Niente di nuovo sul fronte occidentale Recensione: un war movie come tanti

Un'ottima messinscena per una vuotezza d'animo: il film di Edward Berger allestisce campi di battaglia pieni di sangue, ma poco viscerali.

Niente di nuovo sul fronte occidentale Recensione: un war movie come tanti
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Niente di nuovo sul fronte Occidentale, ma nemmeno niente di nuovo nel mondo dei war movie. La pellicola Netflix di Edward Berger (i film Netflix di novembre 2022 sono già qui!) è tratta dal romanzo omonimo di Erich Maria Remarque ed è stata selezionata per rappresentare la Germania alla corsa degli Oscar 2023 - potete farvi un'idea con il trailer ufficiale di Niente di nuovo sul fronte Occidentale. Una grande produzione che non ha nulla da invidiare alle sempre ingenti e chiassose pellicole statunitensi, dimostrandosi un'operazione di ampia scala, che mostra di saper sfruttare al meglio i mezzi che le vengono offerti per restituire il senso di terrore, sporcizia e sfinimento che ha caratterizzato le guerre di trincea della Prima Guerra Mondiale.

Il fango che copre ogni cosa

Un'opera che osa nella parte visiva allestendo immensi campi di battaglia e facendo perdere lo sguardo dello spettatore a vista d'occhio, mentre si distendono di fronte a lui i terreni ricoperti di uomini e sangue per quello che fu il primo conflitto che fece capire di quale e quanta bestialità fosse capace l'essere umano.

Una prova anche della buonissima gestione da parte di Berger di una scenografia così estesa e dignitosamente manovrata che, inscenata con cura dei dettagli e senza il timore di utilizzare troppo fango, immerge completamente i personaggi nella melma della natura e della non-umanità in cui si trovavano i soldati. Un'opera dalla ricostruzione attenta, a cui manca però quel quid in più per elevare la propria portata, già finemente descritta eppure troppo mimetizzata col proprio sfondo. La pellicola, che segue dall'arruolamento all'entrata in azione - con tutte le sue conseguenze - del protagonista Paul (Felix Kammerer), è tanto ben fatta quanto interamente concentrata sul voler riuscire a raggiungere il proprio obiettivo a ogni costo, perdendo così una naturalezza che ingessa il racconto e la sua effettivamente impeccabile messinscena. Il voler essere precisi al millimetro, il misurare quanto sangue e terriccio devono macchiare il volto dei commilitoni e il voler fortemente restituire il senso di sconcerto che il conflitto può implicare toglie alla pellicola l'autenticità del terrore della guerra, rendendola chirurgica ma poco veritiera. Più posticcia che viscerale.

Una corsa forsennata, ma senza perdere il fiato

Una piattezza che Niente di nuovo sul fronte Occidentale non avrebbe voluto, forse non si sarebbe nemmeno aspettata, ma che va generando inevitabilmente nella ricerca di una precisione produttiva e dell'immagine non aggiungendo sentimento alle ben riprodotte e ammirevoli sequenze che va a inquadrare.

Stesso destino che tocca ai suoi personaggi, proprio come per un esercito tedesco composto da sole marionette da far correre e muovere sul campo, dimenticandone un'interiorità che, proprio perché distrutta, sarebbe dovuta trasparire con più animosità dallo schermo. Un protagonista che si fa seguire portandoci al centro della propria storia, che però non sentiamo di vivere sulla nostra pelle, venendo solo riportata. Una corsa forsennata per la salvezza che non ci fa venire il fiato corto, mentre vediamo Paul e i suoi compagni fuggire nel film in cerca di un riparo. Risultando dunque più un esercizio di stile che una narrazione impostata sul riportare la tragedia umana della Grande Guerra, lasciandosi alle spalle le emozioni delle persone e mettendo in primo piano la meraviglia delle location e il modo in cui vengono incorniciate, Niente di nuovo sul fronte Occidentale è la lodevole confezione di un war movie sfortunatamente canonico e non in linea nel proprio racconto con la laboriosità della regia. È un passetto nel raggiungimento della meta sperata, che risulta labile e debole. È l'efficacia dell'artiglieria pesante contro la poca abilità con cui saper usarla, per una produzione che si impegna tanto, ma porta a casa solamente una mezza vittoria.

Niente di nuovo sul fronte occidentale Niente di nuovo sul fronte Occidentale è un buon war movie, che non aggiunge però nulla al panorama del genere di riferimento. Un film dall'ottima messinscena, dal lodevole allestimento eppure privo dell'animosità che servirebbe per raccontare il trauma delle guerre di trincea della Prima Guerra Mondiale. Una pellicola che si stende a vista d'occhio su ambientazioni ammirevoli, ma che non colpiscono in maniera viscerale lo spettatore.

6

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