Il killer della metropolitana, la recensione dell'horror con Bradley Cooper

Ryūhei Kitamura adatta per il grande schermo un racconto di Clive Barker, dando vita a un horror energico e violento, magnificamente messo in scena.

Il killer della metropolitana, la recensione dell'horror con Bradley Cooper
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Leon è un giovane fotografo che vuole catturare la lordura e il degrado sociale della città in cui vive. La sua fidanzata Maya gli presenta Susan, nota proprietaria di una prestigiosa galleria, la quale pretende da lui un ulteriore passo in avanti per raggiungere il definitivo slancio artistico.
Da quel momento Leon comprende di doversi "sporcare le mani" e cerca di immortalare situazioni sempre più pericolose, pedinando gruppi di teppisti nelle ore notturne. Durante uno di questi incontri, salva una ragazza da un tentativo di aggressione per poi scoprire il giorno dopo al telegiornale della sua scomparsa.
In una delle diapositive scattate prima che lei salisse sulla metropolitana, compare un misterioso uomo con una valigetta e un particolare anello al dito. Uomo nel quale Leon si imbatte nei giorni successivi e che attira la sua curiosità, spingendolo a scoprire di più su di lui.

Le vie dell'orrore

Il rapporto tra Clive Barker, leggendario scrittore e fumettista di opere dark e inquietanti, e il mondo del cinema è stato ricco sia di soddisfazioni che di delusioni. All'autore, che in carriera è passato anche dietro la macchina da presa e figura come produttore di diverse trasposizioni dei suoi lavori cartacei, dobbiamo titoli memorabili come il primo Hellraiser (1987), Cabal (1990) e Candyman - Terrore dietro lo specchio (1992).

Il killer della metropolitana, conosciuto anche con il titolo di Prossima fermata: l'inferno, è l'adattamento del racconto Macelleria mobile di mezzanotte, pubblicato nella raccolta Infernalia, ed è firmato dal giapponese Ryuhei Kitamura. Regista noto soprattutto per il folgorante concentrato d'azione di Versus (2000) e per il kaiju-eiga Godzilla: Final Wars (2004), ventinovesimo film della saga ufficiale dedicata alla gargantuesca creatura.

Ci troviamo qui davanti a un horror duro e puro, che ricorre ampiamente a dinamiche splatter/gore pur essendo impostato su un'anima ludica atta al puro divertimento di genere, riuscendo nei cento minuti di visione a intrattenere con semplicità fino alla fine.

Il macellaio dell'apocalisse

Il film procede su un progressivo crescendo tensivo che trascina lo spettatore nell'incubo vissuto dal protagonista, sempre più vittima di un'ossessione che lo condurrà giorno dopo giorno verso un baratro inesorabile, nel quale rischia di essere coinvolta anche la sua amata fidanzata.
Kitamura ha il merito di essere riuscito a rendere vivo e credibile questo percorso di auto-distruzione e di aver instillato una morbosa curiosità su quanto stia realmente avvenendo e sulle reali motivazioni del killer, che uccide e sevizia le proprie vittime all'interno di un vagone della metropolitana.
Il fatto che nessuno se ne accorga è parzialmente giustificato da alcuni risvolti narrativi a venire e la storia scorre con un buon ritmo, tramite uno stile dinamico e accattivante che si affida anche a diverse, efficaci, sortite action che speziano di varietà l'insieme.

Proprio la messa in scena dal taglio moderno e veloce caratterizza anche i passaggi più violenti e i vari squartamenti e vivisezioni ne beneficiano in quanto a immediatezza, senza mai scadere nelle influenze da torture-porn ma rimanendo sempre ancorati a un sano approccio di genere.

A rendere più appetibile il contesto è anche la presenza di un cast perfetto, con i volti giusti al posto giusto, e la disfida tra il fotografo di Bradley Cooper e il villain di un magnifico Vinnie Jones è di quelle da gustare d'un sol fiato, con qualche scampolo di gradevole black humor a far capolino in più occasioni.

Il killer della metropolitana Un horror energico che offre una (mal)sana soddisfazione per tutti gli amanti del genere, che si trovano davanti a un'accattivante esplosione di gore - mai eccessivo ma comunque bello cattivo - accompagnata da sprazzi di ironia nera e da un tocco mystery che emerge nel furioso epilogo. Epilogo in pieno stile Clive Barker, che chiude in maniera ciclica un film ricco di spunti e soluzioni originali, con il regista giapponese Ryuhei Kitamura che mette il suo particolare virtuosismo action al servizio di una storia tesa e inquietante, dove le sorprese - e i pericoli - si nascondono dietro ogni angolo. Bradley Cooper e, soprattutto, Vinnie Jones sono perfetti nei rispettivi, antitetici e complementari, ruoli e nei suoi cento minuti di visione Il killer della metropolitana garantisce un godurioso e irresistibile intrattenimento a tema. Il film andrà in onda sabato 14 novembre alle 21.10 su MEDIASET ITALIA 2.

7.5

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