure che vivrà questa simpatica e scombinata gang.

La fame è fame!

Quanto lungo e difficile può essere l'inverno se si è un orsetto lavatore come RJ? Un animale che durante il letargo, dunque, si sveglia per procurarsi il cibo? Bisogna cercarlo ovunque, ma in inverno non è sempre facile trovarlo, anche se la stagione è sul finire. La fame, però, quando raggiunge certi livelli permette di superare ogni paura, di oltrepassare i propri limiti e di affrontare anche il temibile Vincent, l'orso del bosco.

Peccato che, mentre le necessità di RJ non avrebbero intaccato che una minima parte dell’immensa scorta di Vincent, la sua ingordigia lo porterà a rubare tutto, comprese le patatine che gli costeranno il risveglio del terribile orso. Come se non bastasse, il carico di viveri viene sfortunatamente distrutto durante la “discussione” tra i due e quindi a RJ resta un solo modo per salvarsi la vita: impegnarsi a recuperare il cibo perduto. Ma il tempo concessogli è veramente poco; come si fa a raccogliere in una settimana la quantità di cibo che un orso stiva in molti mesi? L’unica soluzione a portata di mano è sfruttare i poveri Verne, Hammy, Stella, Ozzie, Heather, Penny, Lou e i loro tre figli, che nonostante appartengano a specie differenti, vivono insieme come una famiglia, aiutandosi l’un l’altro. L’occasione si presenta al loro risveglio: davanti a loro trovano una immensa siepe che li divide dal nuovo centro urbano cui ha lasciato il posto la normale boscaglia, fonte delle loro riserve di cibo. E’ così che RJ, smaliziato e abituato agli umani, decide di convincere l’ingenua gang a rubare il cibo ai nuovi vicini di casa, con l’intento, una volta terminato, di prendere per se tutto il necessario e ripagare il vendicativo orso Vincent.

E’ così che, nonostante i sospetti di Verne, la tartaruga a capo del gruppo, iniziano le rocambolesche avventure per raccogliere i cibi più prelibati degli uomini, ma quando gli interessi di RJ e dei suoi nuovi amici inizieranno a divergere inizieranno i veri guai...

Una gradita sorpresa

Il nuovo film della Dreamworks è veramente degno di nota. L'animazione in computer grafica ha raggiunto oramai livelli decisamente alti, ed è proprio nella realizzazione della pelliccia dei protagonisti che questo è più evidente.
L'elemento comico è una delle caratteristiche principali di questo film (giusto per citare una scena, si pensi a Hammy dopo aver bevuto un pò di caffeina, scena, tra l'altro, resa in modo meraviglioso), insieme all'ironia.

Ma accanto alle risate, in filigrana, si possono notare altre tematiche più serie. La critica all'alimentazione scorretta dell'uomo è particolarmente evidente e non si può non ridere riconoscendosi nella descrizione fatta. Perché c’è un fondo di verità nelle parole di RJ riferite agli umani: "Noi mangiamo per vivere, loro vivono per mangiare”. Ma si può trovare anche una critica più forte all'interno di questo film, contro una società che oramai usa con leggerezza le armi di distruzione non appena si sente minacciata dal diverso, che non esita a mettersi trappole così potenti nel giardino di casa propria per proteggersi da quattro animaletti. Tra l’altro non sembra un caso che l’arma più potente sia vietata in tutti gli stati d'America, tranne in Texas.

Contrapposta alla folle società umana c’è la strana famiglia di Verne, animali diversi uniti per aiutarsi a sopravvivere nella vita di tutti i giorni. Un affetto che va al di là del legame sanguineo e che si contrappone alla diffidenza dell’uomo che è pronto a usare armi tanto potenti per difendersi da degli animali più deboli di lui, spinti ad oltrepassare la siepe dalla fame.

Una nota di merito va al doppiaggio, perfetto dall’inizio alla fine. Nei titoli di apertura ci sono solo due nomi: Luca Ward (RJ), oramai affermato doppiatore dalle doti innegabili, e Pupo (Hammy), che sicuramente avrà stupito gran parte del pubblico in sala per questa sua notevole quanto inaspettata performance.

La gang del bosco Un film dunque veramente brillante, divertente, e dalla trama (finalmente) originale. Speriamo solo che la Disney non ci proponga presto un gruppo di animali che debbano attraversare un ruscello per procurarsi il cibo, sulla scia di uno scopiazzamento reciproco che va tanto di moda ultimamente.

7.5

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