Dove si mangia il sushi più buono del mondo? A Tokyo, naturalmente. Premiato con tre stelle Michelin, segno di massima eccellenza nel campo della ristorazione, il Sukiyabashi Jiro è un piccolo ristorantino nella stazione metropolitana di Ginza, con soltanto dieci posti a sedere. La particolarità del locale è che si serve soltanto sushi (dodici pezzi, per l'esattezza, a cliente), ad un prezzo fisso di 30.000 yen (circa 250 euro) e per un posto a sedere bisogna prenotare almeno un mese prima. A gestire il ristorante Jiro Ono (classe 1925), vera e propria leggenda nel settore, che nonostante il peso dell'età continua a lavorare imperterrito senza prendersi quasi mai un giorno di riposo.Grazie a Feltrinelli - Real Cinema, arriva anche in Italia Jiro - L'arte del sushi, osannato documentario del cineasta americano David Gelb, al suo esordio sul grande schermo dopo alcuni corti e prodotti televisivi. Per l'occasione nel giorno dell'uscita, mercoledì 27 novembre, è anche previsto il 'sushi show' con degustazione nelle Librerie Feltrinelli a cura di AIRG (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi), mentre in contemperanea il film sarà distribuito pure in edizione home video.
Dreams of Sushi

Accolto su rottentomatoes con un 99 % di recensioni positive, il film di Gelb è un progetto di sicuro interesse per gli amanti della gustosa cibaria, che ci mostra inoltre la passione di un uomo che ha trascorso tutta la sua vita nelle cucine per garantire ai suoi clienti il miglior prodotto possibile. Elegantemente diretta, l'operazione ha l'unica pecca in una, a tratti ridondante, monotonia, in quanto per buona parte del minutaggio assistiamo alla precisa e meticolosa preparazione dei piatti. I momenti più interessanti sono senza dubbio quelli incentrati sulla vita di Jiro Ono e dei suoi due figli che, attraverso delle interviste non banali, si svelano lentamente, mettendo inoltre in risalto uno dei punti cardine della società giapponese, il lavoro assiduo e costante, unico fattore a garantire veramente una vita agiata e di tutto rispetto. Vedere un overottantenne andare ogni giorno al lavoro con un entusiasmo contagioso, nonostante un infarto risalente a qualche anno prima, è un vero e proprio piacere per l'anima, e da questa volontà ferrea si rispecchia anche la riuscita finale del sushi stesso. Nonostante la precedentemente enunciata monotonia, le fasi di preparazione del riso e del pesce sono comunque girate con uno stile affascinante e intelligente, accompagnando il tutto con una colonna sonora ispirata che vede anche diversi pezzi del famosissimo compositore Philip Glass (autore di decine di colonne sonore per il cinema, tra cui The Truman Show, The hours, Secret Window), che riescono a rendere l'atmosfera vagamente poetica.
"Amare il proprio lavoro e perfezionare le proprie abilità ogni giorno equivale a meritare onore e rispetto nella società": su questo principio si basa l'ideale di un uomo che da oltre 70 anni continua imperterrito il proprio obiettivo. Oltre a Jiro e i due figli (il più giovane dei quali ha aperto una succursale, meno rinomata e più a buon mercato, dell'impresa paterna) si alternano interviste a critici culinarii, venditori di pesce, amici di vecchia data dell'ottuagenario, anche se la concentrazione come è giusto che sia è maggiormente incentrata proprio sul sushi. E dalla perfezione delle immagini siamo certi che a qualcuno verrà più di un languorino...