La fattoria maledetta, la recensione dell'horror di David Keith

Un meteorite caduto nei pressi di una fattoria inasprisce i già tesi rapporti di una famiglia allargata dando il via ad una scia di sangue.

La fattoria maledetta, la recensione dell'horror di David Keith
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Tennessee. L'adolescente Zack e la piccola sorellina Alice si sono trasferiti con la madre Frances nella fattoria di proprietà del nuovo compagno della donna, un burbero contadino ossessionato dalla religione. Il ragazzino ha un rapporto contrastato con il patrigno e il fratellastro, e la stessa genitrice si macchia di adulterio. Ne La fattoria maledetta gli eventi iniziano a precipitare definitivamente quando un meteorite cade nei pressi della proprietà, cominciando lentamente ad infettare le circostanzi colture: a farne le spese per prima è proprio Frances che, dopo aver raccolto lattughe e pomodori apparentemente di ottima qualità, comincia a subire una lenta trasformazione psico-fisica che, ben presto, comincia a diffondersi anche tra gli altri membri dell'allargata famiglia. Zack decide allora di chiedere aiuto al vicino di casa, un apprezzato fisico, il quale inizia le sue personali indagini sull'accaduto.

Il tempo delle mele

Un puro horror anni '80 questa co-produzione tra Stati Uniti e Italia in cui ha messo mano anche il nostro Lucio Fulci, sia produttore che supervisore degli effetti gore. Diventato un piccolo cult di genere, tanto da generare ben tre sequel scollegati a livello di trama, La fattoria maledetta è il terzo adattamento per il grande schermo del racconto Il colore venuto dallo spazio di H. P. Lovecraft e, pur non raggiungendo le vette artistiche dell'opera originaria, si rivela un godibile titolo di genere figlio dei suoi tempi. In particolare si fa notare l'attento background relativo alla gestione dei personaggi, capace di tratteggiare con piccoli tocchi il ritratto di una famiglia inquieta e instabile già prima dell'arrivo dell'elemento alieno, il quale poi si rivelerà forza scatenante di rancori e incomunicabilità per troppo tempo represse, in una vera e propria discesa negli inferi vista dallo sguardo del giovane protagonista. Pomodori e lattughe di grandi dimensioni contenenti al loro interno liquidi putrescenti, mele esteriormente invitanti ma piene di vermi, animali impazziti sono così solo il preambolo alla definitiva svolta orrorifica, avvenente in un'ultima mezzora tra make-up posticci e una sana dose di violenza mai comunque estrema. Tra sprazzi ironici, inaspettati tradimenti e salvataggi dell'ultimo minuto, con tanto di epilogo "aperto", i novanta minuti di visione scorrono senza infamia e senza lode intrisi delle tipiche e ad oggi nostalgiche atmosfere del periodo.

La fattoria maledetta Un meteorite caduto dal cielo in una notte di tempesta inasprisce ulteriormente i già aspri conflitti di una famiglia allargata, insinuando l'elemento sovrannaturale quale segno di definitiva rottura. Tratto da un racconto lovecraftiano, La fattoria maledetta è un horror di chiaro stampo anni '80 a suo modo rassicurante nel lineare svolgimento, deragliante nell'ultima mezzora in godibili istinti di genere che, tra violenza e un'involontaria ironia, regala il giusto divertimento per una serata dal sapore nostalgico. Il film andrà in onda stasera, venerdì 9 settembre, alle 22.55 su MEDIASET ITALIA 2.

6

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