Recensione Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo

La prima indagine del personaggio cult di Clint Eastwood

Recensione Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo
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"Io so quello che pensi. Ti stai chiedendo se ho sparato sei colpi o solo cinque. Ti dirò che in mezzo a tutta quella baraonda ho perso il conto io stesso. Ma dato che questa è una Magnum 44, cioè la pistola più precisa del mondo, che con un colpo ti spappolerebbe il cranio, devi decidere se è il caso. Di', ne vale la pena?"Una delle tante frasi simbolo dell'inarrestabile poliziotto interpretato da Clint Eastwood compare proprio nel primo film che lo vede protagonista, Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo, il primo film (di cinque) della saga, diretto per l'occasione da un grandissimo artigiano quale Don Siegel (L'invasione degli ultracorpi, Chi ucciderà Charley Varrick?) non nuovo a collaborazioni con Eastwood, insieme al quale aveva già lavorato recentemente per L'uomo dalla cravatta di cuoio, Gli avvoltoi hanno fame e La notte brava del soldato Jonathan. Scelta nel 2012 per essere preservata nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, la pellicola (ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto e che terrorizzò San Francisco tra gli anni '60 e '70) è un vero e proprio caposaldo del poliziesco, modello per molti altri cult del genere ma anche capace di attirarsi diverse polemiche generate da una certa critica benpensante che vedeva istinti reazionari nella figura giustizialista di Harry Callaghan.

Dirty Harry

Un serial killer, che si fa chiamare col nome in codice Scorpio, ha ucciso una giovane ragazza e minaccia di compiere altri omicidi se le autorità non gli consegneranno 100.000 dollari. Il caso viene affidato all'ispettore Callaghan, poliziotto dai metodi spicci e che non ha paura di sporcarsi le mani per far rispettare la legge. Quando una seconda vittima, un bambino, viene trovato morto sempre per mano dello stesso assassino, che nel frattempo ha anche preso una tredicenne in ostaggio, il sindaco decide di pagare il riscatto, affidando di nuovo la pericolosa missione a Callaghan...Lasciando perdere le interpretazioni ideologiche che, in questo come molti altri casi, lasciano il tempo che trovano, il film di Siegel si conferma ancor'oggi, a oltre quarant'anni dalla sua uscita, il perfetto esempio di poliziesco di genere, teso e serrato sino all'ultimo istante e con un protagonista che spicca carisma da ogni poro. Visivamente potente, Ispettore Callaghan: Il caso Scorpio è tuo vive di una tensione drammatica che opprime e affascina, non lesinando in sequenze ad alto pathos e in una violenza tanto dura quanto necessaria per mostrare come non sempre le ingiustizie si possano combattere per vie legali. Siegel riesce a orchestrare alla perfezione la vicenda sfruttando al meglio le possibilità offerte dall'ambientazione metropolitana di San Francisco, con alcune sequenze logisticamente girate allo stato dell'arte, come quella della lunga "corsa notturna" di Callaghan da una cabina telefonica all'altra mentre è preso di mira e osservato dal serial killer (un magistralmente odioso Andrew Robinson). Anche in ambienti "ridotti", come nei titoli di coda o nel suggestivo finale, il regista utilizza ogni spazio di superficie a sua disposizione per creare scene innovative e originali, rinnovando gli schemi classici in un mix hard boiled che punta su una virtuosistica concretezza. La sceneggiatura, nonostante i vari rimaneggiamenti (vi lavorarono inizialmente anche maestri come Terrence Malick e John Milius), è solida e priva di sbavature, e offre ampio margine alla caratterizzazione dei personaggi che, seppur tratteggiati con piccoli tocchi, emergono con personalità. Un western moderno (non a caso il ruolo era stato inizialmente pensato per John Wayne) granitico e giustizialista (nel senso più onesto del termine) che trova in Clint Eastwood l'interprete perfetto, sguardo duro e inflessibile sempre pronto a non tirarsi indietro pur di salvare vite innocenti.

Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo Ispettore Callaghan: Il caso Scorpio è tuo rimane un grande classico che fa sempre piacere rivedere, e che non risente assolutamente il peso degli anni. Merito di una regia concreta e serrata, che usa spazi e tempi con perfetta armonia, e di una storia tanto cruda quanto coinvolgente e appassionante che trova nella figura di Harry Callaghan (un implacabile Clint) il protagonista perfetto.

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