Recensione Il Sapore del Successo

Bradley Cooper interpreta uno chef superstar in una commedia impreziosita da un cast... da leccarsi i baffi comprendente, tra gli altri, Sienna Miller, Emma Thompson e Riccardo Scamarcio.

Recensione Il Sapore del Successo
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Se lo chef Adam Jones interpretato da Bradley Cooper postasse su Instagram i suoi piatti userebbe l'hashtag "foodgasm", ad indicare l'orgasmo culinario che, come dice nella commedia Il sapore del successo, vuole far raggiungere a chi assaggia le sue creazioni. Le premesse sembrano rock: lui, enfant prodige della cucina francese, è un ribelle dei fornelli che non sopporta le regole e mette a fuoco e fiamme ogni locale di cui si occupa. Rubacuori seriale, dedito agli eccessi e incurante delle conseguenze, ha letteralmente bruciato le tappe (e la carriera) fino a ritrovarsi solo e spiantato a Londra, dopo aver lasciato in gran fretta Parigi. Il suo obiettivo è ottenere la mitologica terza stella Michelin, ossia il massimo riconoscimento del settore. Definito in passato il "Rolling Stone della cucina", Adam Jones deve saldare i conti con il passato e ricominciare da capo. Quella che è cominciata come una piccante trasgressione del palato diventa piano piano una favoletta in salsa agrodolce, tra compagni di merende e neonati amori naive.


BELLO, DANNATO E... STELLATO

Ma andiamo con ordine: anche se i protagonisti dicono il contrario, Il sapore del successo gioca a far venire l'acquolina in bocca al pubblico con un montaggio di piatti alla Masterchef. L'attenzione per i dettagli, la meticolosità della composizione, la simmetria della presentazione... insomma la perfezione in tavola a totale beneficio delle papille gustative (ma anche della vista, dell'olfatto e di tutti i sensi accarezzati dalla creazione dello chef) passa attraverso un'accurata sequenza capace di far brontolare lo stomaco anche dopo aver preso l'ammazzacaffè.
La rinascita di Adam Jones come professionista procede di pari passo con la seconda chance che riceve come essere umano, nonostante siano in pochi a credere se la sia meritata. Grazie all'aiuto dell'amico Max (Riccardo Scamarcio), del supporto economico di Tony (Daniel Bruhl), della terapia psicologica con la dottoressa Rosshilde (Emma Thompson) e persino della rivalità con l'ex collega e ora antagonista Reece (Matthew Rhys) lo chef cerca di ricostruire la propria fama e di rimettersi in piedi. L'inaspettato sostegno della collega Helene (Sienna Miller) gli permette di guardare il mondo da un'altra prospettiva: lei è una madre single che sbarca il lunario e non ha tempo per capricci e colpi di testa, quindi è tempo per il cuoco provetto di appendere al chiodo il costume e le abitudini da Peter Pan.

UNA CUCINA DA INCUBO

Nel cast anche altre presenze illustri: davanti ai fornelli troviamo Omar Sy (Michel) mentre Alicia Vinkander interpreta Anne Marie, la figlia del mentore di Adam, Uma Thurman diventa giornalista e Lily "Cinderella" James dà il volto alla fidanzata del nuovo pupillo dello chef. Questa festa di sapori, insomma, diventa affollatissima e variegata.
Gli ingredienti per trascorrere in sala cento minuti di puro divertimento sono sapientemente mescolati dalla regia di John Wells (dietro la macchina da presa di saghe tv del calibro di ER e West Wing), ma senza troppo pretese. La struttura della storia si evolve in maniera semplice e lineare, alternando toni brillanti ad intermezzi drammatici. Commedia gradevole, insomma, con grandi aspirazioni e un gruppo affiatato.

Il Sapore del Successo Il sapore del successo è una commedia deliziosa (in senso letterale, visto i risvolti gastronomici), che coniuga buoni sentimenti e carrellate culinarie. Non aspettatevi nulla di elaborato, comunque, a parte le pietanze servite con maestria dall'eclettico Bradley Cooper, che ha dichiarato di avere un debole per i fornelli.

7

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