Gli Incredibili 2, la recensione: il ritorno dei supereroi di Brad Bird

A 15 anni dall'uscita del primo film, Bird torna all'animazione Disney-Pixar dirigendo uno dei migliori sequel dello studio.

Gli Incredibili 2, la recensione: il ritorno dei supereroi di Brad Bird
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Da quando la Pixar ha deciso di mettersi a produrre sequel, i risultanti sono stati altalenanti. Il franchise di Toy Story, come noto, ne è stato l'antesignano, tra l'altro quello che al momento ha più capitoli all'attivo insieme a Cars, esattamente tre e tutti accolti molto positivamente dalla critica e dal pubblico. Da lì, poi, lo studio delle meraviglie animate ha tentato approcci diversi per i franchise in proprio possesso, deragliando su binari fin troppo infantili con Cars 2 per poi imparare dai propri errori e costruire storie ben più complete con titoli quali Alla ricerca di Dory o Monster University. Fino ad oggi, però, la Pixar ha raggiunto l'apice della qualità stilistica ed espressiva in un sequel con Toy Story 3, ormai otto anni fa, tentando successivamente di ritornare a quella vetta anno dopo anno e avvicinandocisi sempre di più.
Sono allora riusciti a raddrizzare la rotta delle macchine parlanti con Cars 3, capitolo maturo e con diversi spunti interessanti, a riscrivere la formula dell'under the sea road-trip movie con Alla ricerca di Dory -con focus sulla pesciolina smemorata e una scrittura toccante- e adesso, con Gli Incredibili 2, a reinserirsi alla perfezione nel filone supereroisitco, dopo 14 anni dall'uscita del primo memorabile capitolo. E le difficoltà erano diverse, prima fra tutte la saturazione del mercato cinecomic, ma il talento raffinato e rodato di Brad Bird è riuscito a confezionare un film semplicemente stupefacente, dall'inizio alla fine.

Si scrive "famiglia", si legge "problemi"

Nel mondo reale saranno anche passati quindici anni -e l'evoluzione delle tecniche d'animazione si fa davvero sentire-, ma nel mondo degli Incredibili la sconfitta di Sindrome è avvenuta soltanto tre mesi prima dell'inizio del film, che si apre esattamente come finiva il primo capitolo, con l'arrivo del Minatore. Bob, Helen, Flash e Violetta decidono di intervenire per fermare il bieco nemico dopo la loro recente missione, questo nonostante il divieto governativo ai supereroi sia ancora in atto, quindi mettendo nuovamente a rischio le loro identità segrete e le proprie vite.
Il loro intervento si rivela però un disastro, tanto che la polizia li rimprovera per aver causato ingenti danni alla città, più di quanti il solo minatore avrebbe fatto, e Rick Dicker (l'agente interessato al Programma Rilocazione dei Super) è costretto a trovargli una nuova sistemazione. Il mondo sembra non avere ancora bisogno dei supereroi, che devono continuare le loro grige esistenze reprimendo i loro straordinari poteri, ma a non essere d'accordo è il magnate delle telecomunicazioni Winston Deavor, fan supersfegatato degli eroi della vecchia generazione come Mr. Incredibile o Elastigirl, che riconosce prontamente in azione contro il Minatore. Da qui parte poi la trama principale, sulla quale sorvoleremo così da non rovinarvi nulla fino all'uscita nelle sale italiane del film, prevista per il 19 settembre.
All'interno della storia i veri punti forti de Gli Incredibili 2 restano soprattutto la regia di Bird e la sua scrittura, attenta a tematiche oggi preponderanti come il ruolo della donna nella società moderna e al concetto di famiglia, però ribaltato. C'è anche di più, comunque, perché l'autore affronta con divertimento e intelligenza le diverse sfide dei periodi della vita con i piccoli della famiglia Parr, dall'infanzia all'adolescenza fino alla pubertà. Gli Incredibili 2 è infatti, nella sua generalità, un coacervo di personaggi sfaccettati ed eterogenei, ognuno con le proprie problematiche, che però tentano di affrontare e superare insieme, come una famiglia.
L'esaurimento nervoso di Bob passa così in secondo piano rispetto al benessere di Violetta, affranta dai problemi di cuore, e al nuovo lavoro di Helen, tornata sulla cresta dell'onda nei panni di Elastigirl e pronta ad affrontare un nuovo e temibile villain: l'Ipnotizzaschermi, che è anche al centro dell'unico, grande plot twist del film, comunque abbastanza prevedibile -unica nota stonata di un prodotto corale di grande intrattenimento. Proprio perché sua moglie si è assunta il compito di riportare in auge i supereroi, a occuparsi dei bambini c'è Bob, che si sente affranto per essere stato messo da parte rispetto a Helen.

Questa è una critica, neanche tanto velata ma introdotta in chiave ironica, all'uomo pater familias, che deve essere unico fautore del benessere dei propri cari. E da vecchio super, anche un po' vanesio quale è Mr. Incredibile, difficilmente accetta che Elastigirl possa aver preso il suo posto, relegandolo a baby sitter e a prendersi anche cura del dolce Jack Jack, personaggio alla scoperta delle sue enormi potenzialità. E su Jack Jack c'è da dire che Bird ha saputo giocare benissimo le sue carte, concedendogli più respiro rispetto al primo film (dove in sostanza fungeva da mascotte) e rendendolo protagonista attivo, ma non troppo, all'interno del secondo capitolo, rendendolo un vero e proprio plus valore della produzione, divertente e dolcissimo.

Tecnica ai massimi livelli

Oltre alla scrittura e allo sviluppo narrativo, dicevamo, c'è anche tutto il comparto tecnico, che va dal rendering dell'animazione alle scelte tonali e cromatiche, fino alla spettacolarizzazione grafica dell'azione. Gli Incredibili 2 cambia leggermente passo rispetto al primo, presentandosi come un film più d'atmosfera, forte di tonalità che giocano sia con il genere dell'action-thriller e con il noir, senza dimenticarsi ovviamente tutto il comparto commediato, ben fissato nelle parti in famiglia con Bob o Jack Jack. Ci sono sequenze d'azione, poi, che spezzano il fiato ed entusiasmano per la precisione strutturale con la quale sono costruite e la fluidità e varietà del loro sviluppo -su tutte la rincorsa del treno di Elastigirl in moto. Si intuisce insomma come Brad Bird abbia cercato di spendere ogni briciolo della propria conoscenza in campo animato per portare su schermo scene così portentose ed elettrizzanti dall'inizio alla fine. L'atmosfera di cui parlavamo è forte soprattutto nel secondo atto, dove c'è anche uno scontro tra luci stroboscopiche alquanto straniante ma stilisticamente sublime, ma dopo la rivelazione magna dell'opera, questa si perde in favore di un terzo e ultimo atto ritmatissimo, dal montaggio serrato e dall'azione frenetica e martellante. E in questo, forse al pari di Big Hero 6, Gli Incredibili 2 è il miglior film d'animazione di stampo action uscito dalle fucine Disney in generale, così calibrato, studiato e riuscito da giocarsela ad armi pari anche con i cugini live-action della Marvel Studios.
Un risultato assolutamente incredibile, come il nome che porta, forte di ogni possibile qualità che un film d'animazione blockbuster e di puro intrattenimento dovrebbe avere. Diverte i piccoli, appassiona i grandi ed entusiasma tutti.

Gli Incredibili 2 Ci sono voluti 14 anni per assistere al ritorno sul grande schermo della "Normale famiglia di supereroi", ma con Gli Incredibili 2 il talentuoso e insostituibile Brad Bird è riuscito a confezionare il miglior sequel Pixar dai tempi di Toy Story 3. Un film stupefacente, forte di una scrittura matura, raffinata e attenta a tematiche sociali preponderanti, che non si dimentica di azione e divertimento e porta al cinema un prodotto completo, sfaccettato e stilisticamente grandioso, ricco d'atmosfera, sequenze action entusiasmanti e tante risate. In un mercato saturo di film a tema supereroi non era scontato farcela, ma Gli Incredibili 2 supera ampiamente anche le più rosee aspettative e non ha nulla da invidiare persino ai cugini live-action dei Marvel Studios, né per scrittura né per varietà dello spettacolo. Più che incredibile: super divertente, super movimentato, super riuscito.

8.5

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