Recensione Io & Marley

“Ad un cane non gli importa chi sei. Dagli il tuo cuore e sarà tuo.”

Recensione Io & Marley
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Amore spassionato

Jennifer Aniston nelle commedie sentimentali ci sguazza da decenni; Owen Wilson dopo il tentato suicidio nel 2007 le ha richieste in ginocchio. Un'occasione per entrambi, ammettendo ne avessero di bisogno, per confermare le loro doti comiche in contesti variegati; per lui, fondamentale per riscattare la sua immagine da comedian intraprendente e genuino. Eppure, visto il soggetto, ci si domanda: lontano da Jackie Chan Wilson come se la cava? Al di fuori della televisione, la Aniston convince? E il cane? Domande banali legate a risposte altrettanto banali. Tutto nella norma, insomma, specie quando si prende un libro di successo, lo si ripropone al cinema con un ottimo cast e con l'aggiunta magnetica di un cane dolce e scatenato. Una moda canina che pare non cessare la sua corsa all'osso. I bambini si divertono, di rimando sorridono anche i genitori e siamo tutti felici e contenti. Forse.

Il cane e il suo giornalista

Io & Marley, come intuibile, è tratto da un romanzo 'best seller' in America (oltre 3 milioni di copie vendute), scritto dal noto giornalista John Grogan. Nel libro l'autore racconta con piglio sentimentalista e autobiografico il suo rapporto con un tenero e irrequieto cucciolo di Ladrador. Discorsivo, ironico e immediato, Grogan sfrutta la sua esperienza diretta per commuovere e far divertire i suoi lettori.
In Italia è stato importato e tradotto da Sperling & Kupfer ed è in vendita nelle migliori librerie.

La storia

John e Jenny Grogan (Owen Wilson e Jennifer Aniston) si sono sposati e convivono felicemente a West Palm Beach, in Florida. Abbandonato il rigido inverno del Michigan, trovano lavoro come giornalisti presso due quotidiani concorrenti e sembrano pronti ad affrontare le sfide della vita matrimoniale. Jenny pero' vorrebbe mettere su famiglia mentre John non si sente ancora pronto. Così confessa i suoi tumori del diventare padre all'amico e collega Sebastian (Eric Dane), il quale troverà una rapida soluzione al problema: regalare alla moglie un cucciolo. L'idea lo alletta, tanto - pensa - “gli dai da mangiare, lo porti a spasso e per qualche anno sei apposto”. Ed ecco arrivare Marley, un grazioso Labrador di cinque chili che si dimostra da subito una furia senza controllo. Durante il corso degli anni, non solo combinerà guai a non finire, ma osserverà i Grogan vivere gli alti e bassi della loro vita familiare. Come John e Jenny realizzano, Marley - "il cane peggiore del mondo" - in qualche modo tira fuori il meglio da loro.

Uno spasso antipastico

Lassie e Beethoven ieri, Hotel Bau e Beverly Hills Chihuahua oggi. Il filone è cambiato ma questo non cambia la realtà dei fatti: è tornata la moda dei cani al cinema - gli ottimi incassi internazionali non danno scampo a libere interpretazioni. Io & Marley però non racconta la vita di un Labrador, ma la storia della famiglia Grogan attraverso i suoi occhi.
Come nell'omonimo romanzo, ogni situazione viene ripresa da due fondamentali punti di vista: ironico, con Marley che trascina letteralmente i suoi padroni in lungo e in largo creando situazioni molto spesso esilaranti; tragico, con momenti che rischiano l'ambiguità emotiva quando perdono contatto con la realtà. Un lavoro ben retribuito, una villa di lusso e una famiglia apparentemente perfetta non sembrano andar bene a John; nascono così le sfuriate, i tira e molla sentimentali e la coscienza dell'essere ormai padre a 40 anni con una vita di eccessi alle spalle.
Nel continuo divenire di una famiglia in costante aumento, col tempo diminuisce in maniera inversamente proporzionale la stima reciproca. Marley si inserisce prepotentemente in questo clima conflittuale per ridare loro quell'armonia e quel calore andato perso, con gioia ed energia. Il primo punto di vista il regista riesce a coglierlo con furbizia, abbondando di cliché e risate autoctone, ovvero appartenenti a quel particolare codice linguistico. Le situazioni fisiche mettono allegria e gli attori, pur senza sforzi, riescono a conformarsi con la prevedibilità statica dei loro personaggi.
Dove non convince è nei continui salti emotivi, quando eccede con il sentimentalismo gratuito per suscitare clamore e commozione a tutti i costi. Soundtrack e sceneggiatura fanno il loro dovere, in una commedia per famiglie che non aggiunge nulla al genere se non un nuovo, l'ennesimo peloso protagonista da amare e coccolare... al cinema.

Io & Marley Io & Marley è una commedia per famiglie furba e rincuorante. Puntando alla lacrima facile e al divertimento spensierato, racconta delle peripezie di un cane irrequieto e della sua coppia di padroni. Tra crisi, attimi piacevoli e momentanei abbandoni, David Frankel non va oltre questa banale descrizione - superficiale - del romanzo da cui è tratto e finisce così per divertire con prevedibilità. Se è questo che cercate, o semplicemente volete un buon passatempo in grado di spezzare la monotonia di un'uggiosa giornata, questo è probabilmente il film-relax adatto alla causa.

5.5

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