Recensione Flash of Genius

La storia di Bob Kearns, inventore del tergicristalli elettrico, ingannato dalla ford nel 1963

Recensione Flash of Genius
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Si lamenta spesso l'assenza di storie originali, di propensione al rischio da parte dei produttori e d'incapacità decisionali di distributori e case di produzione. Nel caso di Flash of genius, diretto dal Marc Abrahm alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa, tutte le carte sono in regola per far felici cinemaniaci di nicchia e feticisti delle parabole storiche sulla rivalsa del più debole.
Peccato però che qualcosa rallenti gli ingranaggi.
Pago di un cast di tutto rispetto, composto da grandi nomi quali Greg Kinnear, Lauren Graham e Bill Lake, Flash of genius è un'avventura sociale, ideologica e processuale ambientata tanto nello spietato universo delle multinazionali quanto nell'interiorità di un singolo uomo pronto a combatterle. Una metafora sulla seconda occasione e allo stesso tempo uno schiaffo alla grande ipocrisia americana, opportunista quanto retoricamente moralizzata. Peccato che il messaggio arrivi per vie traverse e che lo svolgimento sia compromesso il più di un'occasione.

L'intuizione

1963. Bob Kearns ha tra le mani una piccola e brillante intuizione destinata a divenire costante per qualunque auto in commercio di lì a breve: il tergicristalli elettrico. A progetto ultimato l'uomo riceve una proposta di acquisto da parte della Ford, intenzionata ad acquistare una serie di tergicristalli da montare su delle automobili di prossima uscita. Suo malgrado Kearns, quattro mesi dopo l'inizio della produzione, riceve dalla Ford un ordine infausto: cessare immediatamente la produzione, "isn't Ford style". Costretto ad abbandonare il lavoro l'uomo si ritira con in mano grandi sogni ed il suo brevetto, ancora inconscio di quanto sta per accadere.
E' passato un anno dalla rottura con la Ford quando Kearns, di rientro dopo una serata piovosa, vede una Ford Mustang di passaggio agitare i tergicristalli: è un colpo al cuore. Comprendendo di essere stato ingannato dalla società decide di fare ricorso alla giustizia. Ingaggia così una fuoriosa battaglia legale con la potentissima società, una battaglia che lederà fortemente la sua dignità e la sua posizione sociale, riducendolo quasi ad un derelitto per poi ottenere la sua malinconica, grigia vittoria.

Riscatto.

Di primo acchito, letto il soggetto, viene da chiedersi: "è proprio necessario un film sull'inventore del tergicristalli elettrico?". La risposta, ovviamente, è un "forse". Kearns è uno dei mille pretesti possibili per condannare il sistema capitalistico e giudiziario statunitense e, allo stesso tempo, il soggetto perfetto per rivisitare la parabola confuciana dell'uomo in grado di rialzarsi nonostante il vento contrario.
Marc Abrahm, tutt'altro che un principiante nonostante la sua prima esperienza dietro la cinepresa, dirige questo Flash of genius seguendo - fin troppo - alla lettera la filosofia Hitchcockiana cinematografica: niente tempi morti, montaggio incalzante ed elementi espliciti. Peccato però che quella che, nelle intenzioni del regista, doveva essere un'emotiva e coinvolgente storia di giustizia e coraggio si riduca ad una didascalica ed a tratti documentaristica narrazione filmica. Sicuramente la pellicola gode di una pregevole realizzazione tecnica e di convincenti doti recitative messe in pratica dagli attori protagonisti, viene però compromesso proprio dalla successione degli eventi, così rapida da non dare modo allo spettatore di calarsi nel dramma e lasciandolo sempre estraneo allo svolgimento. Grave errore per un film della durata di quasi due ore che gioca tutto sull'emotività del pubblico. Va però riconosciuto l'indubbio interesse che Flash of genius riesce a far scaturire, in primis vista la dura guerra a colpi di burocrazia tra le due parti, in secundis per la vicenda umana che intende raccontare. L'altro merito, sicuramente non da poco, è la sua malinconica chiusura, una sorta di sogno americano mantenuto a metà, un senso di positiva insoddisfazione che giova non poco al film.

Flash of Genius Flash of genius è un film non completamente riuscito, un’interessante narrazione dalla compromessa caratura emotiva su cui, invece, punta moltissimo. Senza dubbio composto da elementi positivi e da una buona realizzazione tecnica, finisce con l’essere soprattutto penalizzato dalla rapidità con cui gli eventi si svolgono. Un vero peccato viste le buone potenzialità del soggetto: un colpo non proprio centrato, purtroppo.

6

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