Knights of the Damned - Il risveglio del drago, la recensione del fantasy horror

Un gruppo di coraggiosi cavalieri deve affrontare un temibile drago e orde di morti viventi nel tentativo di salvare la principessa del regno.

Knights of the Damned - Il risveglio del drago, la recensione del fantasy horror
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170 anni fa il reame di Nazroth era nel caos, in un'epoca di guerre civili e stregoneria che portò alla divisione di quell'idilliaco mondo in dodici regni. Il più rispettato di questi è quello di Zaldah, con re Xalvador che è riuscito a mantenere un lungo periodo di pace mentre ai confini si agitavano eterni conflitti. In Knights of the Damned - Il risveglio del drago, le bestie del regno oscuro non si vedevano da generazioni, mantenendo quell'oasi di quieta pace. Ma da ormai nove mesi un antico e gigantesco drago ha fatto la sua ricomparsa, attaccando ripetutamente il castello del sovrano che, per assicurare l'incolumità del popolo, ha mandato in missione dodici dei suoi migliori cavalieri sulle tracce della bestia, al fine di ucciderla.
I coraggiosi guerrieri del re riescono a scacciare momentaneamente l'antica creatura, ma una nuova minaccia sembra aggirarsi in quelle terre e i morti ritornano miracolosamente in vita. I Nostri dovranno così unire le forze con un gruppo di bellissime amazzoni per scoprire chi si cela dietro queste pratiche di negromanzia e riportare finalmente la pace nel regno.

Vorrei ma non posso

I fan film sono una costante realtà nel mondo della cinematografia amatoriale, con produzioni che, a dispetto di budget limitati e qualità tecniche/attoriali non certo superlative, hanno comunque guadagnato l'onore delle armi grazie alla passione messa nel progetto. E poi vi sono invece quei furbacchioni che, tentando di lanciare nuovi potenziali franchise e cercando di cavalcare l'hype di serie o pellicole di culto, non si fanno scrupoli nel realizzare titoli dal livello qualitativo imbarazzante e scadente nel ridicolo involontario. Non vi è dubbio che dopo il grande successo del moderno fantasy epico televisivo, da Game of Thrones a Vikings, il mercato home video si sia arricchito di pellicole che ne scimmiottano l'onda del successo, spesso ambientando la storia in mondi immaginari e strizzando l'occhio in diversi elementi ai succitati prototipi. E quando, come in questo caso, si prende ad esempio un altro cult del piccolo schermo come The Walking Dead, la frittata è servita.
Knights of the Damned - Il risveglio del drago ha luogo in un regno dal nome impronunciabile dove i coraggiosi protagonisti dovranno affrontare, oltre al temibile drago, anche un'ondata sempre più numerosa di morti viventi, il tutto in una vera e propria corsa contro il tempo nel tentativo di salvare la bella principessa, minacciata dalla sete di potere dell'avido e viscido fratello maggiore.

Oltre i limiti

Sin dal prologo, nel quale lo sparuto gruppo di cavalieri (destinato subito a perdere un membro) si imbatte nella creatura volante, realizzata con una CG di livello ben più che imbarazzante, l'impronta tecnica e stilistica dell'operazione appare in tutta la sua pochezza, con tanto di voice-over e scritte in sovrimpressione ad informare lo spettatore sul background di questo reame fantastico. Armi e corazze che sembrano di plastica e l'inizio di una missione che non pare chiara nemmeno agli stessi personaggi fanno il paio con una fotografia spenta e incolore, che ricorda quella dei filmini realizzati in campagna, lasciando alle sole riprese aeree degli splendidi paesaggi, l'unico dettaglio visivo di livello almeno discreto, il compito di delineare la sempre più monotona ambientazione. Quando poi il fantasy viene contaminato dalle influenze horror i risultati diventano ancor più tragici, e anche il semplice make-up di questi morti viventi ante-litteram non raggiunge la sufficienza, provocando involontarie risate al posto di un idoneo terrore di genere. Knights of the Damned - Il risveglio del drago procede stancamente per ottanta minuti senza una precisa linea guida, tra risse da osteria, momenti pseudo-ironici e canzoni pop/folk che fanno capolino qua e là senza una reale motivazione, facendo collassare qualsiasi potenziale sentore epico che il racconto avrebbe meritato. Le stesse coreografie action ricordano quelle delle manifestazione GDR live, con i ralenty e le pose plastiche a caricare di maggior aspettative le sfasate movenze dell'improvvisato cast, includente anche un gruppo di letali guerrieri dall'accento marcatamente "sporco".
I limiti di budget oltre alle negligenze evidentissime nel reparto degli effetti speciali si palesano anche nelle caratterizzazione delle figure secondarie, con un trio di malefiche sirene, che tenta di sedurre i cavalieri sulla sponda di un lago, le cui attrici, per usare un eufemismo, non brillano per fascino e bellezza. E siccome "non vi è mai limite al peggio" l'epilogo apre le porte ad un già realizzato sequel la cui uscita nel Regno Unito è prevista per il dicembre di quest'anno, mentre per il 2019 è stato messo in cantiere il terzo (conclusivo?) capitolo di una saga della quale non sentivamo certo la mancanza.

Knights of the Damned - Il risveglio del drago L'esordio dietro la macchina da presa del regista britannico Simon Wells è un fantasy speziato di horror che guarda a modelli alti come Game of Thrones e The Walking Dead senza avere i mezzi e le qualità necessarie per realizzare una produzione di livello almeno decente. Knights of the Damned - Il risveglio del drago è un film amatoriale in ogni suo aspetto, dagli effetti speciali imbarazzanti alle confuse sequenze d'azione (con tanto di decine di comparse zombie sul cui make-up è meglio chiudere non uno ma entrambi gli occhi) sino ad una sceneggiatura sempre più confusa nel procedere degli schematici eventi, conducente ad un epilogo che apre le porte ad un sequel (e con un terzo capitolo già in cantiere). Gli ottanta minuti di visione mettono a dura prova la pazienza e il buon gusto dello spettatore raziocinante e la totale assenza di autoironia, a cui si è preferita una ricerca dell'epica andata ovviamente a vuoto, rende ancora più difficile giustificare i limiti tecnici, stilistici e attoriali di un'operazione assolutamente indifendibile sotto qualunque ottica. Il film andrà in onda stasera, sabato 22 settembre, alle 23 su PARAMOUNT CHANNEL in prima visione tv.

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