Fireball - Visitors from Darker Worlds, Werner Herzog a caccia di meteoriti

Werner Herzog torna a collaborare con Clive Oppenheimer per andare a caccia di meteoriti, frammenti di asteroidi e crateri su Apple TV+.

Fireball - Visitors from Darker Worlds, Werner Herzog a caccia di meteoriti
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A sentire il nome Werner Herzog, i cinefili più incalliti provano di certo più di un brivido lungo la schiena. Parliamo del resto di una vera e propria istituzione della settima arte, del regista che ha firmato cult assoluti come L'enigma di Kaspar Hauser, Aguirre, furore di Dio, Nosferatu, il principe della notte, solo per ricordarne alcuni. Opere di finzione, che l'autore ha però sempre alternato a eccellenti documentari, dal Paese del silenzio e dell'oscurità del 1971 al nuovo Fireball: Visitors from Darker Worlds, in uscita su Apple TV+ il 13 novembre 2020 dopo una gestazione tutt'altro che semplice. Di questo progetto si parla dal 2018, anno in cui Herzog ha iniziato le riprese in compagnia dell'ormai fidato partner Clive Oppenheimer, vulcanologo britannico che con il suo libro Eruptions that Shook the World ha ispirato proprio l'autore tedesco per la realizzazione di Dentro l'Inferno, uscito nel 2016 in streaming grazie al colosso americano Netflix. Se in quella occasione l'affiatato duo ha visitato l'Indonesia, l'Islanda, la Corea del Nord, Vanuatu e l'Etiopia a caccia di vulcani attivi da raccontare al pubblico, con Fireball: Visitors from Darker Worlds si fa qualcosa di formalmente simile, sotto i riflettori però abbiamo meteoriti, stelle cadenti, frammenti di asteroidi e crateri, portatori di informazioni arcaiche che non è mai semplice decifrare.

Pioggia spaziale

Ogni giorno cadono sulla Terra più di 100 tonnellate di rocce dallo Spazio, da frammenti quasi impercettibili a enormi palle infuocate in grado di lasciare segni indelebili e giganteschi. Il cratere di Ramgarh ad esempio, nel nord dell'India, è un reperto eccezionale in questo senso, una "fossa" creatasi milioni di anni fa a causa della caduta di un meteorite, rimasta nell'ombra fino al diciannovesimo secolo - ovvero fino a quando gli scienziati non hanno iniziato a sospettare, in relazione alla sua formazione - di una roccia caduta dal cielo. Una possibilità non così remota, come abbiamo detto poc'anzi. Sin dal suggestivo prologo, con immagini catturate dalle dashcam dei veicoli oppure da telecamere a circuito chiuso, Fireball: Visitors from Darker Worlds ci guida minuto dopo minuto lungo un affascinante percorso di scoperta, che mira non solo a carpire informazioni dai crateri rimasti sul pianeta e dalle "rocce stellari" raccolte in diverse parti del mondo, ma inserisce nel mezzo anche credenze popolari, tradizioni e quant'altro, per farci comprendere come i materiali provenienti dal cielo e dallo Spazio abbiano nel tempo cambiato abitudini e credenze di intere popolazioni.

Visitatori da mondi oscuri

Come il "marchio" Werner Herzog può farci intuire, in Fireball: Visitors from Darker Worlds avremo a che fare con panorami mozzafiato e luoghi ai confini del mondo, dobbiamo però fare una doverosa critica ad Apple TV+. Parliamo infatti di un prodotto girato e pensato per essere visto alla sua massima qualità, nel salotto di casa ma pur sempre alla massima qualità possibile; l'attuale piattaforma Apple dedicata agli screener stampa è però ancora del tutto inadeguata, con file proposti a risoluzione e bitrate del tutto insufficienti per una fruizione ottimale (si parla di pixel enormi a schermo, purtroppo). Una misura anti pirateria, lo sappiamo bene, che però rende davvero complicato svolgere il nostro lavoro. Dobbiamo perciò sospendere il nostro giudizio sul piano visivo e passare alla forma. Durante i 97 minuti di visione non abbiamo a che fare soltanto con viste mozzafiato e riprese sospese nel cielo, il documentario contiene anche numerose parti più tecnico-scientifiche, con Clive Oppenheimer protagonista davanti alla macchina da presa. Si analizzano frammenti rocciosi provenienti dallo Spazio, se ne raccontano forme e strutture attraverso riproduzioni fedeli e plasticose di fotografie ottenute al microscopio, si susseguono interviste dopo interviste, bisogna dunque arrivare alla visione di Fireball: Visitors from Darker Worlds con consapevolezza e lucidità.

Il fascino di alcune location, storie e tradizioni è inframezzato da momenti meno dinamici e più discorsivi, un fattore che potrebbe rendere ostica la visione a una parte di pubblico - soprattutto nel corso della prima parte. Parliamo in ogni caso di un documentario scientifico "anomalo", particolare, poiché l'obiettivo dichiarato di Herzog era proprio distaccarsi dai classici prodotti divulgativi (e notiamo come già il titolo dell'opera sia impostato per assomigliare a un classico film sci-fi), focalizzati più sulle nozioni che sullo spettacolo. Dai laboratori delle università si passa così a raccontare storie e credenze dell'outback australiano, si arriva presso un osservatorio in Europa, si va a caccia di micro meteoriti sui tetti di Oslo. Si giunge fino in Antartide, per raccogliere frammenti di rocce spaziali fra i ghiacci.

Una storia in ogni granello

Per Werner Herzog ogni roccia in arrivo dallo spazio profondo possiede una storia a sé stante, motivo per cui non si può affrontare un documentario simile parlando in modo generale e strettamente scientifico di ciò che viene a farci visita "da altri mondi". Meglio puntare sui singoli episodi, capire come ogni frammento abbia condizionato intere comunità, cittadini comuni, appassionati e scienziati. Alcuni di questi frammenti arrivano sulla Terra sotto forma di sabbia, eppure è incredibile pensare a come ogni singolo granello di meraviglia spaziale porti con se informazioni antiche di secoli e sia in grado di farci studiare e sognare per settimane, mesi, talvolta per anni e decenni.
Non è del resto questa l'essenza della nostra esistenza? Per secoli abbiamo pensato, da esseri umani, di essere il centro perfetto dell'Universo, per poi capire di essere soltanto un granello di sabbia in un mondo sterminato, fatto di galassie, costellazioni, milioni di altri pianeti - alcuni dei quali probabilmente simili al nostro. Un granello a suo modo infinito, con milioni di storie da raccontare.

Fireball - Visitors from Darker Worlds Werner Herzog torna a collaborare con il vulcanologo britannico Clive Oppenheimer per andare a caccia di meteoriti, frammenti di stelle cadenti, crateri. Rocce spaziali che, al di là delle loro dimensioni, nascondono storie e informazioni arcaiche, e che con la loro forza immaginifica sono riuscite a condizionare intere popolazioni, singoli cittadini, scienziati e appassionati. Dai laboratori delle università si passa a visitare alcuni dei luoghi più suggestivi del nostro pianeta, un viaggio a caccia di detriti come di storie, del resto gli uni trasportano le altre e viceversa...

7.5

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