Recensione Frantic

Harrison Ford ed Emmanuelle Seigner sono i protagonisti del raffinato thriller di Roman Polanski ambientato a Parigi nel quale un chirurgo americano è alla ricerca della moglie scomparsa.

Recensione Frantic
Articolo a cura di

Due anni dopo il disastro commerciale di Pirati, Roman Polanski torna in sala con un thriller di chiara ispirazione hitchcockiana ambientato in quel di Parigi. Frantic vede come protagonisti Harrison Ford e la bellissima Emmanuelle Seigner, compagna del regista, in una storia cupa nelle quali le dinamiche thriller si scontrano con quelle prettamente umane in un cinema che, nonostante le palesi ed evidenti citazioni al maestro del brivido, mantiene intatte le dinamiche narrative e sensoriali dell'autore. Il protagonista è un noto chirurgo americano, il dottor Walker, atteso nella capitale francese insieme alla moglie per partecipare ad un'importante conferenza medica. Ma poco dopo essere arrivati in hotel, la donna scompare senza lasciare traccia. Walker comincia ad indagare e scopre che la consorte è stata vista lasciare l'albergo con un uomo di origini arabe e, proprio per questo, la sua denuncia alla polizia viene presa meno sul serio: gli ispettori ritengono infatti che vi sia un tradimento alla base della sparizione. Walker però continua da solo le sue indagini, imbattendosi nella bella Michelle, una ragazza che lavora saltuariamente come corriere della droga per un certo Dedé, trovato morto nella sua camera d'albergo. Il collegamento tra Michelle e Walker sembra riguardare lo scambio di valigie all'arrivo in aereoporto, scambio che condurrà il chirurgo in un intrigo di portata internazionale.

Paristown

Polanski continua a percorrere il suo fil rouge di solitudini ibridando le tematiche a lui care in un thriller perfetto che omaggia a più riprese i classici di Alfred Hitchcock, da Intrigo internazionale a La donna che visse due volte. Il regista polacco sfrutta al meglio la suadente ed inquieta ambientazione parigina, plasmata in uno sguardo desolante in cui il fascino assume tonalità morbose, grazie a giochi di inquadrature che mettono sempre al centro del contesto i personaggi e le loro peripezie: esplicativa a riguardo la tesissima sequenza vertiginosa nel quale Walker deve restare in equilibrio, con scarsi risultati, su un tetto spiovente. Tra McGuffin e colpi di scena che tirano addirittura in ballo giochi di spie attinenti al conflitto arabo-israeliano, il maestro cura alla perfezione anche la sceneggiatura che vede alle prese un uomo qualsiasi con un intrigo causato dalla semplice sfortuna e pronto a tutto pur di riabbracciare l'amata moglie. Una naturalezza narrativa capace di suscitare altissima tensione, grazie anche alla splendida colonna sonora di Ennio Morricone, e ci trascina nelle due ore di visione in un finale dolente e risolutivo e neanche così scontato. Uno straniero in terra straniera che, penalizzato dalla sua scarsa conoscenza del francese, si ritrova in difficoltà nella risoluzione dell'enigma e trova l'aiuto di una femme fatale sexy e determinata in un gioco più grande di lui. In Frantic si esaspera una solitudine umana accentuata dall'aridità dei molti personaggi di contorno, dalla polizia locale sino ai diplomatici americani e ai dipendenti dell'hotel, in una sorta di metafora del percorso personale del regista, originario della Polonia ma cresciuto per l'appunto Oltralpe. L'inquietudine è ben presente sin dal prologo, nel quale un incidente in taxi non fa presagire nulla di buono; la successiva scoperta dello scambio della valigia mette già sull'allerta così come la misteriosa telefonata che Sondra riceve in albergo mentre Walker sta facendo la doccia: in un crescendo di mistero, il film trova infine le sue coordinate che accompagneranno senza sosta sino ai titoli di coda. In questa coerente e sagace espressione del genere, Harrison Ford sfodera una delle sue migliori performance filo-drammatiche concedendo al protagonista la corretta dose di disperata umanità.

Frantic Un thriller cupo e calibrato che, sfruttando al meglio l'ambientazione Parigina in chiave opprimente, richiama sia ai classici di Hitchcock (nella narrazione e nella raffinata regia) che alla carriera (e alla vita) passata e futura dell'autore. Frantic coglie al meglio le declinazioni mystery-noir per raccontarci una storia dal ritmo incalzante e non priva di colpi di scena e sequenze memorabili, mettendo al centro della vicenda l'insolita e convincente coppia formata da Harrison Ford e dall'incantevole Emmanuelle Seigner. In un crescendo di suspense le due ore di visione mettono in mostra uno stile d'altissima classe e personaggi ambigui quanto basta per mantenere la tensione sempre ai massimi livelli.

8

Che voto dai a: Frantic

Media Voto Utenti
Voti: 2
7.5
nd