Improvvisamente Natale Recensione: il film Amazon di Natale non incanta

A un Diego Abatantuono mattatore si contrappone un incomprensibile Lodo Guenzi, per una commedia natalizia corale e familiare

Improvvisamente Natale Recensione: il film Amazon di Natale non incanta
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È quel periodo dell'anno. Quello in cui qualsiasi piattaforma di streaming si riempie di film natalizi proponendoci soluzioni sempre più disparate per raccontare il medesimo canovaccio nel quale è la festa di dicembre a risolvere tutti i problemi che colpiscono le famiglie, gli amici, gli amori. Da questo medesimo assunto narrativo parte Improvvisamente Natale, la nuova commedia girata da Francesco Patierno per Amazon Prime Video (la trovate tra le uscite di dicembre 2022 su Amazon Prime Video): un esperimento corale che mette sul piccolo schermo Diego Abatantuono affiancato dal Mago Forrest e Violante Placido, per una storia che finisce per intrecciare vicende che trasformano una commedia in una family movie.

La lotta al capitalismo

L'intera storia si basa su quella che è una inaspettata - improvvisa, così come il Natale del titolo - protagonista, tra l'altro in grado di emergere dinanzi ad alcune prestazioni attoriali non proprio convincenti.

Parliamo di Chiara, una bambina interpretata da Sara Ciocca, già doppiatrice di Giulia nel film Pixar Luca (è sempre un buon momento per recuperare la nostra recensione di Luca), ma vista anche nel ruolo di Rebecca ne Il giorno più bello del mondo di Alessandro Siani. Al suo primo ruolo da protagonista, ad appena quattordici anni, è già la regina della camera e della vicenda: costretta dai genitori a raggiungere il nonno al suo chalet durante l'estate, in una non troppo calda stagione che culmina a Ferragosto, scoprirà che questi (Abatantuono) ha deciso di vendere l'intera struttura a degli investitori cinesi. Convinta che quel patrimonio non vada deturpato, Chiara mette in piedi una squadra di ragazzini, tutti coinvolti in dinamiche sulle quali possiamo soprassedere per non perpetrare l'ordinarietà della trama, pronti a far passare voglia di investire agli orientali.

Accanto a questa vicenda si dipana il disastro familiare che coinvolge i genitori di Chiara. Da un lato Alberta (Violante Placido), avvocato in gran carriera, stanca dei fallimenti del marito Giacomo (Lodo Guenzi), un attore di seconda fascia che ambisce al suo primo grande ruolo, invano. Senza ulteriori indugi chiariamo subito che la parte di Guenzi calza a pennello: la sua interpretazione non è ai livelli degli altri attori e si percepisce un non essere al posto giusto in questa commedia corale che riunisce mostri sacri quali Abatantuono, il Mago Forest e, anche se per poche scene, Antonio Catania. I due, in ogni caso, anelano il divorzio e sono in vacanza per indorare la pillola alla loro figlia, mentre nel frattempo allo chalet arrivano anche i genitori di Giacomo (Antonio Catania, per l'appunto, e Anna Galiena). A questo potpourri di interpreti si unisce anche Nino Frassica nei panni di Don Michele, che aveva celebrato il matrimonio tra i due giovani ora destinati a lasciarsi.

Troppi generi a infarcire l'intera vicenda

C'è un intreccio vispo e allegro di vicende all'interno di Improvvisamente Natale, con svariati temi inseriti in un contenitore che sembra più un tacchino al Ringraziamento.

Un family movie che vuole essere commedia con le gag del trio Frassica-Foresta-Abatantuono, ma che si perde nel suo tentativo di raccontare storie d'amore che coinvolgono il personaggio di Antonio Catania con le sue tresche extra-coniugali, che sembrano richiamare i cinepanettoni (non a caso la sceneggiatura è firmata da Neri Parenti). Il risultato è che, inevitabilmente, il film finisce per essere convincente a intermittenza: nei momenti in cui si esalta la spinta emotiva e si ragiona sul sottotesto dei personaggi si ritrova la qualità del canovaccio, mentre quando ci si lascia andare all'esasperante necessità di far ridere e sfruttare Lodo Guenzi come pupazzo col quale sfogarsi, si fa in modo che a espandersi sia la noia e la ridondanza. Le gag non vengono impreziosite, l'intreccio nemmeno. A funzionare, quindi, resta il rapporto che intercorre tra Alberta e Giacomo, soprattutto nei momenti in cui sono costretti a confrontarsi, ad analizzare i propri problemi e a confezionare delle moralità anche interessanti da ascoltare.

In questa indecisione completa, però, dell'intera pellicola ci si ritrova, anche in questo caso, a non valorizzare il contenuto, che finisce per essere una goccia in un oceano immenso di contenuti. Al di là di questi aspetti, c'è da tener conto anche dell'inventiva del gruppo di ragazzini che Chiara mette in piedi, che ha permesso alla sceneggiatura di andare a rimpinguare la messinscena con dei riferimenti e degli omaggi al cinema che ha fatto la storia. Finisce per essere quella la vicenda che fa da protagonista e non l'intreccio amoroso, consegnando ai giovani il palcoscenico, con delle gag un po' goffe, ma funzionali.

Al di là di un finale surreale e che permette alla pellicola di abbracciare l'ennesimo genere a disposizione nel cinema, Improvvisamente Natale fa del suo giocare con la festività anche in estate un messaggio a chi vuole sentirsi confortato in qualsiasi momento dalla magia dell'albero natalizio. Per il resto, però, si va a costruire un film che non lascia molti ricordi e che ci consegna tra le mani una vicenda molto confusa, raffazzonata, e non si sa perché condita da quanti più elementi narrativi e generi possibili, forse per provare ad accontentare una platea mai così varia. Si salvano i mostri sacri della comicità che abbiamo citato, ma ai quali viene concesso davvero poco spazio e un'interazione poco funzionale con tutti gli altri comprimari del cast.

Improvvisamente Natale Ci sono le intenzioni, ma nulla più. Perché Improvvisamente Natale finisce per essere una commedia troppo corale, con troppi primi volti che si tolgono spazio a vicenda, condizionati da gag che non si ricollegano bene all'intreccio principale e risultano più degli espedienti quasi del tutto estranei alla storia. Ovviamente il cast aiuta a risollevare le sorti di una sceneggiatura molto ingarbugliata, grazie alla presenza di Frassica, Foresta, Abatantuono e Catania, ma per il resto è difficile non catalogare Improvvisamente Natale come un titolo da guardare esclusivamente per trovare conforto natalizio e nulla più.

5

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