Recensione I Griffin presentano It's a Trap!

Il Ritorno dello Jedi secondo Peter Griffin and co.

Recensione I Griffin presentano It's a Trap!
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Il numero delle parodie dedicate a Star Wars è, forse, più elevato di quello delle stelle e dei pianeti che compongono la galassia "lontana lontana" in cui si dipanano le vicende degli Skywalker. Negli ultimi anni, dal 2007 ad essere precisi, c'è un appuntamento a cadenza quasi annuale che si è imposto con prepotenza un mezzo al novero delle "spoof" di Guerre Stellari. Le nostre parole fanno riferimento agli episodi speciali de I Griffin (Family Guy). La serie a cartoni animati di Seth MacFarlane, che, nel corso degli anni e a discapito delle difficoltà iniziali, si è imposta come la più seria contendente al trono de I Simpson, insieme a South Park di Trey Parker e Matt Stone.
Quella che è ormai diventata, con It's a Trap, una vera e propria trilogia con tutti i crismi del caso, ha avuto, ai tempi di Blue Harvest, la benedizione dell'Imperatore della Galassia in persona, Sua Maestà George Lucas. Il creatore dell'universo cinematografico (e non solo) più famoso di tutti i tempi ha infatti dichiarato, in una conversazione con lo stesso MacFarlane, che I Griffin, insieme a Jackass, erano l'unico show televisivo che guardava e che aveva visto tutti gli episodi della serie senza neanche avere il bisogno di comprare i dvd, dato che li registrava tutti col suo TiVo. Una bella soddisfazione per il trentasettenne creatore della stramba famiglia, cresciuto, come molti di noi, a pane e "bantha pudu".

It's a Trap!

Seth MacFarlane, dopo la release di Blue Harvest, espresse una certa frustrazione data dal non aver utilizzato una delle frasi più note di Star Wars. Un'espressione cos' famosa da diventare uno dei più usati meme internettiani. Parliamo naturalmente dell'It's a Trap!, gridato dall'Ammiraglio Ackbar nel Ritorno dello Jedi. Tre anni e qualche mese dopo, il nostro si è potuto levare lo sfizio, intitolando così il capitolo finale delle rivisitazioni griffiniane della trilogia classica di Star Wars. Naturalmente, il personaggio che vestirà la divisa di Ackbar nel cartoon sarà un pesce già noto ai fan degli iconoclasti character di MacFarlane. Il pretesto che da il via a questa nuova parodia è il medesimo adoperato per Blue Harvest e Something, something, something Dark Side: Peter, Lois, Chris, Stewie, Brian e Meg stanno in salotto a guardare la Tv, quando, improvvisamente, arriva un blackout. Mr. Griffin comincia così a narrare i fatti "di quella roba Jedi". La opening crawl non pone le basi per il setting della storia: il roll-up ci racconta ironicamente, di come 20Th Century Fox, galvanizzata dalla pioggia di dollari fatta coi precedenti capitoli, abbia sostanzialmente obbligato MacFarlane a dare vita a questo nuovo episodio speciale di Family Guy perché, altrimenti, non gli avrebbe garantito il budget per il suo film da regista, Ted. Ma non temete: questa piccola, trascurabile "rivelazione" fatta, costituisce solo una minima parte del favoloso delirio iniziale che leggerete nelle righe dei titoli.

The Back Side of the Force?

It's a Trap, nella sua rilettura degli eventi narrati ne "Il Ritorno dello Jedi", offre una serie ininterrota di gag surreali, ciniche ed iconoclaste come nella tradizione della famiglia Griffin. Malgrado la premessa iniziale di un MacFarlane che ci esorta a non aspettarci un gran che, il tono e il ritmo delle battute e delle sequenze è nettamente superiore a quello di Something, something, something Dark Side. E' realmente arduo riuscire a trasmettere l'efficacia di certi passaggi e dei ritmi comici senza rischiare di spoilerare qualcosa: vi basti, quindi, sapere che in almeno due momenti, chi vi sta parlando ora, è stato letteralmente costretto a mettere in pausa il Blu Ray perché le risate stavano raggiungendo un livello davvero arduo da sostenere fisicamente. L'esasperazione di alcuni paradossi narrativi dell'episodio 6, ingigantiti e sottolineati in quella tipica maniera griffiniana, è da antologia e restare impassibili è, francamente, del tutto improbabile. Come sempre, i riferimenti più o meno assurdi ad altri cartoni animati, film e telefilm e a quella che generalmente viene chiamata "pop culture" non si contano e non vi rovineremo certo il piacere di scoprire chi o che cosa viene scimmiottato e preso in giro dai caustici Griffin in versione lucasiana. Qualche volta l'incedere della vicenda cala un po', con degli sketch magari un po' troppo forzati, ma, ciò nonostante, si tratta di difetti perdonabili. Il materiale alla base infatti, non viene sprecato e mandato all'aria come avveniva in Something, something, something Dark Side: l'attenzione alla storyline e ai riferimenti tanto interni, quanto esterni all'universo espanso di George Lucas sono gestiti in maniera molto più coerente. Basti pensare che l'Obi Wan di It's a Trap, impersonato, come sempre, dal vecchio pedofilo di Quoag, esprime una delle considerazioni più sagge mai fatte sulla saga di Guerre Stellari: nella galassia lontana lontana c'è una cronica mancanza di figure femminili. L'edizione home video da noi testata è quella in blu ray. Dal punto di vista video, l'encoding a 1.78:1 1080p AVC MPEG-4 non fa gridare al miracolo. Tutt'altro. Il livello di color banding è elevatissimo e nelle scene panoramiche è davvero impossibile non notare le fastidiose strisce di colore, anche se il vostro occhio non è quello allenato del fanatico dell'audio-video. Marcato il livello di aliasing degli elementi animati in Computer Grafica, così come il ringing. Davvero un peccato perché il potenziale c'era e i brillanti colori adoperati per la palette, esasperano spesso questi difetti, piuttosto che nasconderli. L'audio è discreto e non fa un particolare uso del surround; i satelliti posteriori vengono messi in azione più che altro con la colonna sonora.
Tutto migliora drasticamente con gli extra.
Commento audio: per tutto il tempo in cui Seth MacFarlane è presente a commentare It's a Trap, l'ascolto dello stesso è innegabilmente piacevole. Quando poi rimangono in scena i soli David A. Goodman, Cherry Chevapravatdumrong, Shannon Smith e Peter Shin tutto perde un po' di mordente.
Un Messaggio Molto Speciale da Darth Stewie: Un messaggio di Darth Stewie lasciato nella segreteria telefonica di suo figlio Luke.
Star Wars Trivial Pursuit: David A. Goodman, Cherry Chevapravatdumrong, Shannon Smith e Peter Shin si sfidano i una partita al Trivial di Guerre Stellari
Disegnare con Peter Shin: il supervisore artistico ci mostra qualche segreto sull'arte dell'animazione
Le papere del Mostro calzetto: il titolo dice tutto....più o meno
Animatic: la versione preparatoria del film
Realizzare una scena: Peter Shin c'illustra il passaggio dall'animatic al prodotto finito

Family Guy It's a Trap! Nel mese di settembre, la saga di Star Wars arriverà finalmente in blu ray disc. Nel frattempo, per ingannare l'attesa, 20Th century Fox ci propone questo BD di “I Griffin Presentano It's a Trap!” e la cosa non poteva che risultare gradita. Come gli altri due episodi, si tratta di un cartoon con un target ben specifico e tale bersagio viene centrato grazie ad una puntata speciale nettamente più riuscita di Something, something, something Dark Side. Le scene esilaranti sono diverse, e tutto scorre via in maniera coerente al pantheon immaginifico oggetto dello scherno. Tecnicamente, il blu ray lascia parecchio a desiderare per tutti i motivi elencati in fase di analisi; situazione risollevata grazie a un comparto extra abbastanza nutrito.

8

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