Recensione Friend request - La morte ha il tuo profilo

Dalla Germania arriva un horror che sfrutta il crescente fenomeno della dipendenza da internet e dell'importanza fallace dei rapporti intessuti con troppa facilità sui social network: Friend request.

Recensione Friend request - La morte ha il tuo profilo
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Essere popolari tra i coetanei, si sa, è una cosa importante per gli studenti: e Laura, bella ragazza acqua e sapone, ha non solo un gruppo affiatato di amici ma anche un profilo Facebook molto quotato e ricco di conoscenze. Un giorno, però, tra le tante richieste "d'amicizia" trova quella di Marina, una ragazza dal look dark, solitamente molto solitaria, da poco arrivata nella sua facoltà. Il suo profilo è un po' inquietante: non ha altri amici ed è ricco di dipinti e animazioni macabre ma, al contempo, affascinanti, e con leggerezza Laura acconsente a fare conoscenza (prima virtuale e poi anche dal vivo) con la nuova arrivata. La richiesta di attenzioni da parte di Marina, però, si fa presto ossessiva, portando a gravi conseguenze che sfoceranno nel paranormale...

Il giorno in cui Sadako ti chiede l'amicizia su Facebook

Nonostante Friend request parta come un thriller dai toni orrorifici, man mano che la vicenda prosegue è evidente dove il regista Simon Verhoeven voglia andare a parare: si tratta infatti del "classico" horror con il fantasma/demone/spirito/creatura delle tenebre deciso a vendicarsi, a torto o a ragione, dell'inclemente sorte che gli è toccata in vita, a scapito di coloro che gli avrebbero arrecato un torto. Niente di particolarmente originale, a partire da molte delle suggestioni e situazioni presenti, letteralmente colte dalla saga nipponica originale di The Ring - Ringu (ma anche da altri titoli come Ju-On e The Eye) e ammodernate al 2016: non più videocassette, dunque, ma i social network, croce e delizia di tanti giovani (e meno giovani) e spesso fonte della piaga del cyberbullismo. Un argomento, questo, che poteva essere sfruttato più ampiamente, prima di buttarsi nel sovrannaturale, ma la metafora della natura ossessiva e diabolica di certi meccanismi alla base dei social arriva comunque piuttosto chiara.

Friend request - La morte ha il tuo profilo Friend request si propone come un horror che ricalca le orme del genere in voga agli inizi del secolo, tra evidenti scopiazzature ma anche qualche trovata stilistica interessante; la confezione, inoltre, è di pregio, con buoni effetti visivi (ottimi, se si considera la matrice europea del titolo, che pure riesce a rivaleggiare con prodotti americani molto più costosi e patinati) e interpreti più bravi della media di quelli solitamente impiegati in pellicole simili. La trama viaggia tra fascinazioni ben pensate, un paio di buoni colpi di scena e clamorose sviste e falle logiche, ma tiene sempre sulle spine lo spettatore, per quanto non riesca mai a spaventarlo davvero. Non un prodotto che rimarrà negli annali, dunque, ma se cercate il classico film dell'orrore del venerdì sera fa al caso vostro.

6

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