Ghosthunters - Gli acchiappafantasmi
È quando il sole tramonta che i fantasmi acquistano il vero potere.
Andando in ordine, Squadra cacciafantasmi e la pista di ghiaccio - arrivata nel 2001 al terzo capitolo - è stato uno dei primi libri scritti dalla autrice di bestseller Cornelia Funke, divenuta famosa negli anni Novanta anche con la serie Galline selvatiche e la Trilogia del mondo d'inchiostro.
Ma la scrittrice non poteva certo immaginare che il figlio di otto anni del produttore di Monaco Oliver Schündler fosse talmente entusiasta lettore dei suoi racconti di fantasmi da arrivare a proporre al padre di derivarvi il lungometraggio che poi è divenuto Gespenterjäger di Tobi Baumann, ribattezzato per l'Italia Ghosthunters - Gli acchiappafantasmi e di cui l'uomo dice: "Ho quattro figli e non ho più tanta voglia di vedere un film per bambini che devo subire, voglio invece godermeli. Per questo motivo non abbiamo seguito come esempio classici film di animazione come Alla ricerca di Nemo, ma abbiamo preso in considerazione anche film alla Men in black".
Milo in black
Del resto, sebbene il titolo non possa fare a meno di richiamare alla memoria quello del super cult degli anni Ottanta Ghostbusters - Acchiappafantasmi e il piccolo fantasma verde e gelatinoso Ghosty qui tirato in ballo appaia in maniera evidente in qualità di imitazione teutonica dello Slimer introdotto proprio dalla pellicola diretta da Ivan Reitman, è impossibile non pensare alla fanta-saga interpretata da Will Smith e Tommy Lee Jones quando viene mostrata la segreta sede dell'Istituto Centrale degli Acchiappafantasmi (ICA).
Acchiappafantasmi di cui faceva parte la scontrosa Hetty alias Anke Engelke, licenziata dalla sua organizzazione ma alla quale chiede comunque aiuto il giovanissimo Tom, ovvero il Milo Parker di Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto, dopo che questi, scoperto nella sua cantina il simpatico FMS (Fantasma Mediamente Spaventoso) sopra citato, viene a sapere dallo stesso che è stato costretto a fuggire dal maniero dove abitava a causa dell'arrivo di uno spirito malvagio.
FMS rientrante tra i buoni effetti digitali dell'operazione e che, infastidito dal colore rosso, allergico alle musiche di Ludwig van Beethoven e vulnerabile al succo d'arancia, per lui come acido, rappresenta l'attrazione principale dell'insieme, nonché il motore dello humour destinato al pubblico dei bambini.
Perché, tra un'escursione notturna al cimitero e un improvviso congelamento generale che minaccia di portare tutto alla fine, sono soprattutto loro, di sicuro, a rimanere sufficientemente soddisfatti di uno spettacolo da schermo che, con un'ultima sequenza posta nel corso dei titoli di coda, rischia soltanto di apparire eccessivamente lungo (siamo sull'ora e quaranta circa) rispetto all'esile plot costruito su una piccola manciata di non troppo originali idee e finalizzato a sfoderare il classico messaggio relativo al potere dell'amicizia.
Più una variante per bambini di Men in black che una risposta tedesca a Ghostbusters - Acchiappafantasmi di Ivan Reitman, Ghosthunters - Gli acchiappafantasmi parte dai testi della scrittrice Cornelia Funke per concretizzare su schermo una storia d’amicizia ironicamente immersa nell’universo delle presenze ultraterrene di cui il regista Tobi Baumann dice: “In un film come questo c’è un mix di avventura per tutta la famiglia e commedia moderna come non è mai stato fatto in Germania”.
E diciamo che, tra buoni effetti digitali e una sceneggiatura che non brilla per originalità, di tutta la famiglia saranno sicuramente i figli più piccoli - per i quali ogni racconto cinematografico sembra ancora una novità - ad apprezzare il comunque non bocciabile risultato finale, dallo spessore di un cartoon in live action.
