Il curioso caso di Benjamin Button, il film con Brad Pitt in alta definizione

Una sontuosa edizione Blu-ray per il nuovo film di David Fincher, Il curioso caso di Benjamin Button, con Brad Pitt.

Il curioso caso di Benjamin Button, il film con Brad Pitt in alta definizione
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Dopo la ricerca del killer dello zodiaco, per Fincher è arrivato il momento di rendere onore a uno strano personaggio "nato in circostanze particolari". Pur avendo in comune titolo e incipit con il racconto breve scritto nel 1922 da Francis Scott Fitzgerald, il film sceneggiato da Eric Roth (Forrest Gump) e Robin Swicord (Memorie di una geisha) racconta una storia ben più corposa e complessa.

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Giovinezza al contrario.

Nella filmografia di David Fincher, filmaker estremamente talentuoso, ben consapevole delle proprie capacità come si può evincere da certe sue regie piuttosto compiacute, Il Curioso Caso di Benjamin Button è un oggetto anomalo, così distante dal nichilismo di un Fight Club, dalle ossessioni di uno Zodiac, dall'efferatezza di un Se7en. Il suo essere basato sui sentimenti, sul fatto che molto spesso noi giovani sprechiamo la nostra giovinezza senza renderci conto della sua importanza e irripetibilità, nonché una certa somiglianza di fondo con il romanzo di Mircea Elide Un'altra giovinezza (e, chiaramente, con l'omonimo film diretto da Francis Ford Coppola), lo pone in una zona del tutto particolare della filmografia del regista di Denver. E' un film che cattura non tanto per la sua bellezza, quanto per il suo essere alieno, come se si trattasse di una di quelle donne che ti colpiscono non tanto per via dell'abbacinante bellezza, quanto per un tratto distintivo particolare del volto e del carattere. E' stato ignorato clamorosamente dall'Academy, che gli ha tributato solo 3 Oscar tecnici (Miglior Scenografia, Migliori Effetti Speciali e Miglior Trucco), ma il pubblico mondiale gli ha invece regalato un buon successo, garantendo un incasso di circa 332 milioni di dollari.
Warner Bros Italia, ha da poco rilasciato un'edizione in doppio Blu Ray incredibilmente sontuosa. Analizziamo il tutto nel dettaglio.

Il Blu Ray.

Il Curioso Caso di Benjamin Button viene proposto nel mercato italiano beneficiando dello stesso trattamento ricevuto oltreoceano. La qual cosa non può che essere motivo di gioia per gli acquirenti italiani. Negli Stati Uniti, il film di David Fincher ha infatti potuto godere, caso più unico che raro per un film uscito da così poco tempo, del trattamento speciale riservato generalmente ai grandi classici della cinematografia: l'edizione in alta definizione e quella in dvd a doppio disco, sono state curate da Criterion e fanno quindi parte della prestigiosa Collection di titoli appartenenti a questa azienda. Per tutti quelli di voi che non sono informati riguardo l'importanza di Criterion nella storia del home video, procederemo ad una breve descrizione del perché tale ditta sia così rinomata nel settore. Fondata nel 1984, Criterion è attiva esclusivamente nel mercato del Nord-America e, fino al 1998, si è occupata quasi esclusivamente della pubblicazione di sontuosi laserdisc dedicati a degli autentici evergreen della settima arte. Si deve inoltre a Criterion, l'implementazione all'interno dei dischi digitali, di alcune feature che sono ormai un'autentica prassi, come ad esempio l'uso del Letterboxing, che garantiva l'aspect ratio originale di un film quando i televisori widescreen erano soltanto un miraggio, il commento audio alla pellicola, le special edition contenenti materiali extra, nonché le Versioni Definitive di capolavori che inoltre, col passare degli anni, hanno visto decadere i vari titoli legali inerenti la gestione dei loro diritti di sfruttamento, rendendo quindi le Criterion Edition merce bramata con ardore dai collezionisti americani e non.
Il film di David Fincher, nella sua versione domestica, è stato co-prodotto da Criterion e Paramount Home Entertainment (è figlio di due major, Paramount e Warner Bros. La prima si è occupata della distribuzione domestica della pellicola, mentre la seconda di quella internazionale) e, per nostra fortuna, anche se in maniera poco elegante non è stato fatto alcun accenno da WB a proposito della cosa, anche noi italiani potremmo godere di quella che, seppur non segnalata, è a tutti gli effetti una Criterion Release.

Il disco di Benjamin Button sfodera i muscoli in maniera a dir poco poderosa. Il comparto video, col suo transfer a 1080p in aspect ratio 2,40:1, farà sembrare anche il migliore dei nostri dvd un supporto vecchio di 100 anni. Girato, come Zodiac, quasi interamente in digitale con delle macchine da presa Thomson Viper e Sony F23, si pone come autentico punto di riferimento per quanto concerne la resa visiva di un supporto in alta definizione. Ogni momento della vita del protagonista, verrà dipinto sugli schermi dei nostri televisori con una brillantezza e una definizione davvero uniche, dai toni seppia dell'infanzia di Benjamin a New Orleans, fino a quelli più freddi della sua atipica vecchiaia e delle sequenze all'interno dell'ospedale. Se alcuni di voi potrebbero essere scettici riguardo al fatto che a tutta questa fastosità possa fare da contraltare un aumento della percezione dell'artificiosità degli elementi in computer grafica utilizzati per invecchiare tanto il personaggio di Brad Pitt quanto gli altri, possiamo tranquillamente fugare ogni dubbio: ogni piega della pelle, ogni grinza, ogni espressione risuletrà del tutto naturale e priva di quel sentore posticcio che affligge la CGI in certi film in alta definizione. Davvero mirabile la profondità dei neri, del tutto privi di pastosità o granulosità di sorta.
L'audio del film, in Dolby True HD 5.1 inglese e in Dolby Digital 5.1 mette sotto una luce perfettamente adeguata ogni elemento uditivo del film, dando il giusto risalto alla componente musicale Jazzy che connota buona parte del film, nonché ai segmenti più roboanti come quelli a bordo della Chelsea durante la Guerra Mondiale. Per quanto il lavoro di doppiaggio di Brad Pitt, affidato come al solito a Sandro Acerbo sia eccellente, consigliamo caldamente di vedere o rivedere il film in lingua originale poiché la performance vocale di Brad Pitt è encomiabile e il Blu Ray metterà in evidenza i toni baritonali della sua voce, nei momenti cui le viene affidato il compito di narrare quanto sta accadendo.

Gli Extra.

Nel disco uno, oltre al film potremo, trovare il commento audio, purtroppo privo di sottotitoli in italiano. Un piccolo neo che stona un po' in questa edizione altrimenti ineccepibile. Come in ogni top title Warner c'è la possibilità di scaricare la copia digitale del film inserendo il codice contenuto all'interno del case nel sito indicato nella cartolina acclusa.
Tutti i contributi extra, sono contenuti nel secondo disco. Il menù dell'interfaccia è statico, e si presenta a mo' di pagina pergamenata color seppia. Scarno, ma decisamente chiaro.
Le oltre tre ore di documentario, sono suddivise in tre trimestri e la lavorazione del film viene scomposta come se si trattasse della gestazione di un figlio.
Vediamo ora nello specifico le singole sezioni.

1° Trimestre (Prefazione - Sviluppo e preproduzione - Le tecnologie - Galleria Storyboard - Galleria artistica)
L'apertura di questo primo segmento di documentari è affidata allo stesso David Fincher. Il regista ci racconta di come la scomparsa di suo padre, malato di cancro, abbia influito tanto sulla sua vita personale, quanto su quella professionale. Il riflettere sugli attimi in cui suo padre dal letto dell'ospedal, lo guardava riconoscendolo a malapena, con quella strana consapevolezza di essere ormai al termine della corsa che hanno le persone in fin di vita, gli è servito per affrontare la lavorazione di Benjamin Button in un modo del tutto particolare, considerato che il tema della morte, dell'abbandono è a suo dire la colonna portante del film. Interessante scoprire come questa produzione abbia avuto dei trascorsi realmente travagliati alle spalle. Kathleeen Kennedy e Frank Marshall, i produttori del film, si erano interessati alla storia già alla fine degli anni'80. Frank Oz (In&Out, Funeral Party) fu il primo regista coinvolto, ma dopo un anno di lavoro con uno sceneggiatore abbandonò il progetto. Secondo lui, la storia di Fitzgerald aveva un ottima idea di partenza, ma non c'era alcuna effettiva svolta drammatica. Dopo di lui, il testimone passò nelle mani di Steven Spielberg. Il papà di E.T. voleva Tom Cruise nella parte di Benjamin Button, ma anche questa volta era destinato all'oblio. Immerso com'era nella lavorazione di Jurassic Park e Schindler's List, non poteva sobbarcarsi un altro film così ambizioso. Kennedy e Marshall, che all'epoca occupavano ruoli dirigenziali in Amblin, la casa di produzione dello stesso Spielberg, abbandonarono la società fondando la loro Kennedy/Marshall production. Gli accordi presi con Paramount ponevano Benjamin Button come progetto prioritario anche se, all'inizio degli anni '90 le grane maggiori erano collegate agli effetti d'invecchiamento, irrealizzabili al tempo. Il nome di David Fincher circolava già in quegli anni e, nel frattempo, la prima stesura dello script, ad opera di Robin Swicord, venne riscritta da Eric Roth (Forrest Gump) che, di fatto, la trasformò in quella del film che tutti noi abbiamo visto.
David Fincher, fin da principio, voleva avere un solo attore nella parte di Benjamin Button; con gli anni, le tecnologie si erano evolute al punto da rendere possibile l'effetto d'invecchiamento e ringiovanimento. Ma tutto ciò era chiaramente molto costoso e la produzione, originariamente prevista a Baltimora, è stata poi spostata a New Orleans per poter usufruire degli sgravi fiscali garantiti dall'amministrazione dello stato della Louisiana. La città sarebbe stata investita di li a poco, dalla furia dell'uragano Kathrina e per tutti i dieci mesi di lavorazione, l'indotto generato dalla lavorazione del film ha avuto un ruolo di non poco conto nella rinascita della martoriata New Orleans.

2° Trimestre
(Produzione pt.1 - Produzione pt. 2 - I Costumi - Galleria Costumi)

L'esecuzione di questo film è stata davvero imponente, come sempre avviene con le opere che abbracciano un ampia fascia temporale. A ciò si è aggiunto il peculiare modo di lavorare di David Fincher. Oltre alla sua proverbiale pignoleria (effettua sempre molti ciak poiché ama cogliere le varie sfumature ed è convinto che le performance migliori arrivino con la stanchezza che contribuisce a rendere le prove più naturali), il regista preferisce diluire lo sforzo in più giorni: meglio fare 150 giorni di riprese con turni di 11 ore ciascuno, piuttosto che 100 da 15 ore, il costo rimane lo stesso e la soglia d'attenzione viene garantita da sessioni meno estenuanti.
La sfida è stata ardua per Greg Cannom (premiato con l'Oscar) e gli altri artisti degli effetti speciali dato che l'uso di artifici tecnici è particolarmente vasto in questa pellicola: oltre agli "ovvii" ed evidenti trucchi d'invecchiamento, basterebbe citare che hanno dovuto creare digitalmente anche i fuochi d'artificio iniziali poiché New Orleans è quasi interamente costituita da abitazioni in legno e l'utilizzo di veri fuochi pirotecnici non era contemplabile.

3° Trimestre (Performance Captare - Effetti Visivi: Benjamin, Ringiovanimento, La Chelsea, Simulazione del mondo - Il sonoro - Alexander Desplat)

L'ultimo trimestre è quasi interamente dedicato alla disamina degli special effect adoperati per i vari aspetti del film, dalla motion e performance capture di Brad Pitt, alla ricreazione di un'America d'inizio ‘900 perfettamente plausibile.
Gli ultimi due capitoli, analizzano il versante acustico del film, soffermandosi sul sound editing e sulla colonna sonora.

Con la Nascita della pellicola, e i relativi filmati della premiere, si chiude questo lungo ed interessantissimo viaggio nella realizzazione de Il Curioso Caso di Benjamin Button.

Presenti nel disco anche i trailer e quattro gallerie fotografiche (Storyboard, Artistica, Costumi, Produzione).

Il curioso caso di Benjamin Button Forse Il Curioso Caso di Benjamin Button non è stato quel capolavoro annunciato che in molti speravano. Ciò non toglie che sia stato un film particolarmente sentito tanto dai produttori, che hanno lavorato per quasi vent’anni per evitare che si trasformasse in uno dei tanti progetti rimasti nel limbo dei film mai nati in quel di Hollywood, quanto dallo stesso Fincher. L’edizione in Blu Ray di Warner Bros Italia, propone tutti i contenuti della Criterion Edition uscita negli Stati Uniti un mese e mezzo fa e basterebbe già questo a destare l’attenzione di ogni collezionista che si rispetti. Se a ciò aggiungiamo una realizzazione tecnica che tocca il vertice della perfezione e una mole di contenuti extra che, a dispetto della lunghezza, appassiona e soddisfa ogni curiosità legata alla lavorazione della pellicola, è facile capire il perché di questa votazione a due cifre.

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