Recensione Il Paradiso degli Orchi

La più famosa storia di Daniel Pennac approda al cinema... con successo!

Recensione Il Paradiso degli Orchi
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Ci sono, fortunatamente, scrittori che riescono a mettere tutti d'accordo, capaci di creare dei mondi così affascinanti da appassionare le più diverse tipologie di lettore nel modo più congeniale e originale. Tra di essi si inserisce, senza dubbio, Daniel Pennac, scrittore francese noto soprattutto per aver cominciato, dopo un passato dedicato alla letteratura per ragazzi, il ciclo di romanzi che girano attorno a Benjamin Malaussène, capro espiatorio di professione, e alla sua inverosimile e caotica famiglia. Il successo di questa storia è stato talmente grande che, ancora oggi, le persone non riescono a staccarsi dalle avventure di questi strambi personaggi... proprio per questo sembrava molto strano che, a quasi trent'anni dalla prima pubblicazione, nessuno avesse ancora pensato all'idea di portarli tutti quanti sul grande schermo. La verità è che, come spesso succede, quando una storia ha così tanti fan appassionati, adattarla al cinema diventa un rischio: deludere le aspettative è molto più semplice e lo stesso Pennac si è ritrovato negli anni a dover negare i diritti di sfruttamento dei suoi romanzi a favore di sceneggiature che non lo convincessero abbastanza. Tutto ciò fino al giorno in cui non ha incontrato Nicolas Bary che, con il suo entusiasmo (così come ci hanno raccontato in conferenza stampa), è riuscito a convincerlo di essere l'uomo adatto per dare vita sul grande schermo alla famiglia Malausseène.

Sconnessi

Considerato che sua madre non è mai in casa, Benjamin Malaussène (Rahael Personazz) ha il compito di prendersi cura di tutta la sua famiglia: una buffa e atipica accozzaglia di fratellastri e sorellastre che non riesce mai a stare calma. Curiosi, divertenti, mai al loro posto, i Malaussène potranno anche essere considerati molto strani, ma sicuramente sono felici. Anche il lavoro di Benjamin non è dei più classici: è il capro espiatorio di uno dei più grandi centri commerciali di Parigi. Cosa significa? Quando c'è un cliente insoddisfatto, talmente irritato da essere sull'orlo della denuncia, lui viene chiamato in ufficio per addossarsi tutte le colpe del caso e cercare, attraverso la pietà, di convincere il cliente a lasciar perdere la faccenda. Quando al centro commerciale cominciano a verificarsi delle strane esplosioni che causano ogni volta la morte di un dipendente diverso, sembra chiaro che qualcuno stia cercando di addossare la colpa di tutto al capro espiatorio per eccellenza...

Il pazzo mondo di Malaussène

Portare sullo schermo Il Paradiso degli Orchi, primo libro della saga di Daniel Pennac su Benjamin Malaussène, era decisamente un rischio: il suo, dopotutto, è un mondo fatto di immaginazione, situazioni surreali, estremismi creativi non proprio semplicissimi tra trasportare visivamente al cinema. Eppure Nicolas Bary è riuscito a fare uno di quei lavori che mettono tutti d'accordo. Apportando i dovuti cambiamenti agli incastri della storia e ad alcuni dei personaggi, ha ricostruito alla perfezione le atmosfere che aleggiano attorno a questa famiglia, creando una pellicola divertente, leggera, visivamente affascinante, che riesce a raccontare, senza apparenti sforzi, anche tutte le brutture legate ai famosi "orchi" della storia.
Il regista dimostra di aver assimilato pienamente la storia prima di rimaneggiarla cinematograficamente e trasporta sul grande schermo tutto l'affascinante caos della famiglia Malaussène, con il giusto mix di fantasia e creatività. Se la vicenda si sposta al di fuori del quartiere di Belleville e si ambienta ai giorni nostri, la natura di Benjamin rimane invece la stessa e Raphael Personnaz diventa immediatamente la personificazione del protagonista nato dalla penna di Pennac, con la sua interpretazione innocente e ironica, divertente quando incrocia quella di Bèrènice Bejo, la famosa zia Julia, e più esplicitamente tenera quando si incastra con quelle dei giovani attori che compongono la sua famiglia.

Il Paradiso degli Orchi Il Paradiso degli Orchi riesce ad affascinare, divertire e regalare una di quelle esperienze cinematografiche che ti lasciano il sorriso sul volto, con una freschezza narrativa che non si incontrava da tantissimo tempo. Nicolas Bary riesce a raccontare molto bene la storia ideata da Pennac, modificandola dove necessario ma senza snaturarla, creando una rappresentazione visiva di un mondo che ha appassionato tantissimi lettori e che, dopo questo adattamento, porterà nuovi adepti tra le file degli appassionati della strampalata famiglia Malaussène.

7.5

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