Good Time, la recensione del film con Robert Pattinson disponibile su Netflix

Un piccolo criminale di periferia cerca di far evadere il fratello affetto da disturbi mentali in questo thriller ad alta tensione psicologica.

Good Time, la recensione del film con Robert Pattinson disponibile su Netflix
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In Good Time Connie, piccolo delinquente di periferia, organizza una rapina insieme al fratello minore Nick, di stazza corpulenta e affetto da un grave ritardo mentale. Il colpo sembra andare a buon fine ma la borsa del denaro contiene un pacco di colori esplosivo che dopo la deflagrazione li rende facilmente riconoscibili dalle forze dell'ordine. Al termine del lungo inseguimento della polizia Connie riesce a fuggire ma Nick non ha la stessa fortuna, venendo arrestato e finendo dietro le sbarre, luogo non certo adatto per la sua psiche instabile e deficitaria.
Nick, pur nella condizione di ricercato, cerca in ogni modo di trovare una via per far uscire il consanguineo ma quando tutte le soluzioni sembrano condurre a un nulla di fatto, con la cauzione troppo alta per essere pagata, decide di farlo evadere dall'ospedale in cui questi era stato ricoverato dopo una rissa all'interno del carcere.

Tutto in una notte

La scena della rapina sembra quasi un omaggio a quella di Prendi i soldi e scappa (1969), primo lungometraggio di Woody Allen, con tanto di bigliettini che passano più volte di mano in mano tra i rapinatori e la cassiera, ma il tono è assai più serio e tensivo, aprendo le porte al successivo gioco di suspense che permeerà senza sosta tutti i cento minuti di visione. Good Time (disponibile su Netflix) si apre e si chiude in un gioco concentrico, con il dramma della disabilità mentale del personaggio di Nick che, pur restando in disparte per la quasi totalità della visione, è in realtà il fulcro centrale del racconto a cui tutto ruota inesorabilmente intorno. Perché il film di Josh e Benny Safdie (quest'ultimo anche interprete dello stesso Nick) mette in scena una storia di sconfitti ed esuli in una periferia mai così viva e pulsante, un'epopea di freaks in cui l'amore, in questo caso fraterno, è pronto a sfidare ogni ostacolo al fine del definitivo ricongiungimento. La narrazione mette a disagio in più occasioni, dando il via a una carica morbosa che toglie letteralmente il fiato in più occasioni e quando ha inizio la lunga notte che occupa la maggior parte del minutaggio il percorso autodistruttivo inizia a compiersi in maniera subdola e beffarda, trascinando verso un epilogo imprevedibilmente amaro.
Un film dove la violenza psicologica tocca vette di raro lirismo, accompagnata da un'incalzante colonna sonora memore di sonorità alla Tangerine Dream che sottolinea col giusto nerbo le turbe emozionali dei protagonisti, tra colpi di scena che rivoluzionano l'intera struttura della vicenda in modo machiavellico e originale fino alla definitiva resa dei conti tra il bene e il male. Gran merito all'intensità dell'insieme va sicuramente dato alla magistrale performance di Robert Pattinson, credibile nel dar vita a una figura cinica e tormentata che si eleva dagli stereotipi grazie a un caleidoscopio di sfumature attoriali di livello, rendendo la scostante figura di Connie incredibilmente umana pur nei suoi molteplici lati negativi. Good Time addomestica il genere e lo tiene per le corna, schivando facili soluzioni a effetto in favore di un'istintiva e dolente cattiveria da sofferta ballata notturna di un uomo che non ha più niente da perdere.

Good Time Un eccellente Robert Pattinson è un delinquente di periferia che cerca in ogni modo di far evadere il fratello affetto da ritardo mentale, imbarcandosi in un'impresa disperata e ostacolata da un beffardo scherzo del destino: Good Time è un thriller ruvido e sporco, intenso nella sua anima drammatica e ad alto tasso tensivo nella sempre più lunga notte che domina la maggior parte di visione. Un film che disturba e si sporca le mani, schivando gli stereotipi e trovando nelle cupe e morbose atmosfere il mezzo ideale per raccontare la vita dei sobborghi americani, dove forze dell'ordine e criminalità sono impegnate in una guerra senza esclusione di colpi.

7.5

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