It Comes at Night, la recensione dell'horror A24 su Prime Video

Il regista Trey Edward Shults ci accompagna in un mondo devastato da una terribile epidemia, dove una famiglia cerca di sopravvivere a ogni costo.

It Comes at Night, la recensione dell'horror A24 su Prime Video
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Un'epidemia altamente contagiosa e di origine sconosciuta, che si diffonde apparentemente tramite contatto, ha devastato il mondo e la società. Paul, la moglie Sarah e il loro figlio adolescente Travis vivono in una casa nella foresta ed escono all'esterno esclusivamente per questioni di necessità, come l'approvvigionamento di cibo e di acqua.
La dimora è divisa in due zone e la parte abitabile è raggiungibile solo dopo aver superato una porta rossa, chiusa con misure di massima sicurezza durante le ore notturne. E proprio una notte qualcuno cerca di aprirla, svegliando gli occupanti: dopo aver indossato la maschera antigas e aver imbracciato il fucile Paul si reca a controllare e scopre un intruso.

Una genesi catartica

Il secondo film del regista texano Trey Edward Shults, che segue l'acclamato esordio drammatico Krisha (2015), è una sorta di elaborazione del lutto in chiave horror: il cineasta, anche autore della sceneggiatura, ha infatti dichiarato di aver iniziato a scrivere la storia dopo la scomparsa del padre. E non è un caso che proprio il primo fotogramma di It Comes at Night sia il primo piano di una figura morente e già infetta, che da lì a poco lascerà il mondo dei vivi.
La pellicola è prodotta da A24, ormai sinonimo di garanzia e qualità, e pur contestualizzata a un'ambientazione post-apocalittica si differenzia dal canovaccio tipico del filone, sfruttando invece il setting per dar vita a una feroce disamina sulle emozioni e i sentimenti umani, qui messi a dura prova in una situazione estrema dove la normalità appare soltanto un lontano ricordo.

Il buio si avvicina

Shults si è ispirato a un quadro di Peter Bruegel il Vecchio, Il trionfo della morte, e in effetti le atmosfere tragiche dell'opera in questione diventano ben presto una costante dell'ora e mezza di visione.
Se già il prologo ci trascina in un incubo a occhi aperti, il resto del minutaggio non fa che confermare questa discesa negli inferi - epilogo incluso - e mette in mostra il peggio che un individuo è in grado di esprimere quando messo alla strette.
Gelosia, brama, sospetti caratterizzano tutta la seconda parte della narrazione e la tensione si fa palpabile in un crescendo torbido e ambiguo dove mezze bugie e colpi di scena rischiano di scardinare un'apparente oasi di quiete.
Disponibile nel catalogo di Amazon Prime Video, It Comes at Night carbura lento e lo stesso ritmo è volutamente disteso in sottrazione, con alcuni passaggi che rischiano parzialmente di appesantire l'insieme ma rimangono comunque necessari per seguire appieno l'approccio prestabilito.

Le origini del male

Anche i momenti parzialmente più blandi sono comunque elevati da una regia d'autore, che calibra sempre e comunque il potere dell'inquadratura per trasformare le varie sequenze in immagini artistiche.
Da soggettive che si spostano tra i corridoi della casa a un raffinato uso degli spazi aperti, il film sa come generare suspense dal nulla e i numerosi sogni/incubi del personaggio di Travis offrono campo libero all'anima più di genere, con una manciata di salti dalla sedia ben centellinati nel corso del racconto.
Manca, volutamente, un'esposizione chiara e completa del background relativo all'epidemia e a quanto successo nel resto del mondo, ma questo è ponderato in partenza in quanto It Comes at Night ha il preciso intento di mostrare le derive di un microcosmo formato da due nuclei esterni che lottano entrambi per la rispettiva sopravvivenza.
E l'ottimo ed eterogeneo cast capitanato dal sofferto Joel Edgerton sa come metterci a nostro (dis)agio nell'evoluzione delle dinamiche.

It Comes at Night Tra citazioni a Shining (1980) e La notte dei morti viventi (1968), il regista Trey Edward Shults ci accompagna in una realtà post-apocalittica condizionata da una misteriosa epidemia che ha decimato gran parte della popolazione - con i pochi superstiti che cercano di sopravvivere con le unghie e con i denti. La storia di una famiglia, che ha appena seppellito il suo membro più anziano, si incrocia con quella di un altro nucleo in cerca di aiuto, la rottura dello status quo però rischia di minare per sempre l'equilibrio e innesca una partita tensiva di sospetti e gelosie, magnificamente messa in scena e destinata alle più estreme conseguenze. It Comes at Night, pur non facendosi mancare un paio di efficaci jump-scare, ci offre un orrore terreno e di carattere psicologico, con una lenta ma inevitabile deriva dell'essere umano ai lati più oscuri pur di proteggere i propri cari a ogni costo. Un viaggio all'inferno dove la salvezza, spirituale o fisica che sia, appare minuto dopo minuto come un'irraggiungibile chimera. Il film andrà in onda mercoledì 22 luglio alle 22.45 su RAI4.

7.5

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