Florence, la recensione del film con Meryl Streep e Hugh Grant

Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2016 la nuova fatica di Stephen Frears, con il duo Meryl Streep e Hugh Grant.

Florence, la recensione del film con Meryl Streep e Hugh Grant
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Se vedendo Florence Foster Jenkins (che esce in Italia con il semplice titolo Florence), il nuovo lungometraggio di Stephen Frears presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2016, doveste avere una leggera sensazione di déjà vu, non è colpa vostra. La storia vera di una donna benestante newyorkese entrata nella storia per le sue esibizioni canore caratterizzate da una palese mancanza di talento musicale ha infatti ispirato un film francese uscito lo scorso anno: Marguerite, di Xavier Giannoli. Il film di Frears è giustificato da una maggiore aderenza agli eventi reali, nonché dalla presenza centrale di un mostro sacro di Hollywood come Meryl Streep, ma facendo il confronto è il (pur non del tutto riuscito) adattamento libero di Giannoli ad uscirne vincitore.

Pessima soprano, grande personaggio

Laddove Marguerite raccontava anche una certa società francese attraverso la "carriera" della sua protagonista, Florence rimane decisamente più superficiale a quel livello, preferendo concentrarsi proprio su Florence, per l'esattezza come la vedeva il compagno St. Clair Bayfield. Ed è proprio in quei momenti che il film di Frears trova la propria forza vitale, grazie ad una performance sorprendentemente sofferta e matura di Hugh Grant, che si lascia definitivamente alle spalle le commedie romantiche per regalare ciò che lui stesso considera una delle due performance sue di cui non si vergogna (l'altra sarebbe l'interpretazione in About a Boy). La sua umanità commovente fa da contraltare agli istrionismi di Meryl Streep, che pur esibendo una bravura mostruosa quando deve cantare male non esce quasi mai dalla caricatura, con risultati che dopo il divertimento iniziale sfiorano spesso l'irritazione, salvo poi acquistare un minimo di sostanza nella parte finale. Per chi ha ammirato il suo lavoro nei musical Mamma Mia! e Into the Woods può essere interessante vederla mettere il proprio talento canoro al servizio di un progetto che ne richiede lo stravolgimento, per gli altri c'è una performance che, salvo occasionali guizzi di ilarità, sa tanto di pilota automatico. Ci ritroviamo quindi al cospetto di una commedia drammatica abbastanza gradevole, ben girata e con una premessa intrigante, seppure già vista. Ma il potenziale per qualcosa di molto più grande c'era, visti i nomi coinvolti, e di conseguenza il divertimento associato al film ci lascia comunque con un po' di amaro in bocca.

Florence Nonostante la presenza di Meryl Streep e la premessa forte, il nuovo film di Stephen Frears non decolla mai del tutto, regalandoci solo frammenti di grande divertimento. Notevole soprattutto l'interpretazione di Hugh Grant, che esibisce una maturità piuttosto inedita e ruba la scena, a sorpresa, alla protagonista.

6.5

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