Io vengo ogni giorno, la recensione del film di Dan Beers Recensione

Il giovane Rob è ossessionato dal sesso e improvvisamente, dopo ogni eiaculazione precoce, inizia a rivivere sempre lo stesso giorno.

Io vengo ogni giorno, la recensione del film di Dan Beers Recensione
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Rob Crabbe, studente della high school, ha come pensiero fisso il sesso e, essendo ancora vergine, cova pensieri peccaminosi nei confronti della bella Angela, una delle ragazze più ammirate della scuola. Il suo sogno sembra tramutarsi in realtà quando viene invitato proprio da questa a casa di lei affinché le dia delle ripetizioni. Un invito che però mostra ben presto un altro intento con i due che finiscono a letto, ma Rob è vittima di una figuraccia a causa dell'eiaculazione precoce da cui è affetto. In Io vengo ogni giorno il giovane subito dopo il fattaccio si risveglia nel proprio letto e rivive la giornata precedente, evento che continua a ripetersi ogni qual volta le sue parti bassi vengano "coinvolte" e che lo spinge a cercare di capire di più sulla propria vita e sul vero significato dell'amore.

Ricomincio dal letto

Tra American Pie (1999) e Ricomincio da capo (1993) l'esordio sul grande schermo del regista televisivo Dan Beers si inserisce nel filone delle commedia adolescenziali d'Oltreoceano aggiungendo l'elemento fantastico per dar via a situazioni via via sempre più improbabili e paradossali. Come molti titoli coevi Io vengo ogni giorno (grottesco adattamento italiano del già non certo finissimo Premature) risente di difetti e ingenuità strutturali che si rifanno ai classici del genere, tra volgarità assortite qui più all'acqua di rose del solito e la tipica morale conducente al più ovvio lieto fine. Le figure di contorno spaziano sui classici topoi, dalla bella della scuola (bionda e svampita) alla migliore amica segretamente innamorata del protagonista, dai bulli che agiscono indisturbati tra le aule ai piccoli sapientoni, tanto che il personaggio più interessante finisce per essere lo strambo preside dalla turbolenta emotività e dalle lacrime facili. L'operazione pur non mancando di momenti divertenti soffre ben presto di una palese monotonia e la simpatia del cast può ben poco nell'affidarsi ad una regia monocorde e priva di inventiva che si trascina stancamente per novanta minuti di visione dove la sola idea di partenza non riesce a variare le dinamiche di un'ambientazione scolastica vista e rivista.

Io vengo ogni giorno Una classica commedia adolescenziale americana, intrisa di riferimenti sessuali e turbamenti tipici della relativa età, provante a variare l'abitudinario canovaccio con una soluzione narrativa alla Ricomincio da capo (1993) ma ben presto vittima di una perenne monotonia di situazioni e di mancanza di idee. Io vengo ogni giorno soffre di difetti endemici solo parzialmente smussati dalla simpatia di alcune figure secondarie e da un ritmo veloce che conduce rapidamente al prevedibile lieto fine. Il film andrà in onda stasera, lunedì 7 maggio, alle 23.35 su TV8.

5

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