Recensione Fratelli in erba

Edward Norton si fa in due in un film dalla doppia anima

Recensione Fratelli in erba
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Ci sono film che spiazzano, che vivono di due anime nette e contraddistinte che coesistono in qualche modo all'interno della stessa essenza cinematografica. Fratelli in erba (Leaves of grass in originale) appartiene senza dubbio a questa categoria, sfaldando da metà in film la tranquillità e le certezze da commedia scanzonata che lo spettatore si era fino ad allora creato, e con cui pensava di convivere fino alla fine. Il nuovo film di Tim Blake Nelson, interprete e caratterista convertito alla regia (suoi, tra gli altri, O come Otello e La zona grigia), vede protagonista Edward Norton, alle prese con un classico per tutti gli attori come quello del doppio, spesso come in questo caso legato alla figura dei gemelli.

Tra cannoni e filosofia...

Bill e Brady (entrambi Edward Norton) sono fratelli gemelli che non si vedono da anni. Il primo è un affermato professore di filosofia antica, il secondo uno spacciatore di marijuana alle prese coi debiti verso dei pezzi grossi del giro. Ma ora Brady è deciso a chiudere per sempre con la droga, in quanto sta per diventare padre. Decide così di architettare un ingegnoso piano nel quale, naturalmente, il fratello ha un ruolo importante. Con una subdola scusa, annunciandogli la sua (finta) morte, riesce a far tornare Bill a casa, e lo convince a fingersi lui per la durata del weekend. Brady infatti ha un conto da sistemare fuori città, e intende usare il gemello come alibi. Per Bill è anche l'occasione di incontrare dopo molto tempo la madre Daisy (Susan Sarandon), e trovare anche il modo di innamorarsi di Janet (Keri Russell), un'insegnante amica di Brady. Ma le cose non andranno esattamente come Bill pensava...

Doppia anima

Per la prima mezzora, il film si muove sui binari della commedia più scanzonata, ricca dei classici archetipi e trucchetti sulla figura del gemello, per creare gag, più o meno forzate, che conducano a qualche risata. Il tutto in clima sereno, nel quale una leggera vena introspettiva si fa largo nei personaggi, contribuendo alla loro caratterizzazione ed ergendoli dai clichè delle figure fraterne. In seguito la storia prende una piega drammatica che non lesina colpi duri, con un escalation di violenza, materiale e interiore, che assale improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno. Penetra dentro come una lamina d'acciaio, permeando il tutto di un alito da tragedia shakespeariana che nessuno si sarebbe potuto aspettare. Il merito di Fratelli in erba è proprio quello di sfaldare le certezze, di proporsi come un prodotto di apparente entertainment per poi invece indagare con complessa lucidità nell'animo, negli istinti che guidano questa bestia chiamata uomo a commettere o meno azioni prima impensabili, spinti dal caso o, semplicemente, dalla sfortuna. E' un'ode di ritorno agli affetti dimenticati, alle cose lasciate in sospeso, alla reale importanza di, e di quali, valori forse dimenticati in favore di un illusorio successo professionale. Nelson ha compiuto una scelta coraggiosa, trasformando un prodotto a prima vista canonico in qualcosa di più, in un canto di dolore e di rimorso, di ricordi perduti che diventano ancor più fondamentali dopo lo svolgersi degli eventi. Si può imputare soltanto un dettaglio, e cioè l'eccessiva "discesa" in questo tunnel senza via d'uscita, anche se forse un adempimento più lento nell'atmosfera opprimente che si respira nell'ultima parte, avrebbe smorzato l'effetto sorpresa. Non è un caso la scelta della professione di Bill, cioè docente di filosofia, in quanto è proprio in essa che va ricercata il coacervo di commedia e dramma, e di come queste due anime siano da sempre coesistenti nel percorso di ogni individuo. In questo racconto esistenziale, si muove con grande disinvolura un bravissimo Edward Norton, che riesce nella non sempre facile impresa, di caratterizzare, con piccoli tic e diversi modi di agire od esprimersi, i due protagonisti, rendendo il loro rapporto genuino e ricco di una ironia cinica e disillusa. Ottima Susan Sarandon, da sempre a suo agio con figure femminili sopra le righe, e Richard Dreyfuss in un breve ma fondamentale cameo. Scelta azzeccata anche riguardo la colonna sonora, che attraverso ballate dalle forti influnze country, avvolge questo sentiero irto di incognite che percorriamo insieme ai personaggi, meno doloroso. Fratelli in erba è, a dispetto di ogni aspettativa, una gradita sorpresa, imponendosi come una pellicola originale, fresca, e ricca di idee che ad Hollywood si trovano quanto gli unicorni rosa. Tra risate e lacrime, una visione che lascia il segno.

Fratelli in erba Fratelli in erba, oltre a un doppio e bravo Edward Norton, si fregia anche di una duplice anima. Parte come una commedia per finire inaspettatamente nella tragedia, con una storia che in crescendo, crea un'atmosfera opprimente e dolorosa, e che porta anche diversi spunti di riflessione su cosa sia davvero importante nella vita, e su quanto abbia importanza il destino nelle scelte fatte, portatrici poi sempre di inevitabili conseguenze. Un film inaspettamente sorprendente.

7.5

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