Con i Guardiani della Galassia Disney/Marvel è stata in grado di cambiare una volta e per tutte i connotati del cinecomic. Benché i blockbuster che hanno visto come protagonisti i supereroi della Casa delle Idee siano sempre stati più leggeri e meno dark rispetto a quelli targati DC, è con l'avvento sul grande schermo della banda di antieroi capitanata da Star-Lord che l'UCM è riuscito a trovare il giusto compromesso tra epicità, ironia e umanità: ingredienti che - mescolati nella giusta dose dal regista e sceneggiatore James Gunn - hanno reso il folle gruppo di ex banditi irresistibile agli occhi del pubblico e, di conseguenza, pioniere di una nuova "era" di film supereroistici, finalmente orfani di superomismo.

Due avventure in una
Nella seconda avventura cinematografica de i Guardiani della Galassia ritroviamo la "gang" alle prese con una missione: le cose, inizialmente, andranno secondo i piani ma una bravata di Rocket cambierà completamente la situazione e costringerà il gruppo di inseparabili amici a scappare. Durante la loro fuga, i Guardiani si divideranno e Star Lord (Chris Pratt), Gamora (Zoe Saldana) e Drax (Dave Bautista) faranno conoscenza con Ego il Pianeta Vivente (Kurt Russell), mentre Rocket (Bradley Cooper) e il tenerissimo Baby Groot (Vin Diesel) dovranno tenere a bada la rabbiosa Nebula (Karen Gillan) e (ri)affrontare il redivivo Yondu di Michael Rooker - vero supereroe di questo film - e i suoi Ravagers. Se da una parte la temporanea divisione dei Guardiani apre due storyline parallele interessantissime e dà al film un ritmo incalzante, dall'altra tale decisione di smembrare la pellicola in due rende questo secondo episodio di Guardiani della Galassia leggermente meno riuscito del primo. Gli (anti)eroi del film, infatti, trovano la loro forza nella loro unione, nella coralità delle loro azioni ma presi singolarmente - o a due a due - risultano più fragili, meno interessanti e in alcuni momenti addirittura banali.
Vecchi e nuovi eroi
Al di là della non felicissima decisione di dividere la squadra galattica e dei dubbi sulla "versione umana" di Ego che avrebbe potuto essere decisamente più convincente e carismatica, Guardiani della Galassia Vol. 2 mantiene comunque gli enormi pregi del Vol. 1, primo su tutti quello di non prendersi mai troppo sul serio. La pellicola, infatti, è piena di momenti commoventi, profondi, eroici eppure - sul più bello - arriva sempre quella battuta che spezza la tensione, che asciuga le lacrime, che strappa una risata sincera e il più delle volte inaspettata. Come il suo predecessore anche questo lungometraggio si avvale di dialoghi fortissimi, di una colonna sonora squisitamente amarcord, di tantissime citazioni anni '80, oltre che di una caratterizzazione dei personaggi impeccabile che dà e non ripete. In particolare vale la pena sottolineare come Star-Lord riesca a racchiudere in sé alcuni dei tratti principali di due dei personaggi sci-fi più amati di sempre, quali Han Solo e Luke Skywalker. Tra le new entry di questo film, inoltre, amerete come avete amato gli altri Guardiani anche la dolce Mantis (Pom Klementieff) che entrerà, non senza commettere prima grossi errori, a far parte della galattica famiglia allargata fatta d'imperfetti membri sulle note di Awesome Mix. Volume 2. Non resta altro, quindi, che allacciare le cinture di sicurezza per intraprendere questo intenso e lungo viaggio tra le stelle: la banda di idioti è tornata!